Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (30-08446) Francesco D´Ovidio Sandra Covino Institut für Sprachwissenschaft, Karl-Franzens-Universität Graz Zentrum für Informationsmodellierung - Austrian Centre for Digital Humanities, Karl-Franzens-Universität Graz GAMS - Geisteswissenschaftliches Asset Management System Creative Commons BY-NC 4.0 2022 Graz o:hsa.letter.7641 30-08446 Hugo Schuchardt Archiv Herausgeber Bernhard Hurch Karl-Franzens-Universität Graz Österreich Steiermark Graz Karl-Franzens-Universität Graz Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen 08446 Francesco D´Ovidio Papier Karte (Postkarte) 2 Seiten Neapel 1886-02-22 Hugo Schuchardts wissenschaftlicher Nachlass (Bibliothek, Werkmanuskripte und wissenschaftliche Korrespondenz) kam nach seinem Tod 1927 laut Verfügung in seinem Testament als Geschenk an die UB Graz. Sandra Covino 2022 Die Korrespondenz zwischen Francesco D´Ovidio und Hugo Schuchardt Hugo Schuchardt Archiv Bernhard Hurch

Die Datenmodellierung orientiert sich am DTA-Basisformat, ediarum und der CorrespDesc-SIG.

Das auf DTABf-Modellierungsschema wurde für die Zwecke des Projektes angepasst und befindet sich unter

Hugo Schuchardt Archiv

Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.

Rollen-Taxonomie

Datumstaxonomie

Thesaurustaxonomie

Francesco D´Ovidio Neapel 1886-02-22 Hugo Schuchardt Italy Naples Naples 14.26811,40.85216 Korrespondenz Francesco D´Ovidio - Hugo Schuchardt Korrespondenz Wissenschaft Sprachwissenschaft Brief Italienisch
Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
Caro amico,

Son rimasto non so se più mortificato o compiaciuto nel vedermi giungere lo scritto dell’ Ulrich Cf. J. Ulrich, Die formelle Entwicklung des Participium Praeteriti , cit., che Schuchardt aveva procurato a D’Ovidio.. Tu mi levi il coraggio di ricorrer un’altra volta a te col far trascorrere la tua cortesia oltre ogni giusto confine. Appena avrò adoprata la dissertazione, te la rimanderò. E così venissi a prendertela tu stesso e ci dessi la soddisfazione di riveder te e di conoscer la tua Signora Madre.

Non mi attribuire alcuna autorità, nè poi devi immaginarti che io ti dia addosso. Dico poche parole generalissime sulla questione del metodo, e per un certo particolare mi volgo a te, ma protestando di non aver letto ancora il tuo lavoro. Sarebbe assurdo che io pretendessi confutarti senza leggerti. Accenno soltanto alla tua tendenza contro la irrefutabilità delle leggi foneticheCf. la nota 4 alla lettera XXVII, HSA, B 8452, e la nota 3 alla lettera XXVIII, CASNS, FDO, HS 10.. Se poi tu la interpreti in tal modo che il divario tra noi si riduca a una mera apparenza tanto meglio per meIl divario tra le idee di D’Ovidio e quelle di Schuchardt si ridurrà effettivamente nel corso del tempo, come dimostrano le ricerche sulla spinosa questione degli esiti anomali o plurimi da basi latine pubblicate dallo studioso italiano a partire dal 1894 e che furono all’origine di forti dissapori tra lui e Ascoli: cf. Covino, «Non voglio mi creda un neogrammatico arrabbiato» , cit., pp 162-174..

Addio, ti salutiamo tutti. Il tuo F. d’Ovidio