Angela Nardo-Cibele an Hugo Schuchardt (08-07713)
an Hugo Schuchardt
12. 05. 1905
Italienisch
Schlagwörter: Dankschreiben Publikationsversand Sachwortforschung Fischfang Spinnen und Weben Persönliche Treffen Archivio per lo Studio delle Tradizioni Popolari Nardo, Domenico Ive, Antonio Pitrè, Giuseppe Mussafia, Adolf Venedig Rom Schuchardt, Hugo (1905)
Zitiervorschlag: Angela Nardo-Cibele an Hugo Schuchardt (08-07713). Rom, 12. 05. 1905. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.3060, abgerufen am 20. 09. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.3060.
Roma 12. Maggio 1905
Illustre Professore:
Mi giunge oggi stesso il poderoso lavoro a cui Ella ha dato una così ricca e geniale illustrazione ed una forma tanto estetica.1
Il primo argomento del filare trova tutte le mie simpatie ed ammiravo la sapienza con la quale è stato svolto da un sapiente ed erudito della sua forza: il secondo mi richiama agli studi del mio povero padre, il D. Nardo2 che come naturalista si occupò tanto |2| di ogni arte dei pescatori della nostra laguna. Che vasto campo per un glottologo! Peccato che Ella non possa venire a Venezia e fermarvisi, e far tesoro di tutta la scienza dialettale dei nostri pescatori!
Io speravo tanto che in questa Pasqua Ella venisse a Roma insieme all’Eg.o Amico, Prof. Ive, ma ne fui delusa. Sa che bella improvvisata ebbi due giorni fa? Nientemeno che la visita dell’Illustre Pitre,3 insieme alla Sua figliuola Egli parlò con ammirazione de’ Suoi lavori e di |3| quest’ultimo che aveva ricevuto prima della partenza.4 Era la prima volta che io conoscevo personalmente questo Maestro, mentre da venti anni siamo amici ed in attiva corrispondenza. Il poveretto venne a Roma per sollecitare presso il Ministero degli Esteri, il ritorno della sua prima figlia, che è da un anno col Marito, Console a S. Paulo del Brasile.
Il povero Padre ne è tanto appassionato, che quasi ne soffre in salute e quasi non ha più amore pei suoi studi. Egli mi fece molta pena |4| e vorrei fosse accontentato, come uomo eccezionale, nei suoi desideri. Ora, si sente morire dal dolore e lo lasciano morire, ma appena morto, gli faranno un monumento! Oh! mondo!
Mio Egregio Professore, mille grazie ancora per il prezioso dono fattomi, che come dissi all’Ive vorrei fosse venuto in mani più dotte. Esso forma l’ammirazione di miei amici e visitatori. Conobbi il Prof. Mussafia5 quando era giovane e mi fa pena saperlo ammalato. Se Ella vede, come credo il Prof. Ive, la prego di ricordarmi.
Mi comandi sempre
pel poco che posso, e mi
creda con ossequio
Dev.a
Angela Nardo Cibele
1 Schuchardt hatte Nardo Cibele seine Festschrift an Adolf Mussafia ( Schuchardt 1905, HSA 480) geschickt.
2 Domenico Nardo (1802-1877) war ein venezianischer Naturforscher, der sich viel mit Fischerei auseinandersetzte.
3 Giuseppe Pitrè (1841-1916), sizilianischer Ethno- und Anthropologe, der 1880 mit Salvatore Salomone Marino den Archivio per lo studio delle tradizioni popolari gründete. Sein Briefwechsel mit Hugo Schuchardt (Bibl. Nr. 08864-08871) ist noch unpubliziert.
4 Auch an Pitrè hatte Schuchardt An Adolf Mussafia geschickt.
5 Adolf Mussafia (1935-1905) war ein aus Dalmatien stammender österreichischer Romanist, der Schuchardt in enger Freundschaft verbunden war (vgl. der Briefwechsel Schuchardt-Mussafia in Lichem/Würdinger 2015).