Alfredo Trombetti an Hugo Schuchardt (35-11816)

von Alfredo Trombetti

an Hugo Schuchardt

Bologna

19. 01. 1909

language Italienisch

Schlagwörter: Meillet, Antoine Meillet, Antoine (1908)

Zitiervorschlag: Alfredo Trombetti an Hugo Schuchardt (35-11816). Bologna, 19. 01. 1909. Hrsg. von Bernhard Hurch (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.3164, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.3164.


|1|

Bologna, 19 - I - 1909

Riverito e caro Collega,

Da parecchio tempo desideravo di rispondere alla sua cortese cartolina, ma aspettavo sempre che fosso pronto un mio lavoretto che volevo mandarle e che soltanto oggi posso mandarle.

La tesi che io sostengo intorno a fenomeni antichissimi di rotacismo e lambdaismo nella «Nota preliminare» potrà sembrare assai arrischiata, ma, al solito, io tengo sempre in serbo una quantità grandissima di altri esempi che potranno confermare le mie asserzioni.

Col presente lavoretto ho iniziato la serie de’ miei studi di fonologia generale comparata. Dopo che (nel II tomo delle ‘Memorie’) avrò terminato i «Pronomi personali» e il lavoro sull’Etrusco, pubblicherò il «Saggio» sui Numerali, quindi la Fonologia. Dopo di |2| ciò darò mano ad altri lavori soltanto nel caso che mi si renda giustizia. Nel caso contrario farò come il soldato di Orazio e con le braccia incrociate aspetterò che altri faccia di più e meglio di me.

È curioso il disorientamento dei glottologi a mio riguardo. Da molti di essi ricevo ampie manifestazioni di stima, da altri .... il contrario. Un valente ugrofinnista (E. Setälä) mi ha scritto assicurandomi che i miei lavori lo interessano molto. Al contrario trovo ora nella Revue critique (No 23 – 11 juin 1908) un cenno di Meillet su di me e sui ‘Pron. pers.’, che mi sembra il colmo della perfidia.1 Che dà al Signor Meillet il diritto di scrivere: «Il est probable que, dans un groupe plus vaste, on n’aurait pas choisi M. Trombetti pour être l’un des premiers membres d’une académie nouvelle et pour en inaugurer les publications, surtout là où il existe dans la même ville un linguiste aussi distingué que M. Goidanich. On voit ici l’inconvénient |3| des corps académiques placés dans des centres d’importance secondaire»? Ma come può egli erigersi a giudice delle persone e dei corpi accademici? E che cosa ha da osservare contro i ‘Pron. pers.’? Risum teneatis. Le sue osservazioni si riducono a due. 1° che io ammetto un primitivo politematismo nei pronomi (ma io : me, wir : uns e infiniti altri casi simili on dimostrano appunto il politematismo? o s’ha da chiamare monotematismo la pluralità dei temi per lo stesso concetto?!!!), 2° che io avvicino una forma isolata come il Tedesco dich al Somali adigi (ma che forma isolata ! *þeki, *þiki è protogermanico e chi può determinare l’anno della sua nascita? Del resto il Signor Meillet mostra di non aver capito il mio sistema, che consiste nell’accostare tutte le form pronominali formate con gli stessi elementi disposti nello stesso ordine, senza che si voglia con ciò affermre la connessione storica di tutti i composti come si afferma detli elementi).

Fino a quando durerà questa commedia?

|4|

Ho intenzione di rispondere al Signor Meillet nelle «Osservazioni e aggiunte» ai ‘Pron. pers.’. O farei meglio a non curarmende?

Qunato alla prossima parentela del Masai, a me, come ad altri, pare si debba cercare nelle altre lingue «nilotiche», cioè nel Nandi, Sciluk, Bari, Dinka ecc. Finora nulla vi ho trovato che potesse rivolgere la mia attenzione in altra direzione. Quanto alla parentela meno prossima, è un’altra cosa. Nella «Nota» che le invio a pag. 19 troverà un raffronto assai notevole.

La ringrazio cordialmente del suo secondo fascicolo dei «Berberische Studien».

Gradisca i migliori auguri del

su devm̃o

ATrombetti


1 Meillet (1908).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 11816)