Pietro Merlo an Hugo Schuchardt (02-07106)

von Pietro Merlo

an Hugo Schuchardt

Pavia

14. 05. 1885

language Italienisch

Schlagwörter: La Cultura Literaturblatt für germanische und romanische Philologie Rivista di filologia Merlo, Pietro (1885)

Zitiervorschlag: Pietro Merlo an Hugo Schuchardt (02-07106). Pavia, 14. 05. 1885. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2019). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.9215, abgerufen am 20. 09. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.9215.


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Pavia, Via della Pusterla.3. 14/5

Illustre Professore,

Dovrebbe uscire prossimamente nella Cultura un cenno che vi feci del Suo ultimo lavoro1. Mi farò premura di inviarle copia del numero ove sarà stampato. Ma L’assicuro che mi sento pieno di vergogna per il modo in cui lo dovetti fare. La natura di quella Rassegna, che non è punto punto speciale per i nostri studî e la mia imperizia mi costrinsero a dare una cosuccia così smilza e grama da fare pietà! Per compensare in qualche modo tanta magrezza pensai a dare tradotto in nota quel sommario ch’Ella ne fece nel Literaturblatt f. G. u. R. Ph.2Sarebbe stata forse più opportuna la Rivista di Filología. Certo molti altri avrebbero saputo, anche nella Cultura, far meglio di me e non deterere laudes tuas culpa (doctrinae et) ingenî3! A ogni modo vorrei essere scusato presso di Lei quanto è possibile …

Curi la preziosissima salute e mi voglia sempre

Suo Devotissimo

P. Merlo


1 Merlo, La Cultura. Rivista critica 4, 1885, 280-285. Die Rez. von Slawo-deutsches etc.endet: „Si è costretti davvero, dopo aver ammirato l’acuto ingegno e la copiosissima dottrina e il metodo rigoroso dell’autore, ad ammirarlo, ad amarlo per la nobile tempra dell’animo, per i suoi altissimi ideali“. Merlo erklärt sich bezüglich der Slavistik nicht für kompetent (281f.): „Io dirò solo qualche cosa della parte generale, che è assai larga e ricca di considerazioni filosofiche e pedagogiche e politiche; nè credo di ingannarmi nel supporre che al più grande numero de‘ lettori della Cultura appunto quelle considerazioni possano avere, come per me, grande attrattiva. Non sono esse il frutto che si vuol cogliere dall’albero della scienza? L’autore ce lo rammenta fin dalla prima pagina con lucidità ed efficacia mirabile di parola, dicendo che ,la scienza non deve già dividere e moltiplicare, ma condurre ad unità il molteplice‘ (soll vereinfachen, nicht vervielfachen)“ [diese Rez. ist in HSA nicht vermerkt].

2 Vgl. rec. cit., Nota 1, 281-282.

3 Horaz, Ode I, vi, 11-12 („laudes egregii Caesaris et tus / culpa deterere ingeni“).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 07106)