Hugo Schuchardt Archiv

Cuneo, 1 luglio 1904

Illustre e amato Professore,

Le mando due righe costì con la speranza che Ella non sia ancora partita. Avrei dovuto scriverle prima per ringraziarla della cartolina e del giornale,¹ ma finora le occupazioni gravissime non mi consentirono di farlo.

Ella avrà saputo dai giornali della mia nomina a professore ordinario di filologia semitica (titolo che sarà cambiato poi in quello di scienza del linguaggio)² e della intenzione del Re d’Italia di pubblicare a sue spese il mio lavoro (che però io dovrò rivedere da capo a fondo). E il rumore che intorno al mio modesto nome hatto fatto i giornali italiani e esteri? Io non mi sarei mai aspettato tanto ma bisogna forse considerare anche il lato morale del mio caso. Basta, io sono ora il più felice dei mortali; e il più fortunato anche .... fortunato, dico, perchè la Comm. era composta di uomini superiori, scevri di pregiudizi.

Con grande affetto

Suo devm̃o

ATromb.