Hugo Schuchardt an Ernesto Monaci (09-Brief5)

von Hugo Schuchardt

an Ernesto Monaci

Graz

03. 04. 1883

language Italienisch

Schlagwörter: Bartoli, Matteo Meyer, Gustav Ceci, Luigi Schuchardt, Hugo (1884)

Zitiervorschlag: Hugo Schuchardt an Ernesto Monaci (09-Brief5). Graz, 03. 04. 1883. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2019). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7227, abgerufen am 28. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7227.


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Graz, 3 aprile 1883.

Mio riverito amico,

Perdoni che, già arrivato qui alcuni giorni fa,1 non ho soddisfatto prima di oggi a‘ miei doveri. Mille e mille grazie degli atti cortesi che usò con me e più ancora dei gentili sentimenti che gli inspirarono! Mi rincresce tanto di non avervi potuto, a cagion del mio malessere, corrispondere come avrei dovuto; arrossisco ancora in questo momento alla figura che feci a Roma. |2| Quanto mi avrebbe piaciuto trattar con Lei di certe cose che mi stanno a cuore! Non andai in Italia con uno scopo scientifico ben determinato, prescindendo da quel desiderio che ebbi d’informarmi sulla lingua franca.2 E appunto in questo affare non ci arrivai a niente. Mi rallegrai sapendo della gran collezione di commedie italiane del Corvisieri (perchè se c’è dei saggi stampati della lingua franca, in tali s’hanno da trovare)3 e avrei in due, tre visite potuto darvi quella occhiata che me ne avesse rischiarito. Ma paiono tesori sepelliti per sempre. Forse domanderò al Bartoli4, o a V. de Amicis5 se hanno |3| riscontrato nel teatro italiano dei brani di lingua franca (tranne l’Impresario delle Smirne del Goldoni)6. Senza un po‘ di letteratura sarebbe difatti inesplicabile la gran rinomanza della l. fr.; da cento anni in poi mille persone ne hanno fatto menzione, ma presso a poco come del serpente di mare che nissuno ha visto mai. –

Sto meglio ora; abbiamo un tempo splendido. Sarà lo stesso a Roma.

Poche e barbare parole Le scrivo; ma vengono dal cuore. Stia bene e mi ami.

Totus vester
Hugo Schuchardt.

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In questo momento il mio amico e „contubernale“ Gustavo Meyer mi dice che ha ricevuto una lettera dal Ministero d’Istruzione pubblica d’Italia (segn. Ceci)7, nella quale viene pregato che faccia un articolo sopra la legge Baccelliana8 nella Neue Freie Presse.9 Se ne meraviglia un pochino non essendosi occupato finora di cose italiane (bensì di greche e albanesi), sebbene abbia dimostrato sempre vive simpatie per l’Italia. Questo, pensano costì, basterà; dell’affare stesso s’intende quant’io cioè 0,000.


1 Schuchardt war im März-April 1883 in Neapel und Rom.

2 Vgl. Schuchardt, Dem Herrn Franz von Miklosich zum 20. November 1883. Slawo-deutsches und Slawo-italienisches, Graz: Leuschner & Lubensky, 1884 berührt gelegentlich den Aspekt der lingua franca.

3 Costantino Corvisieri (1822-1898), römischer Historiker, Archivar, Numismatiker, Paläograph und Sammler; Erster Präsident der Società romana di storia patria. Der größte Teil seiner Sammlung findet sich heute im Vatikanischen Archiv (Archivio Segreto Vaticano).

4 Matteo Bartoli (1873-1946), ital. Sprachwissenschaftler; vgl. HSA 00539-00550 (der erste erhaltene Brief Bartolis stammt allerdings erst aus dem Jahr 1899).

5 Vincenzo De Amicis, Scuola Normale Superiore di Pisa (keine Daten), Spezialist für italienische Komödien.

6 Komödie aus dem Jahr 1759. Hierin kommen insbesondere sizilianische, bolognesische, venezianische und florentinische Dialektpassagen vor. Für das Studium der lingua franca ist Akt III, 5 näher zu betrachten.

7 Luigi Ceci (1859-1927), ital. Sprachwissenschaftler; vgl. HSA 01579-01580. Er arbeitete eine Zeitlang als Privatsekretär des ital. Unterrichtsministers Guido Baccelli. Als Indogermanist kannte er vermutlich einige von Meyers Arbeiten.

8 Guido Baccelli (1830-1916), zwischen 1879 und 1900 ital. Minister für Bildung und Unterricht.

9 Vgl. HSA 07444 u. 07445.

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