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Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.
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Datumstaxonomie
Thesaurustaxonomie
Non ho mancato, ricevuta la Sua carissima, di fare attente osservazioni sui fenomeni di cui mi chiedeva.
Der Ursprung der Gorgia Toscana
, Neustadt / Aisch, 1964. Schuchardts Interesse an diesem Thema spiegelt sich auch in anderen Korrespondenzen, z.B. mit
Il ph non pare aver luogo che davanti ad a :
papha, rapha, ma capo, rupe ecc. Nelle prime voci le labbia si raccostano mollemente e non danno luogo che ad una debolissima esplosione, sicchè si esce un suono che non è nè esplosiva ne vera spirante. Questo suono ha del resto perfetta corrispondenza in quello del t th che non è ancora ð, e che divien tale solo nella bocca del popolo, mentre nell’infirma plebe, particolarmente delle campagne passa in χ ossia si assimila alla spirante nata dal c in posiz. debole, il cui sono è bensì affine a quello dell’h tedesco, ma alquanto più energico. Se adunque consideriamo il th, il ph come spiranti incipienti nate da esplosione che si trovavano in posizione debole, non mi pare che ciò contraddica alla spiegazione ch’Ella ha dato altra volta del fenomeno, giacchè il passaggio dall’esplosiva alla spirante non si può supporre avvenuto ad un tratto, ma per gradi. Come abbiamo la serie c-che-h‘, così t-th-ð (h) e così
p-ph, se non che il fenomeno è più esteso per le gutturali che per le dentali, e più per queste che per le labbiali,
Non so se queste osservazioni potranno bastare a risolvere i dubbi che Le si presenteranno. Uno studio minuto e particolareggiato del fenomeno non si potrebbe fare che nelle campagne. Ma non so che alcuno se ne sia mai occupato, giacchè gli amatori della bella lingua non si sono curati che di raccogliere voci e modi di dire eleganti, trascurando affatto la parte fonetica e grammaticale e rivestendo anzi di forme italiane ciò che essi credevano degno d’essere notato e fatto conoscere. Così ha fatto anche ultimamente il Giuliani nelle sue
Lettere sul parlare toscano,
Sul vivente linguaggio della Toscana, lettere
, Firenze: Felice le Monnier,