Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (77-02951)

von Arturo Farinelli

an Hugo Schuchardt

Innsbruck

27. 04. 1907

language Italienisch

Zitiervorschlag: Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (77-02951). Innsbruck, 27. 04. 1907. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2017). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.5514, abgerufen am 14. 09. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.5514.


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Caro e illustre amico,

Innsbruck, 27 IV 1907

Se anche scrivesser di me ne‘ giornali ch’io ho ammazzato metà della popolazione Innsbruckese, io non smentirei nulla. Tanto, al che vale? Vuol Ella metter senno in capo ai forsennati? Per scusare comechessia il malvagio, incivilissimo maltrattamento inflittomi s’aggrappan gli eroi alla frottola di una partecipazione mia agli immaginari attacchi contro i Tedeschi.1 Ora è notissimo, ch’io fui all’adunanza del 4 novembre sera, per smentire appunto una fallace falsa notizia sparsa sulla distruzione della mia cattedra, ch’io difesi in tutto e per tutto |2| l’agire del Senato accademico. Dovevan qui mettermi sugli altari. M’hanno trascinato nel fango. E il Senato vigliacchissimo aggiunse poi, per mendicare popolarità, e apparire redentore e purificatore, restauratore della minacciata „germanità“, le sue stolte accuse, il suo fango. Diguazzin pure a piacere in questo pantano loro. Io non veggo l’ora di andarmene. Se non ci ho lasciato la vita per sdegno e racapriccio, gli è che la mia fibra è fortissima, e potè resistere.

|3| Giunsero i libri. Grazie della briga che s’è preso. L’accenno all’Ascular e a Lei è nella Revue hisp. del 1899, p. 60 in una mia nota aggiunta ad Une lettre inédite de Humboldt concernant son second voyage en Espagne.2 Attendo il Suo lavoro sulla declinaz. iberica3, ma ripeto ch’io lo studierò con amore più tardi, riprendendo gli antichi miei studi interrotti.

Io ho alcune inezie stampate (Dante e Pascal ecc)4 che non mando per non tediare. Il Calderon y la música5 è interessante, ma gli estratti non giungono |4| e non giunge mai nulla di buono da quelle lontane terre di Spagna.

Le letture precipitate dopo i vagabondaggi miei mi affliggono e mi inaridiscono il cervello. Ed ho nuove peregrinazioni ancora a me dinanzi! Parto il 5 per Monaco (fermo in posta per una settimana). Più tardi sarò a Gmunden.

L’abbraccia il Suo

Dev.o

A. Farinelli

Lessi in questi di fra altre la critica del Baist6 negli Jahresber. Deliziosissima. Edificantissima. Quel brav‘uomo non ammette che le etimologie cavate dal suo cervello e ride „bonariamente“ di tutte l’altre che distrugge. In quel corpicino c’è la bile condensata di cento Salvioni. Non le pare? (Inter nos)


1 Vgl. Lfd.Nr. 45-02919.

2 Vgl. Lfd.Nr. 20-02894.

3 Schuchardt, „Die iberische Deklination“, SB der Kaiserl. Akad. d. Wiss. in Wien, Phil. -Hist. Kl. 157, 1907, 1–90.

4 Ersch. in Il Palvese 1, 1907, 16f.

5 Vgl. Lfd.Nr. 70-02944.

6 Gottfried Baist, „ panische Sprache 1902-1904 “, KrJb 8, 1904, I 196-213, bes. 199-203 (mit gelegentlicher Kritik an Salvioni und Schuchardt).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 02951)