Hugo Schuchardt an Francesco D´Ovidio (79-HSFDO29)

von Hugo Schuchardt

an Francesco D´Ovidio

Graz

15. 07. 1907

language Italienisch

Zitiervorschlag: Hugo Schuchardt an Francesco D´Ovidio (79-HSFDO29). Graz, 15. 07. 1907. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7690, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7690.


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Mio caro d’Ovidio!

Mi rallegro di sapere che lavori come un cane; questo vuol dire vivere da uomo. Anche per noialtri bibere già non è vivere1; ma io adesso ho una certa difficoltà a lavorare: vedo doppie le cose (perturbazioni nervose delle quali già soffrî – molti anni addietro – per più d’un mese) e per lo più non guadagnano a esser viste doppie. Così hai da scusarmi, se scrivo pochissimo, anche forse perchè io non ti dia il titolo che vi appartiene; so che tu sei qualchecosa come cugino di S.M., almeno in secondo grado2.

Tuus tuarumque sicut semper devotissimus
HSch.


1 Richiamo scherzoso del detto latino, attribuito a Giulio Cesare, Beati hispani quibus vivere bibere est, con riferimento a una condizione di vita felice, fatta solo di piaceri.

2 Non si sono trovate conferme di una parentela dei D’Ovidio con la casa reale. Forse qui S.M. sono le iniziali di un personaggio noto a entrambi i corrispondenti, e non l’acronimo di Sua Maestà. Un’altra ipotesi è che Schuchardt alludesse scherzosamente al fidanzamento di una figlia di D’Ovidio, Elvira, con l’erede di un'importante dinastia imprenditoriale franco-napoletana: Carlo Lefebvre, conte di Balsorano, che sposerà nel 1909 (cf. http://www.famiglienobilinapolitane.it/Genealogie/Lefevbre.htm).

Faksimiles: Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. (Sig. HSFDO29)