Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (24-3726)

von Giovanni de Giacomo

an Hugo Schuchardt

Rossano

07. 08. 1905

language Italienisch

Schlagwörter: Sachwortforschung Kreisel Biographisches Bitte um Empfehlunglanguage Kalabresische Dialekte D'Ovidio, Francesco Ive, Antonio Schuchardt, Hugo (1905) Schuchardt, Hugo (1924)

Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (24-3726). Rossano, 07. 08. 1905. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2653, abgerufen am 15. 10. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2653.


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Al Chiarissimo Signore
Sig.r Dottore Prof. Hugo Schuchardt
dell’Università di
Graz1

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Chiarissimo Sig.r Professore.

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In Calabria si trovano varie specie di trottole ( strummuli, ruscilli, girannuli, tabáni e il diminutivo tabanelli, etc.);3 e però Ella mi dica che cosa potrò dirLe, e io sarò lietissimo, lietissimo, se potrò renderLe qualche servizio. Per Lei darei il mio sangue. Raccoglierò tutte le denominazioni e cercherò di avere le varie figure di esso. Io sapevo che a Saler|3|no il prof. d’ital. delle scuole tecniche sarebbe andato via; e speravo. Ora ci sarebbe anche modo di potermi soccorrere. Il Min. della Pubblica Istrune4 ha deciso di dare incarichi d’insegnamento; e il Direttore di questo R.° Ginnasio, che è direttore anche della Sc. tecnica, mi ha fatto chiedere un posto. Volle egli spedire la mia istanza al Min. con una sua relazione. Ma il Min. non ha risposto ancora: se potessi avere, prima di un rifiuto, una raccomandazione da Lei o dal Professor D’Ovidio5 al Chiarini6 o al Pran|4|zetti7 (il D’Ovidio è amicissimo del Bianchi), sarei salvato.

E giacchè sono protetto da Lei, illustre Professore, e dal D’Ovidio, cui l’Italia tanto deve, il mio cuore si apre alla speranza!

Eccole le affezioni delle mie creature; la mia famiglia la ossequia; io m’inchino e La saluto. Mi creda per sempre

Rossano (Calabria), 7-VIII-1905


Dev.mo ed obbl.mo
G. De Giacomo


1 De Giacomo usava indicare sulla seconda pagina il destinatario della lettera. Il testo della lettera stessa continua soltanto a pagina 3.

2 Questa lettera fu catalogata erroneamente con la data del 7 agosto 1909. Dai legami contenutistici con le lettere precedenti e seguenti e da una rilettura della data apposta in calce all’ultima pagina sembra più probabile collocarla in questo punto della corrispondenza, correggendo la data in 7 agosto 1905.

3 Schuchardt, nel corso delle sue indagini attorno al fuso e agli strumenti della filatura, cominciate negli anni 90 dell'Ottocento e culminate nella pubblicazione An Adolf Mussafia (Schuchardt 1905), aveva iniziato ad occuparsi anche della trottola, nella quale credeva di identificare il modello per il fuso. Per tale motivo contattò numerosi dei suoi corrispondenti chiedendo informazioni sulla trottola e le sue denominazioni nei vari idiomi. Questo fondo di materiale raccolto venne in seguito sfruttato da lui solo in parte (cf. Schuchardt 1924: 360).

4 Istruzione.

5 Francesco D’Ovidio (1849-1925), cf. nota 2 alla lettera 5-3695.

6 Eventualmente Giuseppe Chiarini (1833-1908), che fino al 1901 era stato direttore generale per l'istruzione secondaria classica e tecnica (cf. Cuciniello 1980).

7 Eventualmente Carlo Pranzetti, all’epoca capo divisione nel Ministero della Istruzione Pubblica (cf. Almanacco italiano 1905: 167; Almanacco italiano 1906: 166).

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 3726)