Zitiervorschlag: Cesare Frasponi (Hrsg.): "Lezione LXXXVII", in: Il Filosofo alla Moda, Vol.2\087 (1728), S. 134-139, ediert in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Hrsg.): Die "Spectators" im internationalen Kontext. Digitale Edition, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.223 [aufgerufen am: ].


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Lezione LXXXVII

Agl’insipidi Ciarlatori, ed a quelli che danno in trasporti.

Zitat/Motto► Percontatorem fugito; nam garrulus idem est.

Hor. L. I. ep. XVIII. 69. ◀Zitat/Motto

Ebene 2► Si dà una Creatura, che gode tutti gli organi della parola, che è dotata d’un concepimento assai felice; e che non osserva malamente le regole della civiltà in tutte le occasioni; ma è di sì poca riflessione, che per discorrere viene obbligata valersi de’soccorsi stranieri. Ebene 3► Fremdportrait► L’interrogatore leggero è una Creatura di questa specie. Benche parli al pari d’ogn’altro sopra di ciò, che gli è nato, non sa cavare dal proprio fondo quattro parole filate; e bisogna [135] che rinovi ogni poco le sue dimande. Affine di poter fare la sua comparsa nelle conversazioni più polite, il vedrete molto attento al racconto d’uno scozzone, che gli parlerà di certo suo Cavallo ammalato; di tutte le rivoluzioni del suo male; d’un beveraggio, che gli ha fatto pigliare; in quale maniera egli opra; come indi il Cavallo è ormai ristabilito; o d’ogni altra cosa senza proposito; e vi comprirà così soddisfatto, come se gli fossero spiegate le verità più vantaggiose. Questo debole può bene esporre un’uomo alle derisioni, ma non lo rende disgraziato; avvegna che, ordinariamente si unisce ad’un altro, che pare nato per lui, voglio dire, il gran’Parlatore. In questi due Carratteri vi e una segreta inclinazione, che li porta a supplire, vicendevolmente al loro bisogno, e che è sì naturale, come quella, che comparisce fra l’Uomo, e la Donna. ◀Fremdportrait ◀Ebene 3 Ebene 3► Allgemeine Erzählung► Mi ritrovai l’altro giorno in un Luogo, dove vidi uno di codesti Interrogatori, che non potè rattenere il suo giubilo, all’avvicinarsi d’un gran Ciaccogliero. Questo appena postosi a sedere vicino all’amico, si appoggia, con un comito, a una Tavola, si frega diverse volte la fronte, ed incomincia a dire, con aria afflitta. Ebene 4► Exemplum► “Io non so, che abbi in quest’oggi; non vi è nuova di sorte. Ho malissimamente dormito la notte pas-[136]sata; sono raffreddato, e ciò puol’essere venuto, perche le mie scarpe sono troppo sottili; ho tossito tutta la settimana. Bisogna certo, che provenga da questo; mentre l’usanza, che ho di lavarmi coll’acqua fredda, tanto d’estate quanto d’Inverno, il Capo, toglie, che l’aria non vi faccia veruna impressione maligna, si che lo sfreddimento non puol’essersii insinuato, a mio credere, che per piedi. Ma io non vi abbado; sen’anderà com’è venuto. La maggior parte de’nostri mali ci vengono, per la troppa delicatezza. Le nostre faccie sono naturalmente si poco in’istato di resistere al Freddo, come le altre parti del corpo. L’Indiano, a cui l’Europeo dimandò, come potea andare tutto nudo, gli rispose, molto bene, ch’egli era tutto volto.” ◀Exemplum ◀Ebene 4

M’accorsi, che questo discorso era così grato al mio Leggero, quanto potea essergli ciascun’altro più grazioso. Portatosi, poscia, il Chiacharone, in un altra parte della Stanza, l’altro, rivolto al suo vicino gli disse, qualmente il tale, che allora l’avea lasciato, si lavava la testa ogni mattina coll’acqua fredda, e gli repplicò quasi, parola per parola, tutto ciò, che avea udito. ◀Allgemeine Erzählung ◀Ebene 3 Ebene 3► Fremdportrait► Li curiosi interrogatori sono, per così dire, gli ecchi della conversazione; non tengono niente in sè, lasciano fuggire tut-[137]to ciò, che ricevono. Sono i canali per i quali passa tutto il bene, e tutto il male, che si dice nella Città. Quelli, che si offendono della loro condotta, ponno rimediarvi a loro piacere; non sono, nè puntigliosi, nè maligni; Si può contradire à tutto ciò che asseriscono; basta loro, che abbino di che chiaccarare; al più risponderanno, quando si niega di credere ciò, che raccontano: Questa è la voce che corre per Città , o pure: io lo sò da buona parte. ◀Fremdportrait ◀Ebene 3

Non vi è però niente di più pericoloso presso di me, che il confidare qualche segreto a questa sorta di animali, troppo raggionevoli, che non debbono la loro curiosità se non al vuoto del loro cervello, e per questo stesso motivo, hanno troppo communicativa. Se non si puole evvitare di praticarli non vi è però l’obbligo di esporsi alla loro debolezza, parlando con loro d’un affare di qualche importanza. Si appagano d’ogni minima bagatella; non cercano, che di riempiere il loro vacuo, senza esaminare di che. Rattengono, con premura certe espressioni superflue, che si ritrovano dopo qualche novella nelle Gazette: questo richiede conferma. Questo somministra materia à molti discorsi politici. Il tempo, ch’è un grande maestro ci scuoprirà il tutto. Le considerano come cose di molta importanza.

Metatextualität► Voglio chiudere questo Foglio, con [138] una Lettera, poco fà scrittami, avendo qualche relazione colle cose già dette. ◀Metatextualität

Ebene 3► Brief/Leserbrief► Metatextualität► Sig. Filosofo. ◀Metatextualität

Ebene 4► Allgemeine Erzählung► Plutarco ci dice, che Cajo Graco di nazione Romano andava sovente in collera; e che allora parlava con tanta violenza, e con tanta impetuosità, che perdea la tramontana, fino à mancargli il respiro. Per rimediare a questo diffetto, avea un Domestico assai spiritoso nomato Licinio; che lo seguiva da per tutto, con una specie di Flauto nella saccoccia; e subito, che lo vedea sul punto di alterarsi, suonava un aria tenera, capace di, ammollirlo, con buon effetto. ◀Allgemeine Erzählung ◀Ebene 4

Nell’arricordarmi di questa Storia, mi sono più volte meravigliato, che siasi perduto l’uso d’uno stromento si utile. E si come il buon ufficio di Licinio ha perpetuata la sua memoria per molti secoli, così parmi avrebbe dovuto incorraggire qualcuno à rinovarlo, se non per lo pubblico bene, almeno per l’onore, e per suo particolare interesse. Mi si opporrà forse, che i nostri Ciarlatori invaghiti del loro tuono di voce, non soffrirebbono, che un loro Domestico pensasse a reprimerlo. Voglio concederlo. Ma non vi è un solo de loro uditori, che non abbi il diritto di [139] sonare un arietta melodiosa, a propria diffesa. In somma, annojato di non veder comparire alcun Licinio, e di udire, che via più cresce il rumore de’nostri Ciarlatori importuni; risolvo d’impiegare il vicino autunno a beneficio della mia patria, e col soccorso d’un perito artigiano di venire a termine del mio dissegno, e di somministrare al Pubblico nel segunte inverno, tanto numero di codesti stromenti; quanto sarà il bisogno, e per fornire i Ridotti, e per tenere in saccoccia. Vi sono in oltre tanti Gentiluomini, a me noti, che rischiano di attraersi il suono di questa zampogna, che a fine di maneggiarli, alla meglio mi sia possibile, gli avvertirò, con viglietto, in cui non vi saranno, che queste parole: Provedetevi d’un Licinio.

Metatextualität► Non mi rimane altro, mio caro Sig. che il pregarvi di voler accettare uno di codesti Flagioletti. Ve lo invierò indrizzandolo al vostro Librajo. Vi sarà tanto più utile, perche essendo voi taciturno siete in conseguenza più esposto agl’insulti de’Chiaccaroni.

Mi ero quasi scordato il dirvi, che vi è una notta di mia invenzione: questa s’intitola zitto, e si puol sonare su questo stromento. Si dee impiegare contro i racconti nojosi, contro i Giuramenti, contro le oscenità, e contro altre cose di questa natura. Sono ec. ◀Metatextualität ◀Brief/Leserbrief ◀Ebene 3 ◀Ebene 2 ◀Ebene 1