Alfredo Trombetti an Hugo Schuchardt (36-11817)

von Alfredo Trombetti

an Hugo Schuchardt

Bologna

09. 04. 1909

language Italienisch

Schlagwörter: Meillet, Antoine Meinhof, Karl Reinisch, Leo Rhodokanakis, Nikolaus Reinisch, Leo (1873) Hommel, Fritz (1904)

Zitiervorschlag: Alfredo Trombetti an Hugo Schuchardt (36-11817). Bologna, 09. 04. 1909. Hrsg. von Bernhard Hurch (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.3165, abgerufen am 28. 03. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.3165.


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Bologna, 9 aprile 1909

Riverito e caro Professore,

Fra pochi giorni Ella riceverà il resto del II tomo delle nostre «Memorie», in cui troverà la seconda e ultima parte de’ miei Pronomi personali e un lavoro sulla parentela della linga etrusca.  A pag. 347 seg. dei Pron. pers. ho confutato ciò che scrisse Meillet nella Revue critique, senza però citare quella «recensione» inqualificabile. A pag. 360 seg. ho notato come Meinhof mi abbia stranamente frainteso in uno dei punti più importanti del mio lavoro. Mi permetto di richiamare la Sua attenzione sugli ultimi due capitoli della seconda parte de’ Pron. pers. A pag. 335 ho dovuto «Stellung nehmen» di fronte al lavoro del Reinisch; ma ho cercato di essere più che potevo  riguardoso verso il benemerito camitista. Ho letto l’anunzio di Rhodokanakis nella ZDMG ma non ho potuto capire se il Rh. sia disposto ad ammettere le spiegazioni date dal Reinisch.

Col mio lavoro sull’Etrusco sono entrato in un campo specialissimo, |2| che interessa certo moltissimi. Così ho seguito un consiglio che Ella mi diede, e spero che il detto lavoro non sarà «todtgeschwiegen». In verità stavolta non saprei quale ragione vi potrebbe essere: data la natura dell’argomento, io mi sono sforzato di essere prudentissimo nelle mie affermazioni, e le conclusioni alle quali sono giunto sono conformi a quelle direi quasi desiderate dai più nel momento attuale. Nello stesso tempo credo di aver dimostrato che se finora nessuno può vantarsi di aver avuto ragione in tutto, nessuno ha errato in tutto. Anche per il carattere conciliativo del lavoro spererei in una buona accoglienza.

Vengo all’Ebraico בַּרְזֶל per giustificare, se posso, la mia analisi bar-zél. Credo che a Lei, come a me, parrà affatto inverosimile l’ipotesi di un suffisso -l in questa parola. Quale funzione potrebbe avere tale suffisso? Il Gesenius pensava ad una radice aramaica ברז fixit, transfixit.1L. Reinisch in Der einh. Ursprung usw.2 pag. 21 divise bar-zel come ho fatto io e vide in questa parola un composto simile, per significato, al Copto be-ni-pi, ferro = ‘pietra del cielo, ferro meteorico’. Il primo elemento di bar-|3| zel per me è identico al «Sumerico» bar „metallo” in [Keilschrift, siehe Scan] -bar bronzo, [Keilschrift, siehe Scan] -bar ferro. Probabilmente za-bar bronzo e bar-sa ferro sono fra di loro in qualche modo collegati. Col «Sumerico» bar F. Hommel confrontò l’Egizio b3 metallo, ferro. Quanto al secondo elemento di bar-zel, io confronto ora anzitutto il Ghat ta-zuli , Kel-Ui te-zali, Anelimmiden ta-soli ferro, Tarudant a‑m‑zil forgeron, poi le altre parole citate a pag. 14. della mia Nota. Sinonimo di bar-, par- dev’essere gar-, gir- oppure kar-, kir-, cfr. Babilonese gir-zān- Eisenerz : Arabo merid. far-zān-, inoltre Ebr. gar-zen, Arabo far-zān-, inolgre Ebr. gar-zen, Arabo kir-zin e kar-zīm Beil. Così pure nell’Indoeuropeo abbiamo *bher-z- (: Lat. ferrum) e *gel-z- (: Lit. gelzo ecc.). Cfr. F. Hommel Grundriss 13.4 in queste voci il secondo elemento è, come credo, abbreviato; e similmente nel Sumerico bar-sa, Suano bere-ž, ‘ferro’, Arabo |4|fili-zz-, fulu-zz- white copper. Io vedo dei composti anche nel Basco bur-din, bur-(d)ni ferro, Copto barot bronzo, Geez bĕrĕt id., Amharico bĕrat, Quara birít, inoltre Arabo burt- an axe, Dargua burida = Osseto farath, färäth Axt, Beil ecc. alla serie appartiene probabilmente anche l’Altaico bolot, folat acciajo. Naturalmente molte di queste parole possono essere Lehnwörter.

Mi conservi la Sua preziosa benevolenza e gradisca i più affettuosi saluti dal

Suo devm̃o

A. Trombetti


1 Hier kommen verschiedene Schriften von Wilhelm Gesenius infrage.

2 Reinisch (1873).

3 Anm. Dörte Borchers „richtig wäre bj# (im 3. Jahrtausend lautlich /bjr/“.

4 Hommel (1904).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 11817)