Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (02-08433)

von Francesco D´Ovidio

an Hugo Schuchardt

Neapel

24. 04. 1877

language Italienisch

Schlagwörter: Diezstiftung Archivio glottologico italiano Ascoli, Graziadio Isaia Flechia, Giovanni Storost, Jürgen (1992) Ovidio, Francesco d' (1877) Ovidio, Francesco d' (1878)

Zitiervorschlag: Francesco D´Ovidio an Hugo Schuchardt (02-08433). Neapel, 24. 04. 1877. Hrsg. von Sandra Covino (2022). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7613, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7613.


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Preg.mo Collega,

Due o tre giorni prima che mi giungesse la Sua lettera, l’Ascoli mi aveva scritto se volevo entrare con lui e col Flechia a costituire un comitato italiano per la ‘ Diez Stiftung’, ed io avevo risposto di sì. Io dunque sono agli ordini del prof. Ascoli, e così credo di fare appunto ciò che Ella voleva.1

Fra giorni uscirà nella Romania un mio articolo sui raddoppiamenti protonici italiani (cattolico = *catolico)2. Voglio sperare che Ella lo legga e lo trovi |2| di Suo gradimento. Fra giorni pure si pubblicherà un fascicolo dell’‘ Arch.glottol.’ contenente un mio lavoro sulla fonetica del mio dialetto nativo (il Campobassano)3. Mi affretterò a spedirgliene una copia, ed Ella mi farà una grazia se mi manderà qualcuna delle Sue acute censure.

Mi continui a ben volere, e mi creda

Suo dev.mo
Francesco d’Ovidio
Napoli, Ventaglieri 74
- 24 Aprile 77 -


1 La lettera di Schuchardt a D’Ovidio sulla Diez Stiftung attualmente risulta smarrita. Un passo è però riportato in S. Lubello, Alle origini della filologia romanza in Italia. Dalla scuola tedesca alla scuola italiana attraverso uno dei primi rappresentanti: Francesco D’Ovidio, in Parallela 6. Italiano e tedesco in contatto e a confronto. Atti del VII incontro italo-austriaco dei linguisti, a c. di Patrizia Cordin et al., Trento, Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche, 1998, pp. 567-580: 577, nota 43: «Come mi scrive l’Ascoli, Ella sarà membro d’un sotto-comitato pella fondazione Diez. Vorrebbero vincolarsi ciecamente a tutte le decisioni del comitato berlinese o non vorrebbero piuttosto dichiarare solennemente che si aspettassero aver voce in capitolo trattandosi della organizzazione definitiva dell’istituto? Roma, Vienna, Berlino potrebbero riunirsi in questo affare, come fecero Berlino, Vienna, Monaco per la SavignyStiftung». Ascoli aveva scritto a D’Ovidio da Milano l’11 aprile 1877, chiedendogli se volesse entrare con lui e con Giovanni Flechia (Piverone 1811-1892) «e fors’anche col Monaci e col Rajna, in un sotto-comitato italiano per la Diez-Stiftung, dipendente o emanante dal comitato centrale di Berlino» (CASNS, FDO, b. I, fasc. 23, nr. 30). Sulla Diez-Stiftung e sul contrasto di Schuchardt con il comitato promotore berlinese (Tobler, Mommsen, Müllenhoff, ecc.), v. la raccolta di lettere curata da Jürgen Storost, Hugo Schuchardt und die Gründungsphase der Dietz-Stiftung. Stimmen in Briefen, Bonn, Romanistischer Verlag, 1992 e gli articoli dello stesso Storost citati in Il carteggio tra Alessandro D’Ancona e Hugo Schuchardt, a c. di Daniele Baglioni, 2016, nota 3: .

2 Cf. D’Ovidio, Delle voci italiane, cit. alla nota 3 della lettera I (HSA, B 8432); l’esempio della parola cattolico è commentato a p. 203 e nota 3.

3 Cf. D’Ovidio, Fonetica del dialetto di Campobasso, in AGI, IV, 1878, pp. 145-184 e 403-410.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 08433)