Emilio Teza an Hugo Schuchardt (53-11635)

von Emilio Teza

an Hugo Schuchardt

Unbekannt

Unbekannt

language Italienisch

Zitiervorschlag: Emilio Teza an Hugo Schuchardt (53-11635). Unbekannt. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2018). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.6247, abgerufen am 19. 07. 2025. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.6247.


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[um den 12. Mai 1896]

Arcibriccone amico;

Dopo la confessione viene la penitenza: ed anche pronta e grave. Scrivo due parole sopra i miei veneziani, maestri di scrittura ai mágiari, e veggo non essermi mai accorto che del libretto di Giorgio Volf avete parlato anche voi. 1 Il Simonyi (A m. nyelv II, 73) cita la Z. für G. und Rom. Phil. e non dice di più. Ad ogni modo, a scarso di altre ricerche, vi prego di mandarmi, o donate o prestate, ma subito |2| quelle vostre considerazioni.

Non temevo il poeta,2 che sento bene anche nelle prose di lui, ma il critico che gli anima l’anima e per questo volevo stupirgli. Ma un‘altra volta con più coraggio.

In fretta. Addio

Vostro aff. amico

E. Teza


1 Schuchardt, „[Rez. von:] Ásbóth Oszkár, Szlávság a magyar keresztény terminologiában; Volf György, Kiktől tanúlt a magyar írni, olvasni? (A régi magyar orthographia kulcsa)“, Literaturblatt für germanische und romanische Philologie 7, 1886, 152–157.

2 Vgl. Schuchardts Brief 52-ST32 vom 12.5.1896.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 11635)