Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (56-02930)

von Arturo Farinelli

an Hugo Schuchardt

Belgirate

16. 04. 1906

language Italienisch

Zitiervorschlag: Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (56-02930). Belgirate, 16. 04. 1906. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2017). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.5493, abgerufen am 29. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.5493.


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Caro ed illustre amico

Belgirate, 16 IV 1906

Posso ora scriverle con più pace, anche perchè la bronchite mia è sullo sparire. Si guardi anche Lei in terra di Spagna dalla polvere, dalle correnti d’aria che anche in Maggio possono essere micidiali.

Leggo con indicibile malinconia l’ultima Sua che mi rimembra ancora il misero destino al quale mi veggo condannato per le politiche grettezze e miserie. Se io potessi disporre di soli 20 o 30 giorni di libertà verrei |2| senz’altro da Lei e moveremmo insieme per il Mezzodi. Già Le avevo scritto che con dolore vero la vedevo partire solo. L’esperienza mia di lunghi anni, l’abito di studi, la padronanza della lingua – posso dire assoluta – il senso pratico acquistato nella terra del Quijote e delle Dulcinee, avrebber giovato a render se non lieto e proficuo, tollerabile almeno il disagevol viaggio. M’avevano invitato a Barcellona al congresso de’Catalanisti1 e m’avrebbero pagato il viaggio acconsentendo ad esser de‘ loro e dovetti rinunciare.

Vivo ora in un periodo di piene tenebre, e tento di avere un fil di luce. Rovinano, com‘Ella sa, miseramente le faccende nell’Austria. Pare a me decretata lo sfratto generale, irrimediabile da quel po’ |3| di coltura italiana, che viveva pure negli ultimi tempi. La canaglia di Innsbruck (non mi regge il cuore di dare ad essa altro nome) s’è imposta al governo con più vigor logico di tutta un’assemblea di saggi. Vide Ella andarsene anche il governatore, che, poveretto, non permise il general massacro degli Italiani nella notte fatale. Il giubilo di quei fortunati era immenso. Scadrebbe il mio congedo nell’Aprile. Ma e Rettore e Decano, devotissimi alla canaglia, vilissimi loro medesimi, hanno chiesto alla studentesca del partito estremo se permettevano ch’io riprendessi le lezioni. Un no asciutto e reciso fu la risposta. A quel no s’acquietan tutti, i ministri in primo luogo, m’acquieterò io, rimasta preda alla vil plebaglia? |4| Che posso aspettare in Austria? Come ottener giustizia? Fu pur chiesto il permesso di aderire alla nomina ad ordinario che mi spetterebbe da due anni. E la risposta fu una minaccia di sollevamento. A tal punto siamo arrivati. Lasciar l’Austria? Intavolare nuove pratiche? Anche materialmente ne soffro. Il viaggio a Vienna che pur non potrà fruttare nulla s’impone. Stavo per fare una mozione di protesta perchè ad un uomo di scienza non fosse decretata la più infame delle umiliazioni. Mi sorreggerebbero gli amici. Ma poi non ne feci nulla.

Volli prima ritrovare mio padre che festeggia un po’ magramente, 70 anni. Debbo conchiudere coll’Hoepli a Milano la stampa del „Dante in Francia“ (un fram.to in Francia).2 Voltaire e Dante uscì ora ora 3 e glie lo spedirò poi a Graz. Da Milano mi recherò ad Innsbruck il 20 (indirizzi sempre lassù, e telegrafi all’uopo per qualsiasi bisogno). Neppure se avessi l’Eldorado innanzi a me, entrando in terra d’Ispagna potrei muovermi pur laggiù e ora, in questi frangenti, mi perderei. Veda nel cuor mio e mi comprenda. In mia povera maniera filava qui un tempo. Or cercherò un fuso.

Addio. L’abbraccio tenerissimamente

Suo
A. Farinelli


1 I Congrés Internacional de la Llengua Catalana, 13.-18.10.1906 in Barcelona, organisiert von Antoni M. Alcover und Bernhard Schädel.

2 Dante e la Francia: dall'età media al secolo di Voltaire , 2 Bde., Mailand 1908.

3 „ Voltaire et Dante “, Studien zur vergleichenden Literaturgeschichte VI, 1906, 565-616.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 02930)