Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (41-3734)
an Hugo Schuchardt
14. 01. 1910
Italienisch
Schlagwörter: Mostra di Etnografia italiana 1911 Ethnologie, Anthropologie, Volkskunde Empfehlung (Personen) Società di Etnografia Italiana Biographisches Universität Graz Loria, Lamberto Corso, Raffaele De Chiara, Stanislao Corso, Raffaele (1909) Puccini, Sandra (2005)
Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (41-3734). Rossano, 14. 01. 1910. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2670, abgerufen am 02. 10. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2670.
Illustre e Venerato Maestro,
e Lei, tanto buono, mi ringrazia. Che dovrei io dire e fare per Lei?
Una cosa sola Le dico, e valga questa ad esprimerLe la mia gratitudine: ogni giorno, nella famigliuola mia, si parla di Lei; le mie creature pregano e fanno voti per la Sua preziosa salute.
Mi scrisse, non il Loria,1 ma un giovane calabrese che sta a Firenze, il Corso.2 Mi faceva questa proposta: cerchi di riprodurre ‘u Capitanu della farsa calabrese e raccolga delle maschere. Rispo|2|si che ben volentieri mi sarei occupato, ma, poiché il Prof. De Chiara3 mi aveva detto che egli era il direttore delle raccolte che si debbono fare in Calabria, non potevo mettermi innanzi a lui.
Il Corso tornò a scrivermi il 10 del corr., e mi pregò che mi fossi occupato “di rintracciare e di ricostruire i costumi particolari delle diverse maschere calabresi”
Io, oggi, gli scrivo, e gli dico che quello è un lavoro non piccolo né lieve che va fatto sui luoghi e richiede tempo e libertà di movimenti.
Il Corso soggiungeva: “Faccia in modo che l’incarico che io Le do non lo distragga dalle sue occupazioni professionali” – Io rispondo subito con queste parole: - Credo |3| non sia possibile conciliare i lavori che ho per l’insegnamento e per la direzione di questo Istituto con l’altro, al quale ella, con cortese premura, m’invita. Dedicare i ritagli di tempo ad un’opera che dovrà essere degna della Patria nostra è, per me, non pur un’offesa agli studiosi o, per lo meno, una irriverenza, ma un vero delitto.
Ho voluto riferire alla S.a V.a queste cose, perché Ella ebbe la bontà di presentare il mio nome al Loria.4 Il quale, solo per deferenza a Lei, mi fece scrivere dal giovane Signor Corso. E il Corso infine mi da questo consiglio: “Depositi i Suoi scritti di folklore nella nostra biblioteca; gli studiosi ne trarrebbero profitto e forse, in un giorno non molto lontano, la Società o il Museo di Etnografia potrebbero cu|4|rarne la pubblicazione”5 – Io ora rendo vive grazie del consiglio, e gli dico che non ho né tempo né lena per poter rileggere e ricopiare il mio lavoro, che continuerà a dormire.
E così, illustre Maestro, non sarebbe stato meglio, se avessi spesi in altro modo i miei diciassette anni di peregrinazioni per questa Calabria a raccogliere le manifestazioni varie di questo popolo? I miei figliuoli avrebbero trovato un podere e tutta l’ampia casa che mi lasciò il Babbo, morendo! Mi assale il desiderio di bruciare le carte. Stia sano e accolga, prego, con la solita benevolenza le affezioni della mia famiglia e i miei ossequi. Mi è tanto caro poter stringere la mano a Lei che ha scritto opere immortali.
E ciò mi basta.
Suo per sempre
G. De Giacomo
1 Lamberto Loria (1855-1913), cf. nota 4 alla lettera 38-3729.
2 Raffaele Corso (1883-1965), etnografo di origini calabresi, cf. Santucci (1983). Nel lascito di Schuchardt non sono conservate lettere del Corso, ma nella biblioteca dell’Istituto di Romanistica dell’Università di Graz vi è una copia del suo lavoro Ländliche Gewohnheitsrechte einiger Gebiete Kalabriens. Vergleichende Studie (Corso 1909) con dedica personale a Schuchardt.
3 Probabilmente Stanislao De Chiara (1856-1923), dantista cosentino (cf. Inzitari 1970) cf. la lettera 36-3727.
4 In effetti sembra che Schuchardt raccomandò De Giacomo a Lamberto Loria (cf. Puccini 2005: 41 e la ivi citata lettera di Schuchardt a Loria a p. 54, nota 69).
5 La Società di Etnografia Italiana dal 1912 pubblicò, sotto la direzione del suo fondatore Lamberto Loria, Lares. Bollettino della Società di etnografia italiana. Non sono però note pubblicazioni di De Giacomo in tale rivista.