Ernesto Monaci an Hugo Schuchardt (02-07439)

von Ernesto Monaci

an Hugo Schuchardt

Rom

02. 03. 1877

language Italienisch

Zitiervorschlag: Ernesto Monaci an Hugo Schuchardt (02-07439). Rom, 02. 03. 1877. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2019). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.7220, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.7220.

Printedition: Storost, Jürgen (1992): Hugo Schuchardt und die Gründungsphase der Diezstiftung. Stimmen in Briefen. Bonn: Romanistischer Verlag.


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Roma, Via Giulio Romano, 115.
2 Marzo 77.

Pregatissimo mio Signore e Collega!

Sono pienamente d’accordo con Lei sull’idea della fondazione Diez,1 e vorrei aver voce abbastanza autorevole per propugnarla con efficacia in Italia. Farò quel che potrò. Quando giunse in Roma il n°. della Gazz. d’Aug. che contiene il Suo scritto,2 pensai subito che sarebbe opportuno di farlo conoscere tra noi, e d’inserire un articolo su questo argomento nell’Opinione o nel Diritto.3 Trovai un mio collega disposto ad occuparsene, e così lasciai a lui questa cura; ma fino a questo momento non so che |2| abbia fatto. Ora poi la Sua lettera mi è di un nuovo stimolo per tornare sulla faccenda, e stia sicuro che fra non molto qualche cosa sarà scritta in servizio della idea che Ella sì giustamente caldeggia. Naturalmente non mancherò d’inviarle ciò che verrà pubblicato.4

Gradisca intanto, mio carissimo Signore, l’espressione sincera della mia stima, e permetta che mi dica Suo devmo servo ed amico
Ernesto Monaci5


1 Zu allen Einzelheiten und Kontroversen vgl. Jürgen Storost, „Die Diez-Stiftung I. Zur Gründungsgeschichte“, Beiträge zur Romanischen Philologie 28, 1989, 301-316; Ders., „Die Diez-Stiftung II. Zur Wirkungsgeschichte“, ebd., 29, 1990, 17-133; Ders., Hugo Schuchardt und die Gründugnsphase der Diezstiftung. Stimmen in Briefen, Bonn: Romanistischer Verlag, 1992 (Abhandlungen zur Sprache und Literatur; 59); Ders., „Noch einmal zur Diez-Stiftung“, Romanistisches Jahrbuch 45, 1994, 74-84; Ders., 300 Jahre romanische Sprachen und Literaturen an der Berliner Akademie der Wissenschaften, Frankfurt a. M. [u.a.]: Peter Lang, 2001 (Berlinger Beiträge zur Wissenschaftsgeschichte; 4,1-2), ad Indicem (S. 451).

2 Schuchardt, „Eine Diezstiftung“, Beilage zur Allgemeinen Zeitung (Augsburg, München), 18. Februar 1877, 1403-1404.

3 Kein Nachweis.)

4 Ausführliche Hinweise zum italienischen Comité der Diezstiftung finden sich in Bd. IV, 2 des Archivio glottologico, S. 425-428 („Appello agli studiosi italiani“; „Fondazione Diez“; „Soscrizioni (1)“. Der Aufruf datiert Milano e Torino, il 20 aprile 1877 und ist unterzeichnet von Graziadio Ascoli, Napoleone Caix, Ugo Angelo Canello, Francesco D’Ovidio, Giovanni Flechia, Arturo Graf, Ernesto Monaci und Pio Rajna. – Die erste Subskription hatte L. 2580 ergeben. Die Stiftungbeträge wurden vom Verleger Ermanno Loescher (Torino, Roma, Firenze) eingezogen, der zum Kassierer oder Thesaurar des italienischen Comités berufen wurde. „Chiusa la colletta con la fine dell’anno, e previa pubblicazione di un conto particolareggiato di quanto sarà raccolto e dei nomi dei singoli contribuenti, i fondi saranno trasmessi al Comitato di Berlino dal quale è partito il primo impulso e col quale non può dubitarsi che abbia a procedere di pieno accordo anche il Comitato di Vienna, comuni essendo gl’intenti e diventando perciò come necessaria anche la piena concordia nei mezzi“ (427)

5 Text des Briefs auch bei Jürgen Storost, Hugo Schuchardt und die Gründungsphase der Diezstiftung. Stimmen in Briefen, Bonn: Roman. Verlag, 1992 (Abhandlungen zur Sprache und Literatur; 59), 18 (Brief 11). – Zu Schuchardts Position vgl. „Eine Diezstiftung“, Beilage zur Allgemeinen Zeitung (Augsburg, München), 18. Februar 1877, 1403-1404; „Die Diezstiftung“, Die Gegenwart. Wochenschrift für Literatur, Kunst und öffentliches Leben 2, 1877, 222-224.

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