Concordia discors.
Lib. I.
Da tutto ciò possiamo dedurre, che l’Uomo, e la Donna sono stati creati per servirsi di reciproco contrapeso, affinche le afflizioni, e le fatiche del Marito vengano raddolcite dal buon umore, e dalla vivacità della Moglie. Quando queste cose si ritrovano ben frammischiate insieme, la vigilanza, e la gajosità si danno sempre la mano; è la Famiglia, come un Vassello equippato di tutti li suoi attrezzi, non manca mai, nè di vettovaglia, nè di savorna.
Già che mi ritrovo in Campagna voglio cavarne le mie allusioni, e dire coi Naturalisti, che tra gli Ucelli, i soli maschi cantano, che principiano a gazovillare un poco avanti che nascono i loro figli; e cessano un poco dopo, che quando la femina cova le ova, il maschio si porta d’ordinario su qualche ramo vicino, e si applica a divertirla, co’suoi dolci accenti, in tutto lo spazio, che stà occupata a questo dovere.
Ma il contratto degli Ucelli non dura se non fino, che n’è risultata una Covata, e che i loro figli hanno l’attività di provedere al proprio sostenimento; di
Ora per quante ragioni vi sieno a favore di questa diversità. Se osserviamo da vicino la condotta del bel Sesso, troveremo, che elleno cercano più di accompagnarsi con una Persona di umore leggero, e volante, come il loro, che con quelli, che sarebbono in istato di moderarle, e di aggiongervi un contrapeso. Ella è una querela molto antica, che il Biffone vince, presso di loro, l’Uomo assennato: quando vedete uno sciaurato, che parla con voce alta, o per diritto, Il nostro stordito Sesso si lascia pigliare dall’esterno, e dalle Bagatelle; cerca, ed ammira se stesso negli Uomini.
Ella è nna(sic.) sorgente innesausta di calamità per le Donne, l’unirsi cogl’Uomini, che si trovano amabili per le qualità del loro Sesso. Se accade per accidente, che sièno di buon umore, questo non serve, che a dissipare le proprie sostanze; ad irritare le loro pazzie; ed a raddoppiare le loro indiscretezze.
La stessa vivacità non riesce loro meno Fatale, tanto avvanti, quanto dopo il Matrimonio. Questa dipinge nella loro immaginazione il Marito prudente, e fedele, come un buon Animale domestico; e rivolta i loro pensieri sopra il Gentiluomo ben fatto, e polito, che sa ridere, cantare, e mettersi in una
Se quest’umore buffonesco e leggero, fa sgarrare la maggior parte delle Donne nella elezione de’loro Amanti, e nella condotta verso de loro Mariti; si può dire ch’ella è d’una, perniciosissima influenza per i loro Figliuoli; rimanendo istruiti a ricercare tutte codeste grandi e sublimi qualità, che compariscono si grate alla loro Madre. Ella è ansiosa di vedere nel suo Figlio, ciò che ammirava nel suo Amante; e perciò contribuisce tutte le sue forze a perpetuarsi in una indegna posterità.
Faustine. Benche avesse sposato Romano, ritrovò molto più amabile un vile Gladiatore. Ebbe perciò tanta cura di allevare il suo Figlio Ercole, armato d’una mazza, e coperto con una pelle di Lione.
Pariggi. La Sposa è di una ridicola affettazione; Lo Sposo d’una impercetibile bruttalità. La Dama odia il canto del Rosignuolo, e della Calandra; non può soffrire la nojosa longhezza de’giorni estivi; e quasi sviene nel vedere l’ombra de Boschi, e l’acqua limpida de’Ruscelli. Il Cavaliere stupisce, che li possa ritrovare qualche gusto nelle scioccherie delle Comedie, e delle Opere, e dalla mattina fino alla sera si beffa degli Abiti listati de’Damerini, e de’Cortigiani. I loro Figliuoli sono allevati nelle differenti idee, che l’uno, e l’altra loro communicano. I Figliuoli seguono il Padre, che di continuo gira i suoi Campi, i suoi Prati, ed i suoi Boschi. Le Figlie si esercitano nel leggere interi volumi di Lettere amorose, e di Romanzi alla loro Madre. Da questo ne nasce, che le Figlie riguardano il loro Padre, come un grosso Paesano; ed i Figli pigliano la loro Madre per quella ch’è.
Ariste, e di Aspazio! La innocente vivacità dell’una, e moderata dalla dolce gravità dell’altro. La Moglie diventa più saggia coi discorsi del Marito, ed il Marito di miglior umore, colla Conversazione della Moglie. Ariste non sarebbe sì amabile senza il suo Aspazio, nè Aspazio sì stimato senza la sua Ariste. Le loro virtù sono seminate ne’loro Figliuoli. E spandono sopra tutta la famiglia uno spirito continuo di benevolenza, di dolcezza, e di soddisfazione.