Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (49-08468)
an Hugo Schuchardt
20. 03. 1898
Italienisch
Zitiervorschlag: Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (49-08468). Neapel, 20. 03. 1898. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7660, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7660.
Mio vecchio, fido e caro amico,
Non era possibile, e di fatto non è avvenuto, che io m’adontassi della tua contradizione al mio vincido. Le tue ragioni giungono sempre care e non sospette, pure quando siano spicce e asciutte1. Anzi l’esperienza dolorosa della vita mi ha fatto prendere definitivamente in odio quelle cerimonie a cui tu lepidamente accenni2. Chi ne è maestro è insomma un ipocrita che si vale di quei giri di frase adulatorii per farsi alla sua volta adulare e per farsi perdonare le proprie opposizioni, spesso sleali e perfide quanto sofistiche e sciocche. Simili ipocriti, per quanto altolocati oramai io li guardo d’alto in basso, anzi non mi degno più di guardarli. Stringo invece sempre con lo stesso cuore la mano a te, e ribattimi quanto ti piace. Parli sempre in buona fede e dici sempre cose degne di uomo tanto ingegnoso e dotto qual tu sei.
Piuttosto il guaio è che il mio povero tedesco un po’ arrugginito e costretto a giungermi per aures, non più oculis fidelibus, mi riesce ormai insufficiente per leggere con qualche facilità uno scrittore come te. La tua vena ricca e viva mi affonda, mentre son divenuto atto a capire solo il tedesco slavato e pedestre. Perdonami dunque, o piuttosto compiangimi. Su bínchidu era anche a me venuto il sospetto che fosse ‘vinto’, e sul rapporto tra vinco agg. e vincido credo che tu hast Recht gegen mir3. Addio.
Tuo
F. d’O.
1 s
2 s
3 Nel passo citato alla nota 1 delle Rom. Etym. I, Schuchardt aveva tra l’altro ipotizzato la derivazione del sardo bincidu ‘maturo’ dal verbo VINCĔRE (dal punto di vista soggettivo umano, una frutta matura avrebbe raggiunto il suo scopo: avrebbe cioè ‘vinto’); improbabile poi la «riestrazione da vincido» di vinco (agg.), ipotizzata da D’Ovidio, in quanto si sarebbe dovuto produrre piuttosto un vincio. In pratica (e semplificando la complessa argomentazione di Schuchardt), vincido poteva derivare da un sostantivo vinco, così come *FUNGIDUS (ovvero le varie forme dialettali con questo etimo) derivavava dalla base FUNGUS.