Antonio Ive an Hugo Schuchardt (42-04975)

von Antonio Ive

an Hugo Schuchardt

Rom

20. 04. 1912

language Italienisch

Schlagwörter: Networking Società filologica romana Premio Ascoli Literaturbeschaffung Archivio glottologico italiano Fanfulla della domenica Politik- und Zeitgeschichte Universität Wien

Zitiervorschlag: Antonio Ive an Hugo Schuchardt (42-04975). Rom, 20. 04. 1912. Hrsg. von Birgit Dorn, Johannes Mücke und Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2937, abgerufen am 30. 09. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2937.

Printedition: Dorn, Birgit; Mücke, Johannes; Schwägerl-Melchior, Verena (2016): 'Ihre Angelegenheit in Bezug auf d[as] Spinnen werde ich nicht aus den Augen lassen' – Briefe Antonio Ives an Hugo Schuchardt. In: Grazer Linguistische Studien. Bd. 85., S. 165-256. http://unipub.uni-graz.at/gls/periodical/pageview/1572604.


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Roma (Via Giulio Romano, 52) 20 aprile 1912.

Illustrissimo Sigr Cons. Aulico,

La ringrazio delle due Sue favoritissime, alle quali m'affretto di rispondere. E, per venire alquanto Ella nella Sua prima mi tocca, Le dirò ch'io non ho mancato di trasmettere i Suoi saluti agli amici ch'Ella ha qui e non son pochi, e tutti m'incaricarono di ricambiarglieli di vero cuore.

Non sarà poi del tutto improbabile io vegga anche quel grande sofo, l'Imperocché di Via Latilla, che è Fr. D'Ovidio. La Società filologica Roma ha, cioè, da tenere ai 21 del mese una seduta, per decidere sulla fondazione del premio Ascoli,1 ed a questa seduta ha da intervenire, anzi vi terrà una lettura, il Suo grande amico. Se io mi deciderò a restar qui fino a quel giorno, |2| – ciò che è molto probabile – vedrò di certo il D'Ovidio. Ella quindi mi dia, se Le pare, le debite istruzioni, che non farò a meno d'eseguirle a puntino. Quanto all'altro Suo desiderio, se Ella a Graz avesse pensato d'accennarvi, sarei stato in grado, durante il mio soggiorno di Bologna, d'occuparmene di proposito; tanto più che lì proprio c'era chi me ne poteva dire alcun che, il prof. Trombetti. Vuole ch'io gliene scriva? Da informazioni attinte qui da qualcheduno che sta a Bologna, non son potuto venir a capo di nulla. Come pure non mi fu ancor possibile ripescarle qui il vol. del Colombaroli sulla lingua A. Sandeh, che ho cercato e ricercato in varie librerie, non esclusa quella della Propaganda fide! Dell'Archivio Glottologico è uscito pure il Supplemento 8°, per quanto me ne fu detto qui. |3|Finalmente pare che il tempo voglia mettere giudizio: dopo due giorni di pioggia dirotta, accompagnata da vento impetuoso, oggi splende il sole romano. Io non posso lagnarmi del soggiorno in Italia, ché se anche la vita notturna mi riesce alquanto faticosa, a me ch'ero abituato lassù andarmene a letto come le galline, pure la distrazione e la compagnia di buoni amici che qui trovo m'allietan non poco le lunghe serate. Che dice della morte del venerando Teza?2

Le accludo qui, per intanto, alquante righe abbastanza esatte pubblicate da quel bravo giovane che è Ciro Trabalza.3 Il Crescini4 ne parlerá forse nel 'Fanfulla della domenica',5 ed Ella, dato che ciò avvenga, s'avrà anche quel necrologo. Che c'è di nuovo lassù? Del grande pontifex vindobonensis6 non c'è da meravigliarsi. Egli nell'invida Sua autoidolatria, è capace di tutto. Ne ho parlato al Monaci, che è pure di mio parere. Da certi sofi mi guardi Iddio. |4| Dell'impresa africana7 qui si parla ne' modi più disparati, e non c'è modo di raccapezzarsi. Comunque, vedremo dopo pasqua a che cosa si addiverra! Io Le auguro di tutto cuore una buona, anzi ottima pasqua. Mi conservi la sua preziosa benevolenza, e mi voglia sempre, coll'antica ed indimenticabile devozione,

Suo obbligatmo

A. Ive

Mentre chiudo questa, cade qui un rovescio di pioggia da allagare le strade. Forse a Graz nevicherà. Buona pasqua


1 Bereits 1907 war von der Società filologica romana die Initiative ausgegangen, nach dem Vorbild der Diez-Stiftung eine Fondazione Ascoli zu begründen. Zu den ersten Sottoscrittori alla fondazione Ascoli zählte auch Antonio Ive ( Società Filologica Romana 1907: 10 ).

2 Emilio Teza (1831-1912), italienischer Philologe, starb am 30. März 1912 in Padua. Er stand in intensivem Kontakt mit Schuchardt (Bibl. Nr. 11609-11642 aus den Jahren 1883-1905 im Schuchardt-Nachlass, Schuchardts Briefe an Teza werden in der Biblioteca Nazionale Marciana in Venedig aufbewahrt). Der Briefwechsel zwischen Teza und Schuchardt ist in Bearbeitung.

3 Ciro Trabalza (1871-1936), Literaturwissenschaftler. Welche Arbeit von ihm gemeint ist, konnte nicht eruiert werden (vgl. [o. A.] [o. J.]c).

4 Vincenzo Crescini (1857-1932), Philologe, der später ebenfalls mit Schuchardt in brieflichem Kontakt stand (Briefe 02030-02033 aus den Jahren 1912 und 1920 in Nachlass).

5 Politische und literarische Wochenschrift aus Rom.

6 Eventuell ist Wilhelm Meyer-Lübke (1961-1936), von 1892-1915 Professor in Wien, gemeint. Von Meyer-Lübke liegen zahlreiche Briefe aus den Jahren 1884-1925 im Nachlass Schuchardts vor (Bibl. Nr. 07224-07293).

7 Seit dem 29. September 1911 stand Italien in Nordafrika mit dem Osmanischen Reich im Krieg.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 04975)