Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (35-3725)
an Hugo Schuchardt
05. 01. 1909
Italienisch
Schlagwörter: Erdbeben von Messina Bittschreiben Wohltätigkeit Ive, Antonio Mandalari, Mario
Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (35-3725). Rossano, 05. 01. 1909. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2664, abgerufen am 02. 10. 2023. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2664.
Venerato e Illustre Maestro,
qui siamo atterriti, ma salvi. Di là da questi monti migliaia di vittime e un cumulo immane di rovine: Reggio e Messina non esistono più!1
Mi scrive il R.° Provveditore agli Studi di Cosenza perché preghi amici, colleghi e scolari ad offrire qualche soccorso. Si correrà subito in aiuto del|2|All’Illustre Maestro
Sig.r Prof. Hugo Schuchardt Socio dei Lincei Graz2|3|le famiglie dei professori morti o feriti. Abbiamo bisogno di soccorso urgente. –
Mi rivolgo alla S.a V.a, agli Studenti di Graz, agli Amici di questa terra. Ella o il Prof. Ive,3 che ossequio, potranno spedire a me l’obolo: per mezzo mio, il mio superiore soccorrerà le povere vittime di tanti colleghi. Abbia la bontà di farlo sapere al Prof. Ive.
Il Mandalari4 è salvo: era a Messina.
Mi perdoni e accolga il mio ossequio
Rossano (Calabria), 5 gennaio, 1909
Suo per sempre
G. De Giacomo
1 La mattina del 28 dicembre 1908 un terremoto aveva devastato Messina e Reggio Calabria.
2 De Giacomo usava talvolta indicare sulla seconda pagina il destinatario della lettera. Il testo della lettera stessa continua soltanto a pagina 3.
3 Antonio Ive (1851-1937), cf. nota 2 alla lettera 2-3692.
4 Mario Mandalari , cf. nota 2 alla lettera 6-3696.