Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (78-08456) Francesco D´Ovidio Sandra Covino Institut für Sprachwissenschaft, Karl-Franzens-Universität Graz Zentrum für Informationsmodellierung - Austrian Centre for Digital Humanities, Karl-Franzens-Universität Graz GAMS - Geisteswissenschaftliches Asset Management System Creative Commons BY-NC 4.0 2022 Graz o:hsa.letter.7689 78-08456 Hugo Schuchardt Archiv Herausgeber Bernhard Hurch Karl-Franzens-Universität Graz Österreich Steiermark Graz Karl-Franzens-Universität Graz Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen 08456 Francesco D´Ovidio Papier Karte (Postkarte) 2 Seiten Neapel 1907-07-10 Hugo Schuchardts wissenschaftlicher Nachlass (Bibliothek, Werkmanuskripte und wissenschaftliche Korrespondenz) kam nach seinem Tod 1927 laut Verfügung in seinem Testament als Geschenk an die UB Graz. Sandra Covino 2022 Die Korrespondenz zwischen Francesco D´Ovidio und Hugo Schuchardt Hugo Schuchardt Archiv Bernhard Hurch

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Hugo Schuchardt Archiv

Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.

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Francesco D´Ovidio Neapel 1907-07-10 Hugo Schuchardt Italy Naples Naples 14.26811,40.85216 Korrespondenz Francesco D´Ovidio - Hugo Schuchardt Korrespondenz Wissenschaft Sprachwissenschaft Brief Italienisch
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Napoli Largo Latilla 6 10 luglio Mio caro Schuchardt,

È un bel pezzo che tu non mi dai alcun segno di vita, nè io ne do a te. È un mero caso, ma è un caso che comincia a darmi molestia. Ogni giorno più mi cresce la smania di sapere dove stai, come stai, cosa fai. Ti prego di scrivermi una cartolina almeno, se questa mia, come spero, ti giungerà. Di me non posso dirti altro se non che séguito a lavorare come un cane, e oltre ciò ho mille faccende d’altro genere alle mani, che devo subire come senatore o come vicepresidente dei Lincei o per altri uffici non meno gratuiti e non meno faticosi e ansiosiD’Ovidio era stato nominato senatore il 3 dicembre 1905 e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei il 16 giugno 1904: cf. Monica C. Storini, Francesco D’Ovidio (1916-1923), in Umanisti e presidenti. L’Accademia Nazionale dei Lincei (1900-1933), a c. di Raffaella Simili, Roma-Bari, Laterza, 2017, pp. 67-95: 86.. Sto bene, salvo qualche nuovo acciacco noioso e un po’ di peggioramento nella vista. La mia famigliola è sempre quella, e sta abbastanza bene; ed è sempre quella anche nel ricordarti affettuosamente e nel desiderare tue buone nuove. Addio di cuore

il tuo aff.mo F. d’O.