Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (65-08480)

von Francesco D´Ovidio

an Hugo Schuchardt

Portici

18. 08. 1901

language Italienisch

Schlagwörter: Zumbini, Bonaventura Cocchia, Enrico Scherillo, Michele

Zitiervorschlag: Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (65-08480). Portici, 18. 08. 1901. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7676, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7676.


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Carissimo1

_ Mi duole non ti senta bene e che minacci di prendere il volo senza farti rivedere; ma spero che invece verrai presto qui a Portici (Palazzo Reale); s’intende che ti aspettiamo a passare la giornata con noi. Grazie delle paragate2 che m’erano affatto ignote. La forma Tarántu è ancora vivissima nel territorio leccese, e te lo posso proprio assicurare3. Così ti potessimo servire pei fusi. Qui nessuno fila, pur fra tante piante. Faremo d’indagare4. Nulla so dello Zumbini e del Cocchia. Lo Scherillo ti saluta _ Del Dizionario del Rocco non ho potuto più saper nulla, per quanto zelo ci abbia messo; è una storia complicatissima5. A Novembre farò nuovi sforzi per venirne a capo. Spero proprio che tutto quel menu di malanni sia un sogno del cuoco cioè del medico; e che al più presto potremo aver l’onore di servirti in tavola qualche pesce tarantino6.

Addio di cuore dal tuo aff.mo
F. d’O.


1 La cartolina è indirizzata «Al prof. Hugo Schuchardt / Pensione Brandmeyer / Sant’Agata / presso Sorrento / (Napoli)».

2 Tipo particolare di calzature, con la suola di fibre vegetali intrecciate, citato da Schuchardt nella sua lettera precedente.

3 Cf. la lettera LXIV, CASNS, FDO, HS 24, e la nota 10.

4 Schuchardt aveva chiesto informazioni sulla forma dei fusi nei paesi vesuviani.

5 Il vocabolario di E. Rocco cominciò a essere pubblicato a fascicoli nel 1882 dall’editore napoletano Barnardino Ciao, ma già l’anno seguente ne fu bruscamente interrotta la stampa, probabilmente per la chiusura della casa editrice. La ricerca di un nuovo editore da parte del lessicografo si rivelò lunga e difficile, come testimonia una lettera del 1886 di D’Ovidio, che così scriveva ad Ascoli: «[Rocco] ha pronto per le stampe un copiosissimo Dizionario storico, che nessun editore gli domanda, ma di cui noialtri ci gioveremmo assaissimo se fosse stampato» (cf. A. Vinciguerra, Il Vocabolario del dialetto napolitano di Emmanuele Rocco, in Rocco, I, pp. 13-50: 16 e nota 12).

6 D’Ovidio riprende la scherzosa metafora del menù di malattie, servite (ovvero diagnosticate) dal medico, che Schuchardt aveva utilizzato nella lettera precedente. La pietanza di «pesce tarantino» è un arguto riferimento ai dubbi di Schuchardt sulla sillaba tonica nella variante salentina del toponimo Taranto.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 08480)