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Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.
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Il Rimpianti, pp. 255-257). Limitatamente ai rapporti del filologo molisano con il collega prematuramente scomparso, si può ricordare che i due, conosciutisi a Milano, avevano mantenuto rapporti epistolari amichevoli, ma D’Ovidio non si era astenuto dal muovere vivaci osservazioni critiche a scritti dello stesso Canello, in privato e a stampa: cf. Rossana Melis, Ancora sul carteggio di Ugo Angelo Canello […], in Noi umili manovali della scienza. Critica e filologia di Ugo Angelo Canello, a c. di E milio Lippi e Gianfelice Peron, Treviso, Biblioteca Comunale, 1994, pp. 73-127: 99-104 e 120-127 (dove sono pubblicate quattro lettere di Canello a D’Ovidio) e Antonio Daniele, I corrispondenti di Ugo Angelo Canello (con appendice di lettere), in Ugo Angelo Canello e gli inizi della filologia romanza in Italia, a c. di A. Daniele & L.Renzi, Firenze, Olschki, 1987, pp. 107-154: 119-121 e 145-151 (dove sono riprodotte due missive di D’Ovidio). L’unica missiva di Canello presente nello HSA risale al 3 maggio 1877 e contiene una richiesta di recensione ai suoi Saggi di critica letteraria (Bologna, Zanichelli, 1877), oltre che un accenno alla
Diez-Stiftung.Rimpianti, pp. 250-254). Allievo anch’egli della Normale di Pisa, Caix aveva ottenuto nel 1874, grazie all’appoggio di Pasquale Villari, la neonata cattedra di Dialettologia italiana, poi divenuta di Lingue romanze, prresso l’Istituto di Studi Superiori di Firenze. A
Caix-Canello, pp. XIV-XXIV. L’iniziativa, a cui in principio aveva aderito lo stesso Canello, fu poi realizzata anche in sua memoria.