Giovanni de Giacomo
URI: https://gams.uni-graz.at/o:hsa.persons#P.1578
Korrespondenz
anzeigen
Suchen
Zitiervorschlag: Schwägerl-Melchior, Verena (2015): Giovanni de Giacomo. In Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.person.1578, abgerufen am 04. 10. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.2.1578.
Einleitung
Le lettere di Giovanni de Giacomo a Hugo Schuchardt sono state edite e commentate da Verena Schwägerl-Melchior
Bedeutung
Giovanni De Giacomo (Cetraro 12 luglio 1867 – ivi 10 gennaio 1929) è forse uno degli studiosi meno noti dell'etnografia e del folklore italiano. Nato a Cetraro (Cosenza) il 12 luglio 1867, dopo aver frequentato le scuole, entrò in contatto con Hugo Schuchardt e Graziadio Isaia Ascoli, su consiglio dei quali egli, divenuto insegnante cominciò a dedicarsi agli studi folkloristici (cf. Forestiero 1986: 7). In questo campo egli fornì un notevole contributo alla documentazione della cultura materiale e degli usi e costumi della Calabria tramite numerose pubblicazioni . Da citare sono soprattutto i due volumi de Il Popolo di Calabria (De Giacomo 1896; 1899) e la silloge L’Athena Calabra (De Giacomo 1928). Particolarmente intensa fu anche la sua collaborazione a La Calabria - Rivista di Letteratura Popolare, diretta da Luigi Bruzzano, e da citare è sicuramente anche la collaborazione all’Archivio delle tradizioni popolari di Giuseppe Pitrè. De Giacomo, dal 1905 socio dell’Accademia Cosentina, ebbe un ruolo importante nei lavori di raccolta e documentazione per la Mostra di Etnografia Italiana del 1911 (cf. Loria 1912: 16s.). Padre di una famiglia numerosa, ma per molti anni in condizioni di lavoro precarie, egli visse a lungo in povertà. Per motivi di salute dovette lasciare l’insegnamento pubblico nel 1917 e passò gli ultimi anni della sua vita nel suo paese natale (per la biografia del De Giacomo cf. Forestiero 1986; Janelli 1967 e la voce dedicata a lui nel Dizionario bibliografico biografico geografico storico della Calabria [Valente 2005]).
Gegenbriefe
Nonostante assidue ricerche non è stato possibile, al momento attuale, trovare le lettere di Schuchardt a De Giacomo.
Briefedition und Kommentare
Le cinquantanove lettere e cartoline di De Giacomo a Schuchardt coprono un arco di tempo che va dal 1899 al 1914. Il contatto fu particolarmente intenso negli anni 1901 e 1905, nel biennio 1909/1910 e nel 1913: nel 1901, anno nel quale datano tre cartoline e tre lettere, è da collocare anche l’incontro personale tra De Giacomo e Schuchardt, che ebbe luogo a Cetraro durante il viaggio di quest'ultimo verso la Sicilia. Per il 1905, anno in cui si pubblicò il lavoro An Adolf Mussafia, per il quale De Giacomo fornì allo studioso transalpino informazioni sull’aspo e l’arcolaio in Calabria (cf. Schuchardt 1905: 6 e 21) si registrano ben 12 lettere e cartoline riguardanti sia il fuso che la trottola – gioco di cui Schuchardt cominciò a interessarsi proprio in seguito ai suoi studi sul fuso, individuando nella primo il modello per il secondo (cf. Schuchardt 1924: 360). Tra il 1909 e il 1910, anni in cui si fecero i lavori di raccolta per la Mostra di Etnografia Italiana, De Giacomo scrisse 13 lettere e cartoline, mentre quattro lettere e una cartolina datano 1913. Le restanti ventitré lettere sono distribuite nella maniera seguente: 1899: 1 lettera stampata (circolare), 2 cartoline; 1900: 1 cartolina; 1902: 2 lettere; 1903: 2 cartoline e 1 lettera; 1904: 3 lettere; 1906: 1 lettera; 1907: 2 lettere; 1908: 2 lettere; 1911: 2 cartoline; 1912: 2 lettere; 1914: 2 lettere. Una lettera è di incerta datazione ed è stata collocata alla fine dell’edizione (59-3721). L’ordine seguito nella presente pubblicazione non segue esattamente l’ordinamento archivistico (cf. Wolf 1993, 187-189), poiché per le lettere contraddistinte nel lascito con i numeri 3726 (24-3726),1 3732 (43-3732), 3733 (42-3733), 3734 (41-3734), 3738 (51-3738), 3746 (56-3746) e 3749 (44-3749) è sembrato necessario modificare l’ordine sulla base di aspetti contenutistici.
Le lettere di De Giacomo a Schuchardt risultano per più di una ragione interessanti per la storia della scienza:
1) tramite la variegata documentazione su usi e costumi calabresi fornita da De Giacomo e comprendente saggi linguistici, disegni, descrizioni dettagliate del funzionamento di determinati attrezzi diventa tangibile l’intreccio tra le discipline filologiche, in particolare la linguistica, e l’indagine etnografica e folkloristica, che assunse poi primaria importanza per lo sviluppo della scuola “Wörter und Sachen” (cf. Schmitt 2001) e influì notevolmente su opere di geografia linguistica di valore unico come l’AIS (Atlante italo-svizzero / Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) (cf. Grassi 2001: 215);
2) le lettere degli anni 1909, 1910 e 1911 vertono spesso su argomenti legati alla Mostra di Etnografia Italiana del 1911 e il Primo Congresso di Etnografia Italiana che ebbe luogo alla fine di tale mostra (cf. per la Mostra e la sua preparazione Puccini 2005) e in tal modo mettono in luce aspetti rilevanti anche per la storiografia dell’etnografia italiana;
3) sia nella storia della linguistica sia in quella dell’etnografia, la figura di De Giacomo è, come accennato, alquanto poco nota al di fuori della Calabria (emblematico il fatto che non esista una voce nel Dizionario Biografico degli Italiani), fatto che rispecchia forse la sua per così dire poca “connettività” con la rete di scienziati dell’epoca. Lui stesso afferma in diverse delle sue lettere a Schuchardt di non essere conosciuto e di non aver contatti con delle persone che potrebbero aiutarlo ad acquisire un certo grado di notorietà negli ambienti scientifici (per citarne solo alcuni esempi: “Il 1911, a Roma, avremo una mostra di etnografia. Per le Calabrie si sono rivolti al De Chiara! Il mio nome non è conosciuto” [lettera 36-3727 dal 18 novembre 1909]; “Ella perdoni me: posso io dar valore alle mie fatiche, se, nella Patria mia, o non sono conosciuto o non sono curato?” [lettera 40-3731 del 23.12.1909]).
Ciò sorprende se si considera che egli ebbe in Schuchardt e Ascoli due potenti intercessori (cf. Forestiero 1986: 7), che, come visto, collaborò sia alla Rivista di letteratura popolare italiana di Angelo De Gubernatis sia all'Archivio delle tradizioni popolari di Giuseppe Pitrè, che fu Membro dell’Accademia Cosentina e che durante i lavori per la Mostra di Etnografia Italiana egli fece molto probabilmente la conoscenza di personaggi di spicco della cultura italiana dell’epoca.
Secondo Forestiero fu l’amore per la terra natia a indurlo a rifiutare diverse possibilità di lasciare la Calabria per incarichi anche prestigiosi oltreoceano (cf. Forestiero 1986: 7s.) e si può supporre che questo sicuramente fu grave impedimento alla costruzione di una solida rete di contatti scientifici a partire dal suo “angoluccio della Calabria” (come egli stesso più volte caratterizza la natale Cetraro), nel quale, come egli afferma “Io sono solo in questo angoluccio di terra; ma non credo che io meriti questo triste abbandono” (lettera 9-3699 del 19 dicembre 1901). Dalle lettere indirizzate a Schuchardt pare lecito ipotizzare che forse anche le condizioni familiari costituirono un ostacolo a possibili spostamenti. Pare degno di approfondimento per ulteriori ricerche il rapporto tra il mancato coinvolgimento nella rete di conoscenze (in entrambi i sensi possibili) e la mancata notorietà del personaggio e dell’opera di De Giacomo fino ai nostri giorni.
Il rapporto con Hugo Schuchardt
Non è chiaro come ebbe inizio il rapporto tra l’erudito calabrese e il linguista d'oltralpe. Sicuramente, per quanto traspare dalle lettere di De Giacomo, il rapporto fu tutt’altro che paritario (vedi sotto). La prima lettera di De Giacomo a Schuchardt è una circolare in riferimento al secondo volume dell’opera Il Popolo di Calabria (De Giacomo 1899). Poiché il primo volume figura tra i libri posseduti da Schuchardt (Universitätsbibliothek Graz, Sondersammlungen, I 220564), pare plausibile che Schuchardt fosse tra gli acquirenti del primo volume e che per questo motivo De Giacomo gli abbia spedito la scheda di abbonamento all'opera. In mancanza delle lettere di Schuchardt a De Giacomo non è purtroppo però possibile confermare con certezza questa ipotesi. Già nella seconda lettera De Giacomo, oltre a confermare l’abbonamento di Schuchardt e di Antonio Ive, suo collega a Graz, alla seconda serie di Il Popolo di Calabria, parla di “[q]uel fuso che spedii a Lei e al Professor Ive”. Questo e l’assenza di altri riferimenti a tale fuso nel carteggio fanno ipotizzare che manchino lettere di De Giacomo precedenti o seguenti la prima lettera di quest’edizione, o forse anche che tale fuso fosse stato inviato a Antonio Ive, il carteggio con il quale non sembra sia conservato. Sin dall’inizio il tono delle lettere di De Giacomo è contrassegnato da un enorme rispetto e grandissima ammirazione per Schuchardt, ma allo stesso tempo pare spesso confidenziale, soprattutto quando si tratta dei numerosi accenni alla situazione economica della famiglia, contrassegnata da estrema indigenza. Ricorrenti sono le richieste di aiuto. De Giacomo chiede per esempio di indicargli delle possibilità per vendere i suoi libri in Austria (lettera 3-3693 del 6 dicembre 1899 e lettera 4-3694 del 24 aprile 1900), di recensire Il Popolo di Calabria (lettera 4-3694 del 24 aprile 1900) o di raccomandarlo a persone influenti al Ministero della Pubblica Istruzione per ottenere incarichi stabili e ben rimunerati, in modo tale da poter mantenere la numerosa famiglia (per citarne solo un esempio lettera 9-3699 del 19 dicembre 1901).
Schuchardt fu consigliere e intercessore per De Giacomo in questo e in altro. In occasione dei preparativi per la Mostra di Etnografia Italiana fu proprio lui a raccomandarlo a Lamberto Loria (cf. Puccini 2005: 41 e la ivi citata lettera di Schuchardt a Loria a p. 54, nota 69) per la Calabria. Inoltre sembra che più volte Schuchardt abbia mandato un sostegno economico alla famiglia De Giacomo (cf. lettera 11-3701 del 3 agosto 1902; lettera 53-3743 del 9 marzo 1913 e le lettere di Luisa De Giacomo).
Schuchardt nomina e cita De Giacomo più volte nei suoi lavori (Schuchardt 1901:187 e Schuchardt 1905: 6 e 21; Schuchardt 1910: 259). Ciononostante, De Giacomo non sembra essere riuscito ad acquisire notorietà nel mondo scientifico.
Fortemente debitore e ammiratore di Schuchardt dopo la visita di quest’ultimo a Cetraro durante il suo viaggio verso la Sicilia – probabilmente l’unico incontro personale – De Giacomo riservò allo studioso transalpino l’onore di sceglierlo come padrino di suo figlio Ugo (talvolta anche Hugo) De Giacomo.
Per Schuchardt De Giacomo fu informatore prezioso, che gli fornì sia materiale linguistico sia informazioni etnografiche riguardanti falci, fusi, il coreggiato e la trottola. Queste vennero (eccezion fatta la trottola) riprese da Schuchardt nelle sue relative pubblicazioni (Schuchardt 1901; 1905; 1910). Il fuso menzionato sopra è ancora conservato nella collezione etnografica di Schuchardt, oggi custodita presso l’Österreichisches Museum für Volkskunde (ÖMV/63.443).
Bibliographie
Accattatis, Luigi. 1895-97. Vocabolario del dialetto calabrese (casalino-apriglianese). Castrovillari: Patucci.
Almanacco italiano 1905
Almanacco italiano 1906
Biagi, Guido. 1908. Chi è?: Annuario biografico italiano con cenni sommari delle persone più note del parlamento, dell'esercito, dell'armata, della magistratura, del clero, delle pubbliche amministrazioni, dell'insegnamento, della letteratura, dell'arte, dell'industria e del commercio.
Ceci, Lucia. 2006. 'LORIA, Lamberto'. In Dizionario Biografico degli Italiani 66, http://www.treccani.it/enciclopedia/lamberto-loria_%28Dizionario-Biografico%29/.
Corso, Raffaele. 1909. 'Ländliche Gewohnheitsrechte einiger Gebiete Kalabriens. Vergleichende Studie'. In Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft, einschliesslich der ethnologischen Rechtsforschung 22: 430-456.
Cuciniello, Ciro. 1980. 'CHIARINI, Giuseppe'. In Dizionario Biografico degli Italiani 24, http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-chiarini_%28Dizionario-Biografico%29/.
Curtosi, Filippo/Candido,Giuseppe (Eds.). La Calabria. Antologia della Rivista di Letteratura Popolare LA CALABRIA diretta da Luigi Bruzzano. Reggio Calabria: Città del Sole Edizioni.
De Giacomo, Giovanni. 1894. 'Il Natale a Cetraro in Calabria'. In Archivio per lo studio delle tradizioni popolari 13: 11-16.
De Giacomo, Giovanni. 1896. Il Popolo di Calabria, Vol. I, Parte I e II (Contrasti, una farsa, frasi, proverbi, locuzioni, storielle popolari, bestemmie, enigmi). Castrovillari: Patitucci.
De Giacomo, Giovanni. 1899. Il Popolo di Calabria, Vol. II. Parte III-IV-V. (Feste, usi, costumi, leggende, tradizioni, medicina popolare, canti con traduzioni in versi italiani e note filologiche ed esegetiche, tre fiabe, canzonette valdesi). Trani: Vecchi.
De Giacomo, Giovanni. 1928. L’Athena Calabra. Castrovillari: Patitucci.
De Gubernatis, Angelo.1905. Dictionnaire international des ecrivains du monde latin. Roma/Firenze.
Dorn, Birgit/Mücke, Johannes/Schwägerl-Melchior, Verena (in preparazione). 'Die Korrespondenz zwischen Antonio Ive und Hugo Schuchardt. Erscheint in Bernhard Hurch (Hg.) (2007-). Hugo Schuchardt Archiv.
Fagioli Vercellone, Guido. 1997. 'FIORINI, Vittorio Emanuele'. In Dizionario Biografico degli Italiani, 48, http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-emanuele-fiorini_%28Dizionario-Biografico%29/.
Forestiero, Giuseppe (Ed.) 1986. Cetraro tra storia e leggenda. Pagine scelte di Giovanni de Giacomo. Roma: Edizioni dell’Accademia degli Incolti.
Grassi, Corrado. 2001. 'Die Sprachgeographie'. In Holtus, Günter, Michael Metzeltin & Christian Schmitt (eds.). Lexikon der Romanistischen Linguistik I, 1. Geschichte des Faches Romanistik. Methodologie (Das Sprachsystem). Tübingen: Niemeyer, 207-235.
Guizzi, Febo. 2002. Gli strumenti della musica popolare in Italia. Lucca: Libreria Musicale Italiana.
Inzitari, Giuseppe. 1970. 'De Chiara, Stanislao'. In Enciclopedia Dantesca, http://www.treccani.it/enciclopedia/stanislao-de-chiara_%28Enciclopedia_Dantesca%29/.
Janelli, Leopoldo. 1967. 'Note biografiche'. In De Giacomo, Giovanni. La Santarella. romanzo d'altri tempi della terra di Calabria e due novelle ed un racconto inediti. Cosenza: MIT, 7-9.
Lichem, Klaus & Wolfgang Würdinger. 2013. 'Die Korrespondenz zwischen Graziadio Isaia Ascoli und Hugo Schuchardt'. In Bernhard Hurch (Hg.) (2007-). Hugo Schuchardt Archiv. Webedition verfügbar unter: http://schuchardt.uni-graz.at/id/person/1056, abgerufen am 19.8.2015.
Loria, Lamberto. 1912. 'Due parole di programma'. In Lares 1: 9-24.
Macchiarella, Ignazio. s.a. 'Scheda introduttiva per l'Archivio per lo studio delle tradizioni popolari (1882-1909) ', http://www.permusica.eu/?p=badacrim/riviste/Archivio+per+lo+studio+delle+tradizioni+popolari
Melchior, Luca. 2012. 'Die Korrespondenz zwischen Pio Rajna und Hugo Schuchardt'. In Bernhard Hurch (Hg.) (2007-). Hugo Schuchardt Archiv. Webedition verfügbar unter: http://schuchardt.uni-graz.at/id/person/1056, abgerufen am 21.8.2015
Mikoletzky, Nikolaus. 1979. 'Krauss, Friedrich Salomo'. In Neue Deutsche Biographie 12 (1979), S. 714 f. [Onlinefassung]; URL: http://www.deutsche-biographie.de/ppn118927663.html.
Proietti, Domenico. 2004. 'IVE, Antonio'. In Dizionario Biografico degli Italiani 62, http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-ive_%28Dizionario_Biografico%29/.
Puccini, Sandra. 2005. L’Itala gente dalle molte vite. Lamberto Loria e la Mostra di Etnografia italiana del 1911. Roma: Meltemi
Romanelli, Raffaele. 2008. 'MARTINI, Ferdinando'. In Dizionario Biografico degli Italiani 71, http://www.treccani.it/enciclopedia/ferdinando-martini_%28Dizionario-Biografico%29/
Santucci, Marina. 1983. 'CORSO, Raffaele'. In Dizionario Biografico degli Italiani 29, http://www.treccani.it/enciclopedia/raffaele-corso_%28Dizionario_Biografico%29/.
Savoia, Leonardo M. 2010. 'Comunità albanesi'. In Enciclopedia dell’italiano. http://www.treccani.it/enciclopedia/comunita-albanese_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/.
Schmitt, Christian. 2001. 'Wörter und Sachen'. In Holtus, Günter, Michael Metzeltin & Christian Schmitt (eds.). Lexikon der Romanistischen Linguistik I, 1. Geschichte des Faches Romanistik. Methodologie (Das Sprachsystem). Tübingen: Niemeyer, 235-292.
Schuchardt, Hugo. 1901. 'Sichel und Säge; Sichel und Dolch I-II'. In Globus. Illustrierte Zeitschrift für Länder- und Völkerkunde 80: 181-187, 204-209.
Schuchardt, Hugo. 1905. Hugo Schuchardt an Adolf Mussafia. Graz: Leuschner & Lubensky.
Schuchardt, Hugo. 1910. Sachwortgeschichtliches über den Dreschflegel, Zeitschrift für romanische Philologie 34: 257-294.
Schuchardt, Hugo. 1911. 'Cose e parole'. In Primo congresso di etnografia italiana . Rassegna contemporana IV (Roma, 19-24 ottobre 1911) 3-10.
Schuchardt, Hugo. 1924. 'Der Kreisel im Baskischen. Zu Rev. 1923, 676 ff.'. In Revista Internacional de Estudios Vascos / Revue International des Études Basques 15: 351-360.
Valente, Gustavo. 2005. 'De Giacomo, Giovanni'. In Dizionario bibliografico biografico geografico storico della Calabria. Vol. III. Cosenza. s.v.
Herkunft der Digitalisate
Die von Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt verschickten Briefe befinden sich in: