Zitiervorschlag: Giovanni Ferri di S. Costante (Hrsg.): "Umanità verso i bruti", in: Lo Spettatore italiano, Vol.3\72 (1822), S. 318-321, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.844 [aufgerufen am: ].


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Umanità verso i bruti

Zitat/Motto► Il ya entre les bêtes et nous quelque commerce, quel-
que obligation mutuelle. Plutarque faisait, dit-il,
conscience de vendre et envoyer à la boucherie, pour
un léger profit, un boeuf qui l’avait servi longtems

(Montaigne).

Avvi una specie di commercio e di scambievole obbligo
infra noi e le bestie. Plutarco, siccome egli recita,
si prendea coscienza di vendere o mandare per lieve
guadagno al macello un bue che lungo tempo lo avesse
servito. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► La vera benevolenza abbraccia tutto il creato, ed è mossa dalle sventure di tutti gli esseri sensibili. I piccioli spiriti possono chiamar debolezza questo sentimento, ma egli è certamente indizio di un buon cuore. Omero non crede disconvenire al carattere d’un eroe il mostrar compassione per creature irragionevoli, e ci ha fatto una dipintura piacevole e commovente d’Ulisse che piange sovra il diletto suo cane Argo, venutogli a spirare ai piedi. Virgilio, altro pittore egregio della natura, descrive ancor egli le bestie in modo da mettere in noi cura sulla loro sorte. Pochi sono quei leggitori che han potuto non versar qualche lagrima leggendo il discorso che Mezenzio indirizza ai suoi cavalli; ed è questo uno degli squarci più patetici dell’Eneide. Il sentimento con cui gli antichi scrittori parlano de’bruti, è una pruova indubitata della dolcezza e della benevolenza che loro addimostravano, e di cui sarebbe facile il produrre una moltitudine d’esempi.

[319] L’umanità verso le creature irragionevoli è una virtù comune fra gli Orientali. I loro poeti ed i loro storici ne riportano diversi notabili tratti, accompagnandoli con grandi elogi. Mi ricordo d’aver letto con piacere il seguente. — Un Sultano d’Egitto si era coricato sovra il suo sofà, rivestito de’suoi più ricchi abiti. Quando si destò, trovossi accanto un gatto che dormiva sul lembo della sua veste. Avendo egli fino allora gustato le delizie del sonno, piuttostochè turbar quello della povera bestiuola, tagliò la parte del suo abito da essa scelta per letto, e lei lasciò tranquillamente goder del riposo. Felice Sultano! esclama lo storico arabo, più felice, pensando ed operando così, che se avesse possedute le miniere di Golconda!

Ebene 3► Exemplum► Tra gli Orientali non vi ha popolo che tant’oltre spinga l’umanità verso i bruti, quanto i settarii di Brama. Non solo s’astengono dal mangiare qualunque specie di carne; ma prendono tutte le immaginabili cautele per non cagionare anche involontariamente la distruzione di qualsivoglia essere vivente. Non è raro d’incontrar fra loro persone che portino strisce di tela sulle labbra per non ingoiare, respirando, qualche impercettibile insetto. Altri hanno sì grande scrupolo di nuocere a tutto ciò che vive e respira, che non osano scacciare dalle loro abitazioni i ragni e gli altri insetti malefici. ◀Exemplum ◀Ebene 3 Questo è troppo certamente, ma è conforme all’umanità, e indica la bontà del cuore. L’eccesso contrario, quello cioè di prender diletto de’patimenti e dell’agonia di esseri sensibili, è sempre abbominevole, e spesso funesto, poichè fa strada ai più enormi delitti.

[320] Se vi è un entusiasmo lodevole, non è forse quello ch’è inspirato dall’umanità? Chi oserà chiamare esagerazione i tratti seguenti, e qual animo sensibile non ne sarà commosso? Ebene 3► Exemplum► Viaggiando un giorno a cavallo col mio amico Engenio (sic.), scorgemmo presso alla pubblica via un invalido che aveva un sol braccio, e che col tronco di questo e colla sinistra mano si sforzava di liberare un agnello dalle spine di una folta siepe ov’erasi inavvedutamente cacciato. Il mio compagno scese tosto da cavallo, e corso alla siepe, cooperò a quell’atto d’umanità. Indi strinse la mano al povero invalido con la più sincera cordialità, e facendogli un discreto regalo, gli dissi: Uomo compassionevole, possa tu sempre ritrovare una mano pronta a soccorrerti! ◀Exemplum ◀Ebene 3

Ebene 3► Exemplum► Il mio più che sensibile amico mi raccontò, che essendo in una locanda, un picciol topo scese uno scalino che introduceva nella sua camera, ma la sua piccolezza non gli permise di risalire per andarsene. Eugenio risolvè di non ammazzarlo. Qual diritto ho io, disse egli fra se stesso, di rompere senza necessità il minimo anello nella gran catena della natura animata? Questo topo non mi ha fatto alcun male; non ha rapito alcuna delle mie provvisioni, poichè io sono qui straniero: ma se fossi pure in mia casa, vorrei io per qualche granello condannarlo a morte, e profittare della sua inesperienza e della sua debolezza? Va, povero animaletto; temi qualche nemico più formidabile di me! ◀Exemplum ◀Ebene 3

Ebene 3► Exemplum► Eugenio ha istillato ai suoi figli i principii stessi d’umanità per le bestie. Egli raccontava [321] spesso con piacere le prove che dalla più tenera età aveva date la sua figlia Giulietta d’essere animata da siffatti sentimenti. — All’età di nove anni ebbe una infreddatura che fece altrui stare in pena per la sua salute. I medici le prescrissero il latte di asina, e si tenne nel parco una di queste bestie perchè somministrasse la salutifera bevanda.

Era essa accompagnata da un suo figlio lattante che ordinariamente portava una musoliera perchè non indebolisse la madre. L’asinelio avea quel brio e quella grazia che suol mostrare questo animale nella sua prima gioventù, e che gli strapazzi gli fanno perdere ben tosto. Egli aveva accattato la benivoglienza della Giulietta; e gl’inutili sforzi ch’esso facea per poppare, eccitarono la di lei pietà. Una mattina ella si sottrasse alla vigilanza della sua custode, e disparve. Tosto fu la famiglia tutta in disordine ed in agitazione. Dopo molte ricerche fu essa rinvenuta nel parco inginocchiata davanti al suo diletto asinello, a cui faceva mille carezze, e sforzavasi inutilmente colle sue picciole dita di sciogliere la importuna musoliera. ◀Exemplum ◀Ebene 3 Metatextualität►Giulietta occupata in così tenera cura formava certamente un quadro interessante, ed è quello ch’io dipingerei se dovessi offerire agli altrui sguardi una immagine atta ad inspirare sentimenti di benevolenza in favore de’bruti. ◀Metatextualität ◀Ebene 2 ◀Ebene 1