Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (68-08484)
an Hugo Schuchardt
18. 03. 1902
Italienisch
Zitiervorschlag: Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (68-08484). Neapel, 18. 03. 1902. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7679, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7679.
Napoli 18 marzo 1902
Carissimo,
Ti mando le bozze di stampa d’una mia vecchia inezia a te dedicata. Ti sarei gratissimo se la scorressi subito e immediatamente poi mi avvertissi delle cose o erronee o comunque biasimevoli che vi scorgessi; sicchè io potessi arrivare a tempo a toglier sulle bozze ciò che farebbe torto a me e indirettamente a te. Anche nella lettera dedicatoria guarda bene se qualcosa ti dispiaccia; anzi guarda perfino se non ti paia sconveniente il solo fatto di dedicare a te una cosa tanto meschina e rancida1. Siimi tanto amico da considerare la tua propria persona oggettivamente, e rispondermi senza ombra di cerimonia.
Addio in fretta e buona Pasqua.
Il tuo aff.mo
F. d’O.
1 Cf. D’Ovidio, Reliquie. La lettera di dedica A Hugo Schuchardt compare solo nell’estratto (pp. 3-5). La richiesta a Schuchardt di autorizzarne la pubblicazione si spiega non solo come un gesto di cortesia ma come un desiderio di avallo e di sostegno. Infatti, nella parte finale di questo articolo, D’Ovidio prendeva sostanzialmente le distanze dagli studi sulle “reazioni etniche”, sottolineandone le difficoltà e le insidie. In particolre, il testo sembra avere recepito e metabolizzato i rilievi mossi da Schuchardt – nella sua recensione di Ascoli, Due recenti lettere glottologiche (cf. la nota 1 alla lettera XXXII, HSA, B 8454) – a certe ipotesi sostratistiche del glottologo goriziano. In proposito, cf. S. Covino, Francesco D’Ovidio tra Ascoli e Schuchardt: dalle reazioni etniche alla Sprachmischung, in ZRPh, in stampa.