Ernesto Monaci an Hugo Schuchardt (05-Brief3)

von Ernesto Monaci

an Hugo Schuchardt

Graz

19. 04. 1877

language Italienisch

Schlagwörter: Accademia dei Lincei (Rom) Diezstiftung Ascoli, Graziadio Isaia Mussafia, Adolf Flechia, Giovanni Rajna, Pio D'Ovidio, Francesco D´Ancona, Alessandro Canello, Ugo Angelo Tobler, Adolf Storost, Jürgen (1992)

Zitiervorschlag: Ernesto Monaci an Hugo Schuchardt (05-Brief3). Graz, 19. 04. 1877. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2019). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7223, abgerufen am 09. 10. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7223.

Printedition: Storost, Jürgen (1992): Hugo Schuchardt und die Gründungsphase der Diezstiftung. Stimmen in Briefen. Bonn: Romanistischer Verlag.


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Graz 19.4.77.

Carissimo Collega!

Le rispondo in fretta. Ritornato da Vienna trovai sul mio tavolino una lettera dell’Ascoli (del 9. Aprile)1: che comincia così: „Ho aspettato alcuni giorni per vedere quel che mi scrivessero da Firenze e da Roma, ma nulla m’è arrivato dal mezzogiorno e all’incontro m’è giunto dal settentrione una interpellanza molto stringente, alla quale ho dovuto dare prontissima risposta“. Io subito gli scrissi pregandolo di costituire un comitato italiano invece d’un sotto-comitato Berlinese in Italia. Rispose egli il 15 Aprile2 dicendomi avere, sulle mie così fervorose e così oneste esortazioni, rinunziato all’istituzione del sotto-comitato che era già avanzatissimo. Frattanto m’aveva scritto l’Hillebrand da Firenze3 e comunicato certi dubbi del Mamiani4 che non voleva far niente senza aver ricevuto un invito formale da !!! Berlin. Benchè io non conosca il Mamiani gli indirizzai una lettera forse un po‘ troppo energica5. Come si voglia aspettare un invito formale da Berlino dopo l’invito generale fatto nell’appello dei Berlinesi ?! Bisognerebbe che l’Accademia dei Lincei avesse esternato il desiderio di partecipare alla fondazione Diez. – Per carità perchè non si fa niente a Roma? Se non avessero indugiato tanto, non si sarebbe perduto l’ Ascoli, che adesso vorrà stare neutrale. Facciano come noi a Vienna. Dal primo abboccarmi col Mussafia fin al mandar fuori i programmi stampati non scorsero più di cinque giorni. Si riuniscono quattro persone a Roma (accademici e non-accademici – la cosa si deve fare fuori dell’Accademia, come si fece a Berlino e a Vienna; altrimenti non basterà un anno per venire a termine); facciano un appello di quattro parole (indeciso in quanto alle particolarità dell’organizzazione), mandino delle copie |2| all’Ascoli, al Flechia, al Rajna, all’Ovidio, al d’Ancona, al Canello e via discorrendo pregandogli di rispondere per dispaccio, se vogliono aderire o no. Dell’Ascoli adesso dubito assai; gli scriverò una volta ancora (e devogli assicurare di nuovo che a Roma si farà un comitato – che forse non si farà) e gli scrivano anche Loro premurosamente. Consiglierò di non trattare con Berlino; perchè riceverebbero prima risposte vaghe, forse evasive, poi passerebbero delle settimane e dei mesi che il Tobler avesse consultati tutti i membri del comitato. Cosa hanno da rischiare? Il comitato romano e quel di Vienna andrebbero perfettamente d’accordo gliel‘ assicuro solamente. Nel grembo del comitato Berlinese troverò dei partigiani per una fondazione D. internazionale, che adesso non vorrebbero opponersi al despotico Tobler. Tre comitati a Roma, Vienna, Berlino – tutto andrà bene, si ristabilirà l’armonia; si farà qualchecosa in Francia ed in Inghilterra. Se Roma non si deciderà a niente (fra breve!), tutto andrà a vuoto; dal Trentino e da Trieste non sarà da sperare gran cosa &c. &c. Dunque periculum in mora e anche periculum in Roma. Cosa fatto capo ha!6 Una tale impresa vasta, nuova e generosa bisogna che riscontri un po‘ d’energia; troppi riguardi e troppe cautele non vi fanno.

Spero che sotto tanti spropositi di lingua e di stile troverà un grano di buon senso! Mi risponda presto! –

Tutto Suo
Hugo Schuchardt


1 HSA, Brief 00218

2 HSA, Brief 00219.

3 Karl Hillebrand (1829-1884), Philologe; vgl. HSA 04737-04743. Der Brief ist abgedruckt bei Storost, Hugo Schuchardt, 1992, Nr. 17, 22-23.

4 Terenzio Mamiani della Rovere (1799-1885), ital. Philosoph, Politiker, Minister, Professor; vgl. HSA 06829 (6.5.1877, Diezstiftung). Mamiani war zu diesem Zeitpunkt Präsident der phil.-hist. Abt. der Accademia dei Lincei. Seine Antwort ist abgedruckt bei Storost, Hugo Schuchardt, 1992, 70-71. Cf. dort auch die übrigen Hinweise auf Mamiani.

5 Der Brief muss als verloren gelten und findet sich nicht in Mamianis Nachlass (Biblioteca Oliveriana, Pesaro).

6 „Una cosa fatta non può essere disfatta e ha come suo effetto il ,capo‘, l'inizio di nuovi avvenimenti“ (wikipedia).

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