Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (01-02875)

von Arturo Farinelli

an Hugo Schuchardt

Innsbruck

23. 11. 1892

language Italienisch

Zitiervorschlag: Arturo Farinelli an Hugo Schuchardt (01-02875). Innsbruck, 23. 11. 1892. Hrsg. von Frank-Rutger Hausmann (2017). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.5438, abgerufen am 29. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.5438.


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Stimatismo Sigr Prof re

Innsbruck, Bürgerstrasse 22. 23 XI 92

Mi permetto di mandarle il seguito del mio noiosissimo e meschinissimo lavoro sulla „Spagna in Germania“.1 Ad ogni pagina Ella esclamerà che  un così bel tema doveva esser trattato da una  penna più competente; queste mie povere critiche corbellerie, la faranno sorridere. Io arrossisco ogni qual volta ho tra le mani il Suo volume „Romanisch und Keltisches“2, e rileggo il Suo splendido lavoro su Goethe e su Calderon.3 Cosa dovrò mai scrivere dopo di Lei? Ho un bel far pressare volumi. Ell‘ha esaurito il tema, e in un modo veramente degno di Lei.

La mia III e IV parte saranno forse più meschine ancora delle presenti.4 I miei studi italo-spagnuoli, La mia storia del Seicentismo, del Gongorismo5 riposano ora in santa pace. Qui non c’è mezzo di far nulla, la biblioteca è povera, io stesso sono sempre finanziariamente al verde. Ho un posto a questa Handelsakademie6 e 2 soli mesi di vacanza nell’anno.

Vivo con una gente che se non è (ed è ben lungi mille miglia dall’esserlo) così perspicace, spiritosa, pieghevole, intelligente come la Francese che conobbi nel mio lungo soggiorno a Parigi7, ha però certi doti di carattere e di cuore veramente ammirabili. Qui la scienza è poca cosa e la natura è tutto. Nulla eguaglia o questi monti o queste valli, quando al tramonto li abbandona il sole e su di elle splendono le prime stelle. La religione è qui spinta fino al bigottismo. Ho in casa tre [?] Madonne ed altrettanti Cristi da adorare.

Perdoni, egregio Sg. Prof. la libertà colla quale un ignotissimo ed oscurissimo filologo le scrive e sopratutto voglia chiuder un occhio ed anche due sulle imperfezioni dei lavori che io Le mando

Con tutta stima

Devotis.o

Arturo Farinelli

Ho dismembricato la lirica di W. Heinse nella IIa parte, le reminiscenze di Herrera e Figueroa vi si rinvengono frequentissime.8

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1 Die Beziehungen zwischen Spanien und Deutschland in der Literatur der beiden Länder, Berlin 1892 (Teildruck; erw. Ausg. 1895). Es handelt sich um Farinellis von Heinrich Morf und Jakob Baechtold 1890 in Zürich angenommene Dissertation. Da der Name des Verfassers verdruckt ist (Jarinelli statt Farinelli) ist sie in einigen Bibliotheken falsch zugeordnet!

2 Romanisches und Keltisches. Gesammelte Aufsätze, Strassburg 1886.

3 „Goethe und Calderón“, Romanisches und Keltisches, 1886, 130-149.

4 Gemeint ist seine Dissertation.

5 Von einer Studie Seiscentismo y Gongorismo ist bei Farinelli öfter die Rede, doch konnte sie nicht im Druck nachgewiesen werden, „demostrando que el gongorismo y el conceptismo español en su mayor parte es una imitación de la bombástica poesía italiana de los marinistas y premarinistas“ (so in der span. Fassung Lope de Vega en Alemania , Barcelona 1936, 230).

6 Die Innsbrucker Handelsakademie wurde 1879 gegründet und ging aus einer Sonntagsschule mit Abendkurs im Jahr 1855 hervor. Sie hatte ein zweijähriges Curriculum, das 1886 auf drei, und 1904 auf vier Jahre ausgeweitet wurde.

7 Vgl. Episodi di una vita , 1946, 98f. (als Lehrer nennt er Gaston Paris und Alfred Morel-Fatio).

8 Vgl. seinen Brief an Marcelino Menéndez Pelayo vom 23.11.1892 ( Sánchez Reyes, 1948, 121 / Biblioteca Virtual Menéndez Pelayo vol. 12, 125): „Lagunas e imperfecciones infinitas hallará usted en esta segunda parte. Muy eruditos amigos me escribieron que era imposible añadir algo a lo dicho, y, no obstante, mis adiciones me señalan importantísimas omisiones en el capítulo sobre El Quijote en Alemania . No hablé de Haart y de los españoles, de los estudios españoles del profesor A. Ebert, amigo de Lessing. Inexcusable es que haya callado de W. Heinse, cuyas poesías líricas, como me voy convenciendo cada día más, son muchas veces una copia de las de Garcilaso o Herrera y de Figueroa“.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 02875)