Hugo Schuchardt Archiv

Dogliani ( Piemonte) 8 maggio 72

Car^mo Sig. Prof^re

Da quanto Ella mi scrisse nell’ultima sua lettera ho speranza di trovarlo in Lipsia, e ne sarei lieto, essendo questo indizio che la salute sua preziosissima si è ristabilita.

Anch’io da qualche mese ho abandonato Reggio per restituirmi al mio paese nativo, in seguita ad un mal di petto, che soffro da qualche tempo ed a cui ho bramato pôr fine con una cura energica e che temo non sarà finita sì presto. Da alcune settimane non tengo più il letto, ma sono ancora sotto cura. Il trovarmi male in salute mi ha fatto differire più di quanto |2| voleva a rispondere alla carissima sua. Chè al leggere in essa come il clima d’Italia le avrebbe potuto giovare mi venne tosto il pensiero di offrirle in casa mia modesta ma cordiale ospitalitá per tutto quel tempo che Ella avesse intenzione di fermarvisi. Le ho già detto che il mio paese trovasi in collina coltivata in massima parte a vigna. Or bene nel mese di settembre molti vi convengono dalle pianure circostanti, consigliati dai medici a far la cura dell’uva, che mangiata continuamente e fresca dicono sia di ottimo effetto.

E farebbe così molto piacere anche al Flechia col quale or saranno due mesi mi trattenni ragionando molto di lei. Egli mi incaricò di salutarla tanto e di dirle che se Ella venisse |3| qui e desiderasse di fare qualche escursione per osservazioni linguistiche, egli le si offrirebbe volentieri a compagno. Fra un mese o poco piú dovró andare a Torino e spero di rivederlo. Se ha commissioni a darmi per lui mi scriva.

Intanto procuri di star bene, e si ricordi qualche volta del

Suo dev^mo e aff^mo
Placido Cerri