Sabbato addi 12. Luglio 1760.
Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.
ella (sic.) Contrada di Santa Maria Formosa pochi giorni sono, verso l’ore ventiquattro picchiò un Giovane ad un uscio. Affacciasi la Padrona alla fenestra, e dice, chi è là? Risponde il Giovane: Di grazia Signora, e la chiama a nome, oda la Signoria vostra una parola. Essa squadratolo, ch’egli era ben vestito, e pulito della Persona, e subito, come si fa comunemente, giudicandolo Uomo dabbene a’panni, ch’erano buoni apre, e gli dice, che monti la scala. Egli sale, e dice, il tale vostro figliuolo con questo gran caldo è sì sudato, che pare uscito dell’acqua; e non avendo altra Persona appresso di sè ha pregato me, ch’io venga per una camicia. La Donna sta alquanto sorpresa, ed egli segue. Esso è uno de’migliori Amici, ch’io m’abbia; e V.S. si può ben lodare d’aver uno de’migliori Figliuoli, ch’abbia altra Donna in
Molti fatti crudeli nascono dalle passioni degli Uomini, ma il peggior Maestro d’iniquità è Amore, quando ha sì preso, e accecato il cuore, che non rimanga più a chi l’ha nell’animo suo ricevuto, il vigore di guidarlo con la ragione. Poco tempo è passato, che un fatto accaduto in una Città poco di quà lontana manifestò la verità di tal riflessione.
Nel convito di
Al Gazzettiere
.
Sol che poco vi facciate a riflettere sulla forza dell’amor proprio, rileverete l’effetto, che possono in me aver prodotto i versi di M.
Madrigale.
Non posso chiudere questo Articolo senza ringraziare il Signor Dottore della buona opinione, ch’egli ha del fatto mio. Gli confesserò, che fui tentato a troncare quella parte della sua Polizza, in cui parla di me sì vantaggiosamente: ma la buona fede nella relazione prevalse ad ogni altro rispetto. Fu poi essa buona fede, o un certo pizzicore dell’anima, che ha ognuno delle sue lodi? stiasi il giudizio de ciò ne’Leggitori.
E’(sic.) stato composto da un Soggetto di Vaglia con fatica di 3. anni un Quaresimale intero, che dovesse servire poi per suo uso. Ma questo dalla morte immatura colpito, senza poter porre in effetto con la sua voce i suoi scritti, lasciò il Manuscritto in mano del suo Erede, che avrebbe volontà anche di darlo a chi con conveniente spesa sel volesse procacciare. Se questo fosse a grado di qualcuno, si farà vedere la Persona con il Libro alla Bottega del Signor Paolo Colombani in Merceria.
Il Signor Conrado Wenger, che abita sulla Riva del Vino sopra il Caffè de’Grigioni, esibisce la sua attività del dipingere tanto ritratti, quanto Quadri Storiati. Egli dopo d’avere studiata l’Arte sua in diverse Città principali d’Italia, come Roma, Napoli, Firenze e altre, è venuto per dimorare qualche tempo in Venezia, ad esercitarla.
Bonhomo, Gabriel. Ord. Min. S. Francisci de Paula. Automatum inaequale, sive Horologium antiquum Automatis animatum, opusculum sane perutile, in quo multiplex datur Hoc nondum excogitatum Automatum condendi Methodus; cui adjecta est duplex appendix, una suppletiva de alia praesentiore machina, qua Index, & Avis horaria miro artificio animantur, altera Exotica Trigonometrica de Trianguli sphoerici obliquanguli Neperiana solutione. Panormi 1747. 4. cum fig.
Ejusd. Trigonometria plana, & sphoerica perspicuis demonstrationibus, Corollariis ac scholiis illustrata. Panormi 1754. 4. cum fig.
Ejusd. Horographia Trigonometrice pertractata, sive Sciatericorum omnium planorum, tum Horizontalium, tum Verticalium, tum etiam inclinatorum ac portatilium, nec non Catoptricorum, & Diopticorum Triangulorum Analysi compendiaria decriptio. Panormi 1758. 4. cum fig.
I Libri ch’escono in Paesi, dove i Libraj non abbiano gran polso da spendere fanno un commercio tardo, e per così dire senza vita. Sono di ciò, vera prova quelli, che vengono pubblicati in Palermo, dove gli Autori spendono per la Stampa, e i Libraj fanno piuttosto l’ufficio di Direttori di quella, che di Mercanti. S’indugia nell’altre Città molti anni prima di sapere qual Libro sia colà uscito; onde le ordinazioni riescono tarde, e il giro de’Libri è infermo, e idropico (siami lecito di dir così) tanto che a pena poche copie in lungo tempo vanno fra le mani degli Uomini. Naturalmente così dee avvenire, quando gli Autori spendono essi. Questi poichè sono stati più anni a comporre un Libro (e pongo chè sia buono) hanno sì pieno il capo delle loro meditazioni, che altro non veggono, e non odono fuori, che l’opera loro. Prendono da ciò un fallace argomento, cioè, che ciascheduno abbia lo stesso pensiero in ogni parte del Mondo, e si lusingano che uscito il Libro, venga ricercato in breve da tutte le Città, come cosa utile alla Società, e desiderato da tutti. E io non nego, ch’essendo veramente l’opera buona così non dovesse essere; ma la ricerca universale, e presta non deriva dalla bontà dell’opera. Appartiene questa seconda parte a’Libraj, i quali se ricchi sono, e di polso hanno infiniti rami di corrispondenze, e partecipano la pubblicazione e con Lettere, con Manifesti, e con Indici ne’più lontani Paesi a’loro corrispondenti Mercatanti, a’dilettanti di Libri, e ne fanno fioccare le notizie in ogni luogo, e in breve tempo. Gli Autori all’incontro hanno poche vie private, ristrettezza di corrispondenze, e quelle, per lo più con persone, che non trafficano in Libri, onde o niuno o pochi esemplari ne esitano. Se ne scrivono a qualche Librajo, poco giova agli Autori, perchè questi per lo più si vogliono rimborsare de’Danari, ch’hanno speso, e non danno i Libri loro a cambio con altri, e i Libraj non possono sborsare Danari a risico di prendere una mercatanzia, che stagni ne’magazzini. Movimento e anima di questo traffico sono i cambii, i quali poi dalle ordinazioni, e dalle voglie de’privati vengono a poco a poco ridotti a Danari; e chi non ha aperte le vie di tali scambiamenti ha solo un capitale morto di carta Stampata. Non so che mi mova a far queste ciance. Ora sono fatte. Abbia pazienza chi legge.
Hasenoehrl, Joannes Georgius. Historia Medica Morbi Epidemici, sive Febris Petechialis quae ab anno 1757. usque ad annum 1759. Viennae grassata est. Adjecta notabilium observationum Anatomicarum decas. Vondobonae 1760. 8.
Storck, Antonius. Libellus quo demonstratur Cicutam non solum usu interno tutissimo exhiberi, sed & esse simul remedium valde utile in multis Morbis, qui hucusque curatu impossibiles dicebantur. Vindobonae 1760. 8.
---Annus Medicus, quo sistuntur observationes circa morbos acutos & chronicos, adjiciunturque eorum curationes, & quaedam Anatomicae cadaverum sectiones. Vindobonae 1759. 8.
Haen, Antonius de. Theses sistentes Febrium divisiones natamque ea de causa de Miliaribus, ac Petechiis ceterisque Febrilibus exanthematibus Dissertationem. Vindobonae 1760. 8.
Recherches & considerations sur les Finances de France depuis 1595. jusqu’en 1725. a Liege 1758. 12. Vol. 6.
Tanto i Libri segnati di sopra, quanto questi si vendono dal Sig. Giambattista Pasquali Librajo in Merceria.
Casa grande d’affittar in Corte delle Candele alli Gesuiti, paga all’anno Duc. 85.
Le chiavi sono dal Sig. Domenico Specchier in detta Corte appresso la suddetta Casa.
Casa da fittare di nuovo restaurata, con terrazzi nuovi, o tutte le sue comodità in Barberia delle Tole, paga all’anno. D. 110.
Le chiavi sonu (sic.) appresso al Negozio Rizzardi di Tavole in detta Barberia.
Addì 4. Luglio. Pieligo, Patron Antonio Cherin, venuto da Sebenico, con 6. cai Oglio.
Detto. Trabacolo, Patron Mattio Silvestri, venuto da Zara, con 4. cai Oglio.
Detto. Pieligo, Patron Francesco Ghezzo, venuto Monte Marchiano (sic.), con 6. Miera, e 410. Libre Formagielle.
Detto. Trabacolo, Patron Apostolo Brazzan, venuto da Zara, con 2. cai Oglio.
Detto. Pieligo, Patron Ippolito Nicolosi, venuto da Rimani con 50. Miera Solfere. 3. Ceste Formagielle. 300. Libre Persutti.
Detto. Pieligo, Patron Francesco Venturini, venuto da Rimani, con 2. Miera Giesso.
Detto. Bracera, Patron Giusto Scolin, venuto da Trieste, con 1. Bar. Fil di Ferro. 14. Bar. Sortiti. 7. Bar. Feramenta. 5. Bar. Orzo Todesco. 1. cassetta Lametta Bianca, zala, e Argento Falso. 16. Bar. Chiodi. 4. casse Acqua di Cila. 2. Balle Telle. 1. cassa Vetriol. 1. Bar. Ottoni. 5. Bar. cera. 4. Bazze Fenestrine di Ferro.
Detto. Pieligo, Patron Marco Vianello, venuto da Palaciol, con 2. Sacchi Orzo. 106. Sacchi Farina zala.
Detto. Peota, Patron Anzolo Bortolan, venuto da Porto Gruer, con 37. Sacchi, e 7. Balle, e 1. cassa Farina. 1. cassetta Vero rotto.
Detto. Pieligo, Patron Giacomo Vianello, venuto dalla Tisana, con 450. Stera Formenton. 97. Sacchi Farina zala.
Detto. Trabacolo, Patron Domenisco Bognolo, venuto da Pago, con 126. Moza Sal.
Detto. Marciliana, Patron Vicenzo Telich, venuto da Pago, con 36. Moza Sal.
Detto. Bracera, Patron Mattio Carrer, venuto da Capo d’Istria, con 2. casse cera vecchia. 2. Balle, e 2. Sachi carnuzzo, 3. Sacchi coe di Manzo.
8. Detto. Pieligo, Patron Zuanne Bergamin, venuto da Sebenico, e Zara, con 2. Balle Becchine, e Scorzi di Pecora. 5. cai Oglio.
Detto. Pieligo, Patron Michiel Pasara, venuto da Trieste, con 95. Sacchi cera zala. 11. Bar. chiodi.
Detto. Trabacolo, Patron Zorzi Saulosich, venuto da Segna, con 400. Mazzi Doghe.
Detto. Pinco nominato Madonna del Lauro, e Sant’Iseppo, Capitan Francesco Cassiero Napolitano, manca da Fiumesino 45. giorni, e da Napoli 28. giorni, raccomandato a sè medemo, con 375. caratade Porcelana. 3. Fagotti Pasta di Libre 500.
Detto, Polaca nominata San Giorgio Capitan Zuanne Salaca, manca da Tripoli 2. Mesi, e da Svara 1. Mese, raccomandata D. Abram Curiel, con 235. Caffis Sal. 28. Balle Pelle Bazzane. 11. Balle Seda. 4. Casse, e 4. Balle Pelle cremese. 28. Balle Sponze. 4. Balle Penachi. 2. Botte, e 1. coffa cera zala. 1. Stiora Lana. 3. Balle cordoani. 1. Balla Siena. 1. Balla Pelle Cociniglia. 34. Panni Rame. 2. Balle Fasse di Lana. 1. coffa Bagigi. 1. Balla Tusacle.
Detto. Nave nominata Madonna dei Carmini, e Sant’Antonio di Padova, Capitan Domenico Fabiani, manca da Salonichio li 12. Maggio, da Atene 32. giorni, e dal Zante 22. giorni, raccomandata a sè medemo, con 788. Balle Gotton. 1. Rodolo Zenie. 1. Fagotto Telarie. 16. Barile Petimè. 48. Fagotti Uvapassa.
Detto. Trabacolo, Patron Iseppo Fachinetti, venuto da Pago, con 75. Mozza Sal.
Lione Ducati- 59 Banco per Scudi d’Oro Sole N. 100. da Lire 3. l’uno.
Bolzano Soldi- 132 per un Scudo da Carantani 93.
Roma Scudi Oro Stampe 62 ½ per Ducati 100. Banco.
Napoli Ducati Regno 121 ½ per Ducati 100. Banco.
Firenze Scudi- 80 ¼ Oro da Lir. 7 ½ per Ducati 100. Banco.
Livorno Pezze da 8/r 104 ½ per Ducati 100. Banco.
Milano Soldi- 155 ¾ per un Scudo di Soldi 117. Imperiali.
Genova Soldi- 94 1/8 per un Scudo da Lir. 4: 12 Fuori Banco.
Anversa grossi- 95 per un Ducato Banco.
Amsterdam grossi- 91 3/4 per un Ducato Banco.
Amburgo grossi- 85 3/8 per un Ducato Banco.
Londra Sterlini- 52 ½ per un Ducato Banco.
Augusta Taleri- 98 7/8 per 100. Ducati Banco.
Vienna Fiorini- 190 1/3 per Ducati 100. Banco.
A San Marco. Nella Bottega da Caffè di Florian.
In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo.
Giù del Ponte di S. Polo appresso la Calle dei Savoneri. Nella Bottega di Gasparo Ronconella Librajo.
In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore.
Con Privilegio.