Pietro Merlo an Hugo Schuchardt (09-07113)
von Pietro Merlo
an Hugo Schuchardt
11. 06. 1888
Italienisch
Schlagwörter: Meyer, Gustav Ascoli, Graziadio Isaia Gandino, Giovanni Battista
Zitiervorschlag: Pietro Merlo an Hugo Schuchardt (09-07113). Pavia, 11. 06. 1888. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2019). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.9222, abgerufen am 16. 10. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.9222.
Illustre Professore,
Pur troppo devo rimanere qua, legato dalla promessa fatta a parecchi scolari, di rimanere in casa in questi giorni, pronto a dar loro le dichiarazioni di cui possano abbisognare per meglio prepararsi ai prossimi esami.
Se ciò non fosse, quantunque la mia salute sia ora, dopo un certo giro di ispezioni, anche più malferma del solito, accetterei l’invito generoso e gentile, e volerei costà1, lieto di poter fare la conoscenza personale di quel Schuchardt, a cui devo non so se ammirazione o gratitudine maggiore. E il mio ram-|2| marico si fa più vivo pensando, che potrei essere presentato anche a Gustavo Meyer, e potrei chiedergli, poichè ebbe la bontà di citare qualche mia scrittura, se proprio non gli paja un traviamento il cammino per cui mi sono messo a zoppicare …
Voglia scusarmi, Illustre e Gentilissimo Signore! E mi raccomandi al Meyer e mi ricordi al venerato Maestro Ascoli e al Gandino.2
Sarebbe retorica il dire che non oso palesare il desiderio di veder qua a Pavia Lei e il Meyer. Ma è vero che non oso nemmeno |3| formarlo.
Ahime! fra non molti giorni mi ricorderò a Lei con altri due scritterelle (uno sulla più antica poesia dell’India3, l’altro sulla euritmía delle pene nell’Inferno Dantesco4).
E io son proprio qua a soffrirla una pena infernale: a desiderare e a ripensare intensamente ciò che mi è negato ….!
Mille augurî e saluti cordiali dal
Suo Aff.mo e Dev.mo
P. Merlo
Pavía
Via della Pusterla. 3
11 Giugno 1888.
1 Schuchardt hielt sich zu diesem Zeitpunkt in Bologna auf.
2 Giovan(ni) Battista Gandino (1827-1905), ital. Latinist, seit 1861 in Bologna, Kollege von Giosuè Carducci und Lehrer von Giovanni Pascoli.
3 Merlo, La più antica poesia dell’India, Milano: Fratelli Dumolard, 1888.
4 Merlo, „Sulla euritmia delle colpe nell’Inferno dantesco,“ Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, s. 6, 18-88, t. 6, 979-1000.