Hugo Schuchardt an Francesco D´Ovidio (73-HSFDO28)

von Hugo Schuchardt

an Francesco D´Ovidio

Graz

20. 11. 1904

language Italienisch

Schlagwörter: Haspel Mussafia, Adolf Ovidio, Francesco d' (1904) Ovidio, Francesco d' (1901) Schuchardt, Hugo (1905) Mussafia, Adolph (1873)

Zitiervorschlag: Hugo Schuchardt an Francesco D´Ovidio (73-HSFDO28). Graz, 20. 11. 1904. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7684, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7684.


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Graz, Elisabethstr. 6
20 nov. 1904

Mio carissimo,

Tanto più mi sono rallegrato delle tue dottissime pagine pubblicate ultimamente nella Zeitschrift1, che mi ti mostrano benchè „impennato‟ almeno accessibile ad un povero etimologista come me il cui animo non in alto galla2.

Così prendo coraggio per domandarti un po’ di soccorso in faccende d’etimologia, o piuttosto non a te stesso ma a quelle altre a cui è assai l’ago e ’l fuso e l’arcolaio3, cioè alle tue signore. Si |2| tratta difatti dell’arcolaio, perchè in occasione del venturo giubileo del Mussafia, mi sono proposto di scrivere un piccolo comentario all’annotazione (nel Beitrag zur Kunde der nordital. Mdd.) sopra le espressioni dialettali per naspo ed arcolaio4. In quanto al naspo non ci sarà gran cosa che dire. Mi pare che costì si usi soltanto il naspo manesco ([disegno])5trapenaturo, non il naspo girevole. M’importa, soprattutto a cagion del mil. bicocca, conoscere la forma dell’argatella o ariatella (che fa presentire l’animulu del Mezzogiorno e forse anche del tuo paese). Prescindendo dell’arcolaro pieghevole che s’incontra dappertutto, bisognerebbe sapere, com’è fatto l’arcolaio fisso o semplice. Ci sarebbe qualcheduno |3| fra coloro che ti stanno vicini il quale, con quattro linee, potrebbe darmene una idea?

Credimi tale quale sai che sono.

Tuus tuarumque

necnon tuorum (praesentium vel futurorum)

HSchuchardt

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1 Cf. F. D’Ovidio, Impennarsi ed altre voci affini, in ZRPh, XXVIII/5, gennaio 1904, pp. 535-549.

2 Cf. Commedia, Pg X, 127: «Di che l’animo vostro in alto galla».

3 Altro richiamo scherzoso; questa volta al celebre passo del Decameron, Proemio 5: «in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all’altre è assai l’ago, il fuso e l’arcolaio; io intendo di raccontare cento novelle».

4 Schuchardt, come aveva fatto già altre volte in passato, tornava a chiedere l’aiuto di D’Ovidio e famiglia per le sue ricerche di etnolinguistica sui fusi e sulla filatura. In questo periodo preparava il suo omaggio per i settant’anni di Mussafia: HS an AM. Il lavoro fu progettato come sviluppo e commento di un’annotazione del festeggiato nel suo Beitrag zur Kunde der norditalienischen Mundarten im XV. Jahrhunderte, in «Denkschriften der philosophisch-historischen Classe der kaiserlichen Academie der Wissenschaften», XXII, 1873, pp. 103-228; nell‘estratto (Wien, Karl Gerolds Sohn, 1873), la nota sulle varie espressioni dialettali per Haspel, Garnwinde si trova a pp. 46-47. Tutta la terminologia tecnica citata in questa lettera ricorre (insieme alle molteplici varianti locali) nel Festschrift di Schuchardt: naspo, pp. 12, 18, 26; trapenaturo, p. 8; bicocca, p. 22; argatella, ariatella, animulu, p. 24.

5 Cf. la riproduzione digitale della lettera.

Faksimiles: Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. (Sig. HSFDO28)