Hugo Schuchardt an Alessandro D´Ancona (12_HS_ADA_07)

von Hugo Schuchardt

an Alessandro D´Ancona

Halle

10. 11. 1873

language Italienisch

Schlagwörter: Publikationsvorhaben Ritornell Bittschreiben Literaturhinweise / bibliographische Angaben Biblioteca Nazionale Centrale (Florenz) Goethe, Johann Wolfgang von

Zitiervorschlag: Hugo Schuchardt an Alessandro D´Ancona (12_HS_ADA_07). Halle, 10. 11. 1873. Hrsg. von Daniele Baglioni (2016). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.3300, abgerufen am 01. 12. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.3300.


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Halle a/S. 10.11.73.

Carissimo amico!

È permesso di rompere quel lungo silenzio che regna fra di noi e romperlo chiedendovi un favore? Vorrei fare uno studio sopra quelle canzoncine che tanto a me sono simpatiche quanto furono antipatiche al gran mio compatriota Goethe1, cioè sopra i ritornelli ossia stornelli. Vi prego dunque di darmene tai ragguagli quai potete e volete. S’intende che io conosco le raccolte del Tigri2, del Blessig3 e di altri. Ma forse si troveranno delle monografie delle notizie sul ritornello quà e là, in un giornale, in un discorso, che farebbero per me. Quali ne sono i primi vestigi*? Qual n’è l’ambito geografico? quali le differenti forme? ecc. Tigri parla degli stornelli ricambiati fra due pastori4; ripiglia sempre l’uno la rima datagli dall’altro (in guisa di terze rime: aba/bcb/cdc)? Se ne possono avere dei saggi? Capite, non voglio che me ne diciate i vostri pensieri originali ma ciò che n’è stato detto e scritto.

Vi saluto di cuore; amatemi!

Tutto vostro

H. Schuchardt

* Blanc Gramm. it. dice che in una poesia di Ser Bello5 del sec. XIIIo. è fatto un cenno dei ritornelli: Quando eo ve dico: Voi siete una fiore. ecc.)6


1 Il riferimento è a un celebre passo della Italienische Reise che Goethe dedica ai ritornelli in voga presso il popolo di Roma, descritti come «eine Art von Canto fermo, Recitation oder Declamation» (‘un tipo di canto fermo, recitazione o declamazione’), il quale «beleidigt jedes Ohr außer sein eigenes» (‘danneggia ogni orecchio tranne il proprio [= quello cioè di chi canta]’).

2 Giuseppe Tigri, Canti popolari toscani. Rispetti. – Lettere. – Serenate. – Stornelli. – Poemetto rusticale, Firenze, Bàrbera Bianchi e Comp., 1856.

3 C. Blessig, Römische Ritornellen, Leipzig, Hirzel, 1860.

4 Cf. Tigri, Canti popolari toscani cit., pp. xlvi-xlvii : «E vogliono altri che Stornelli sieno detti da questo, che si cantano a storno e quasi a rimbalzo di voce, o a ricambio da un colle all’altro, fra uno e l’altro pastore o pecorara. Il qual breve canto è invero più adatto de’ Rispetti per quelle loro disfide e gare amorose, in motti di due o tre versi siccome quelli soliti a ricambiarsi i pastori di Virgilio negli alterni canti ed in uguali tenzoni».

5 A questo poeta della seconda metà del XIII secolo è attribuito un unico sonetto, Com’auro, k’e affinato ala fornace, cui risponde Ser Pace con il sonetto Ser Bello, vostro dir molto mi piace (entrambi i componimenti sono tràditi dal canzoniere Palatino, cioè il manoscritto Banco rari 217, già Palatino 418, della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze). Il verso citato da Blanc è attribuito a Ser Bello da Redi nel Bacco in Toscana (cf. n. 2 alla lettera 13-00078).

6 Ludwig Gottfried Blanc, Grammatik der italiänischen Sprache, Halle, Schweitschke, 1844, p. 792.

Faksimiles: Die Publikation der vorliegenden Materialien im „Hugo Schuchardt Archiv” erfolgt mit freundlicher Genehmigung des Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore. (Sig. (12_HS_ADA_07))