Hugo Schuchardt an Francesco D´Ovidio (73-HSFDO28) Hugo Schuchardt Sandra Covino Institut für Sprachwissenschaft, Karl-Franzens-Universität Graz Zentrum für Informationsmodellierung - Austrian Centre for Digital Humanities, Karl-Franzens-Universität Graz GAMS - Geisteswissenschaftliches Asset Management System Creative Commons BY-NC 4.0 2022 Graz o:hsa.letter.7684 73-HSFDO28 Hugo Schuchardt Archiv Herausgeber Bernhard Hurch Karl-Franzens-Universität Graz Italien Pisa Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa HSFDO28 Hugo Schuchardt Papier Brief 4 Seiten Graz 1904-11-20 Sandra Covino 2022 Die Korrespondenz zwischen Hugo Schuchardt und Francesco D´Ovidio Hugo Schuchardt Archiv Bernhard Hurch

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Hugo Schuchardt Archiv

Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.

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Hugo Schuchardt Graz 1904-11-20 Francesco D´Ovidio Austria Graz Graz 15.45,47.06667 Korrespondenz Hugo Schuchardt - Francesco D´Ovidio Korrespondenz Haspel Wissenschaft Sprachwissenschaft Brief Italienisch
Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung der Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Graz, Elisabethstr. 6 20 nov. 1904 Mio carissimo,

Tanto più mi sono rallegrato delle tue dottissime pagine pubblicate ultimamente nella Zeitschrift Cf. F. D’Ovidio, Impennarsi ed altre voci affini, in ZRPh, XXVIII/5, gennaio 1904, pp. 535-549 ., che mi ti mostrano benchè „impennato‟ almeno accessibile ad un povero etimologista come me il cui animo non in alto galla Cf. Commedia , Pg X, 127: «Di che l’animo vostro in alto galla»..

Così prendo coraggio per domandarti un po’ di soccorso in faccende d’etimologia, o piuttosto non a te stesso ma a quelle altre a cui è assai l’ago e ’l fuso e l’arcolaio Altro richiamo scherzoso; questa volta al celebre passo del Decameron, Proemio 5: «in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all’altre è assai l’ago, il fuso e l’arcolaio; io intendo di raccontare cento novelle»., cioè alle tue signore. Si tratta difatti dell’arcolaio, perchè in occasione del venturo giubileo del Mussafia, mi sono proposto di scrivere un piccolo comentario all’annotazione (nel Beitrag zur Kunde der nordital. Mdd.) sopra le espressioni dialettali per naspo ed arcolaioSchuchardt, come aveva fatto già altre volte in passato, tornava a chiedere l’aiuto di D’Ovidio e famiglia per le sue ricerche di etnolinguistica sui fusi e sulla filatura. In questo periodo preparava il suo omaggio per i settant’anni di Mussafia: HS an AM . Il lavoro fu progettato come sviluppo e commento di un’annotazione del festeggiato nel suo Beitrag zur Kunde der norditalienischen Mundarten im XV. Jahrhunderte, in «Denkschriften der philosophisch-historischen Classe der kaiserlichen Academie der Wissenschaften», XXII, 1873, pp. 103-228 ; nell‘estratto (Wien, Karl Gerolds Sohn, 1873), la nota sulle varie espressioni dialettali per Haspel, Garnwinde si trova a pp. 46-47. Tutta la terminologia tecnica citata in questa lettera ricorre (insieme alle molteplici varianti locali) nel Festschrift di Schuchardt: naspo, pp. 12, 18, 26; trapenaturo, p. 8; bicocca, p. 22; argatella, ariatella, animulu, p. 24.. In quanto al naspo non ci sarà gran cosa che dire. Mi pare che costì si usi soltanto il naspo manesco ([disegno])Cf. la riproduzione digitale della lettera. trapenaturo, non il naspo girevole. M’importa, soprattutto a cagion del mil. bicocca, conoscere la forma dell’argatella o ariatella (che fa presentire l’animulu del Mezzogiorno e forse anche del tuo paese). Prescindendo dell’arcolaro pieghevole che s’incontra dappertutto, bisognerebbe sapere, com’è fatto l’arcolaio fisso o semplice. Ci sarebbe qualcheduno fra coloro che ti stanno vicini il quale, con quattro linee, potrebbe darmene una idea?

Credimi tale quale sai che sono.

Tuus tuarumque necnon tuorum (praesentium vel futurorum) HSchuchardt