Antonio Ive an Hugo Schuchardt (21-04954)

von Antonio Ive

an Hugo Schuchardt

Rovinj

06. 10. 1903

language Italienisch

Schlagwörter: Hotel Elefant Gesundheit Sprachprobelanguage Italienische Dialektelanguage Istriotischlanguage Triestinischlanguage Katalanisch Schuchardt, Hugo (1904)

Zitiervorschlag: Antonio Ive an Hugo Schuchardt (21-04954). Rovinj, 06. 10. 1903. Hrsg. von Birgit Dorn, Johannes Mücke und Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2909, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2909.

Printedition: Dorn, Birgit; Mücke, Johannes; Schwägerl-Melchior, Verena (2016): 'Ihre Angelegenheit in Bezug auf d[as] Spinnen werde ich nicht aus den Augen lassen' – Briefe Antonio Ives an Hugo Schuchardt. In: Grazer Linguistische Studien. Bd. 85., S. 165-256. http://unipub.uni-graz.at/gls/periodical/pageview/1572604.


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Rovigno, 6. ottobre 1903

Illustrissimo Signor Cons Aulico,

Il buon Cornu Le avrà forse detto quanto dispiacente, anzi contristato io sia partito da Graz, per non averLa potuto vedere la mattina di sabato. A casa Sua passai ben tre volte infine mi fermai colla vettura davanti l'"Elefante";1 discesi per vedere se Ella ancora vi fosse indarno. Ora non mi resta altro che riparare per iscritto a quello che avrei voluto far a voce; ringraziarLa cioè dal più profondo del cuore della benevolenza e pazienza, ch'Ella ha avuto sempre per e con me. Qui, sebbene fra i miei, mi pare d'esser pur dimezzato: mi manca la 'pars dimidia et melior|2| animae meae! Quanto al faloti2 a Trieste lo ebbi a dire a parecchi, - fra gli altri al Marchesetti3 ed al Valle, ma nessuno lo prese per un'offesa. Per il 'cercare', consultai oggi stesso mia sorella maggiore e mia mamma; entrambe mi dissero: usarsi promiscuamente katà e sirkà. Cercherò di venir meglio in chiaro della cosa. Ella non ha che a comandarmi, che mi reputerò lietissimo di poterla servire secondo le mie deboli forze. Qui abbiamo lo Xaloc4 majorchino che opprime ed abbatte il corpo e lo spirito. Sotto le finestre della mia camera c'è un brusìo di diverse lingue, e orribili favelle |3| causa la vendemmia che assorda. Altro che la quiete sepolcrale di Graz!

Mi saluti tanto l'ottimo Cornu, si ricordi anche in apprezzo di chi non La dimenticherà mai, del Suo obbligatmo

A Ive

Che Le pare dell'opuscoletto sull'origine dei Croati del Prof. Gumplovicz5 che io Le lascai? Il mio tesoro l'ho sepolto fra i miei libri, così se brucian questi, quello si liquefarà seppur è tale da sciogliersi così presto. Il solletico a' piedi ed alle mani non m'ha ancora lasciato, né pare voglia lasciarmi così presto; ciò che mi dà non poca molestia, tengo sarna6 qui me piglia, ancora purtroppo!


1 Im Hotel Elefant am Murplatz (heute Südtirolerplatz) verkehrte Schuchardt gelegentlich.

2 Vgl. Schuchardt (1904 [= HSA 466]).

3 Carlo de Marchesetti(1850-1926), Botaniker aus Triest, von dem fünf Schreiben im Schuchardt-Nachlass erhalten sind (Bibl. Nr. 06848-06852 aus den Jahren 1902-1922).

4 Katalanische Bezeichnung des Scirocco.

5 Ludwig Gumplovicz (1838-1909), Soziologe und Jurist, von dem vier Briefe im Nachlass Schuchardts vorliegen (Bibl. Nr. 04226-04229 aus dem Jahr 1904). Gemeint ist möglicherweise Gumplowicz (1903-1904).

6 Die Transkription des Wortes ist unsicher. Ob Ive hier tatsächlich auf das spanische sarna 'Krätze' rekurriert, ist unklar.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 04954)