Emilio Teza an Hugo Schuchardt (19-11641)

von Emilio Teza

an Hugo Schuchardt

Unbekannt

Unbekannt

language Italienisch

Schlagwörter: Pantun Meyer, Gustav Schuchardt, Hugo (1888) Schuchardt, Hugo (1888) Morrison, Robert (1815) Teza, Emilio (1888)

Zitiervorschlag: Emilio Teza an Hugo Schuchardt (19-11641). Unbekannt. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2018). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.6081, abgerufen am 01. 10. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.6081.


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[Ende Juni 1888]1

Non voglio esservi verehrter Freund ma verehrend: e ammiro sempre le molte cose che sapete fare con erudizione e con garbo. Quando promettete, volete mantenere: e presto avremo i pantun. Mi spiace che nelle mie piccole raccolte non ho nulla di buono, ma solo quello che tutti conoscono, e anzi meno. Ora che so le vostre intenzioni, vien l’occhio acuto a quelle strofe.

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Vi ringrazio del sette e dell’ otto:2 e spero che si andrà innanzi coi numeri... Di cose recondite avete sempre una grande richezza e non fate l’avaro.

Quanto a nan-man sarei con quelli che ci facevano pensare al cinese. O na è il fonte più diretto? più assai delle sorgive gesuitesche? Consultate il Morrison: (Dict of the Chinese language. 1815. II, 5),3man man, to behave negligently |3| and disrespectfully. Man man [con un segno differente] slowly: to take time to do; used imperatively, take time: a little slower.

Mi pare non sia da dubitarne.

Vi mandai un tentativo di lezione ritmica per il canto del sole4 che vorrei approvato da voi (come dal Carducci, dal Del Lungo, dal D’Ancona, dal Mazzoni).5 Chi sa?

La settimana ventura vo, e resto, a Firenze. A settembre torno a Madrid, dove |4| potrò forse servirvi. Le lettere scritte a Pisa, finchè non abbandono l’Italia, mi trovano sempre.

Salutate il prof. Meyer6 e vogliatemi bene

Vostro aff.°
E Teza

L’alto giorno si disse molto male7 di voi col mio bravo Gaston Paris8 che non vedevo da sedici anni! Bravo uomo!

Quando avete articoli estratti da giornali, e che non saprei dove pescare, vi ricordatevi di me.


1 Die Datierung ergibt sich aus Hinweisen auf das Pantun, das Erscheinen der Teile VII und VIII der „Kreolischen Studien“ sowie dem Erscheinungsdatum des Artikels zum „Cant(ic)o di Frate Sole“. Möglich, dass ein zweiter Brief Schuchardts, auf den Bezug genommen wird (chinesisch nan man), verloren ist.

2 Schuchardt, „Kreolische Studien VII. Über das Neger-Portugiesische von Annobom“, SB d. phil.-hist. Cl. d. kais. Akad. d. Wiss. Wien 116, 1888, 193-226; „Kreolische Studien VIII. Über das Annamito-Französische“, ebd., 227-234.

3 Robert Morrison, Dictionary of the Chinese Language in three parts: Chinese and English arranged according to the radicals, Macao 1815.

4 Teza, Come si possa leggere il Cantico del Sole, Bologna 1888 (Estratto dal Propugnatore, nuova serie, v. 1., p. 1., fasc.1.].

5 Giosuè Carducci (1835-1907), ital. Dichter; Isidoro Del Lungo (1841-1927), ital. Literaturhistoriker und Kritiker; Alessandro D’Ancona (1835-1914), ital. Historiker und Schriftstelller; Guido Mazzoni (1859-1943), ital. Literturwissenschaftler in Padua, Freund Carduccis.

6 Gemeint ist Schuchardts Grazer Kollege Gustav Meyer; aber vgl. diesbezüglich Schuchardts Brief 026 vom 10.3.1896.

7 Das ist natürlich ironisch gemeint!

8 Gaston Paris (1839-1903), „Begründer“ der franz. Romanistik, der in Bonn und Göttingen studiert hatte. Vgl. seinen umfangreichen Briefwechsel mit Schuchardt (Lfd.Nr. 08562-08659).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 11641)