Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (95-02969)

von Arturo Farinelli

an Hugo Schuchardt

Gmunden

10. 11. 1913

language Italienisch

Zitiervorschlag: Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (95-02969). Gmunden, 10. 11. 1913. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2017). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.5532, abgerufen am 28. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.5532.


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Carissimo maestro e amico

Gmunden, 10 XI 1913

Stupirà di sapermi qui ancora a Gmunden. Il gran fracasso delle votazioni in Italia1 hanno [sic] ritardato le lezioni all’università di circa un mese ed io dopo ,alcuni vagabondaggi‘ e dopo una gravissima infermità che paralizzò ogni mia forza |2| per mesi e mesi e mi ridusse una misera rovina, sono ora qui a raccogliere alcune reliquie, a meditare sul tempo perduto ed a filare al percuoter di queste nebbie autunnali nuove malinconie.

Vedo che Ella si ricorda ancora di tempo in tempo di me. Ed io mi getto sempre con selvaggia curiosità su ogni opusculo suo che m’è indirizzato. Questo Suo ultimo che festeggia l’amico |3| Gartner2 sciogliendo dal cuore con tanta suavità e con sì ineffabil riso i piccoli dolori per le vicende linguistiche che si intrecciano e si svolgono senza curare i dogmatici e i pedanti è di una mirabile finezza. Sono osservazioni fugaci e saltuarie in apparenza, ma le anima il vigore del genio. Dalle alture il grande linguista domina tutti i piani sottostanti. Domina, eppure ha l’aria di non concedersi che una |4| distrazione ed è di una modestia da fare impensierire.

Nulla, nulla, nulla è uscito dal mio povero cervello in questi tempi di crisi e di profondissimi, terribili abbattimenti. Pensi che ero legato per un sol filo alla vita. E da una collana di volumi che volevo iniziare con la una „Vita è un sogno“ s’aspettavan meraviglie!3 Tutto ahimè minaccia naufragare.

Addio. E stia sicuro che il mio pensiero è infinite volte con Lei

Suo
Arturo Farinelli


1 Italien hatte zu diese Zeitpunkt ein eingeschränktes Wahlrecht. Wählen durften im ersten (26.10.) und zweiten (2.11.) Wahlgang alle Männer ab 21 Jahren, die lesen und schreiben konnten, und männliche Analphabeten ab 30 Jahren, d.h. 27% der Bevölkerung. Offenkundig wurde der Vorlesungsbeginn deshalb verschoben.

2 Schuchardt, An Theodor Gartner zum 70. Geburtstag (4. November 1913). Deutsche Schmerzen, Graz 1913.

3 Farinelli, La Vita è un Sogno, 2 Bde. (1: Preludi al dramma di Calderon; 2: La vita e il mondo nel pensiero di Calderon), Rom 1916.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 02969)