Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (33-08455)

von Francesco D´Ovidio

an Hugo Schuchardt

Neapel

09. 02. 1887

language Italienisch

Schlagwörter: Whitney, William Dwight Whitney, William Dwight (1881) Paul, Hermann (1886) Covino, Sandra (2020)

Zitiervorschlag: Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (33-08455). Neapel, 09. 02. 1887. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7644, abgerufen am 19. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7644.


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Caro amico,

Ti ho subito spedito raccomandato lo scritto del Witney, che disgraziatamente si trova rilegato in una miscellanea1. Mi rimanderai il volume a tuo comodo; nè occorre che per guidrigildo io t’imponga di spedirmi qualche libro spagnuolo. Se non fosse per evitare che tu mi tacci di spagnolismo, direi che il piacere di servire un uomo come te è sufficiente compenso ad ogni fatica.

Addio mio carissimo. Ricevi i saluti di mia moglie e credimi

tuo aff.mo
F. D’Ovidio


1 D’Ovidio era stato uno dei primi traduttori in Europa del libro più famoso di William Dwight Whitney: cf. La vita e lo sviluppo del linguaggio […], Milano, Fratelli Dumolard, 1876 (rist., con la presentazione di Luigi Rosiello, introduzione e note di Giuseppe Carlo Vincenzi: Milano, Rizzoli, 1990). L’indianista e teorico del linguaggio americano (New Hampton, Massachusetts, 1827-New Haven, Connecticut, 1894) sarà commemorato da D’Ovidio all’Accademia dei Lincei nella seduta del 17 marzo 1895 (RAL, serie V, IV, 1895, pp. 128-134; rist. in Rimpianti, pp. 258-265 e in Opere, XIV, pp. 249-259). Lo scritto di Whitney spedito a Schuchardt è sicuramente l’articolo On mixture in language, in «Transactions of American Philological Association», XII, 1881, pp. 5-26 (rist. in Whitney on Language. Selected Writings of William Dwight Whitney, a c. di Michael Silverstein, Cambridge, Massachusetts and London, The MIT Press, 1971, pp. 170-191), che proprio D’Ovidio aveva recensito qualche anno prima (in «La cultura», anno II, vol. 4°, nr. 3, 1882, pp. 75-79). Per quanto riguarda Schuchardt, lo stimolo contingente alla lettura del saggio era stato probabilmente suscitato dai riferimenti a On mixture in language presenti nella seconda edizione (1886) dei Prinzipien di H. Paul (cf. Paola Dardano, Hermann Paul e la mescolanza linguistica, in Percorsi linguistici e interlinguistici. Studi in onore di Vincenzo Orioles, a c. di Raffaella. Bombi & Francesco Costantini, Udine, Forum, 2018, pp. .483-495: 493). Sul filo rosso di interessi e di idee che lega Whitney, D’Ovidio e Schuchardt, v. Covino, «Non voglio mi creda un neogrammatico arrabbiato», cit., pp. 145-162.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 08455)