Hugo Schuchardt Archiv

Mio Chiariss: Sig.r Professore,

Nella ricorrenza del capodanno, il mio cuore augura alla Sig.ia Vostra tutte le felicità onde è degno il Suo gran cuore. Si conservi lungamente sano all’affetto dei Suoi, alla ammirazione e stima degli amici, all’onore delle lettere e della Scienza!

Io Le mando, in ricordo, una fotografia di mia moglie e della prima figliuola mia, Anita. Con la occasione, Ella potrà vedere l’arcolaio (animulu), il matassaru (l’aspo), il fuso |2|

Al Chiarissimo Sig.r Dr. Prof. Hugo Schuchardt. Socio dei Lincei Graz¹

ferro e lu cuoppu, che serve a farvi girare il fusoferro.²

L’arcolaio, che è servito a mia moglie, è uno dei più rozzi ed antichi. In questo, le due crociere – guardando l’animulo, dall’alto in basso – s’incrociano. [disegno]. In altri, la croce superiore corrisponde alla inferiore, e i due capi mantengono gli assi verticali. La donna del volgo, che fece fare il disegno che mandai alla S.a V.a, quando andai a trovarla la seconda volta, mi mostrò un altro arcolaio; e però, riguardo alla descrizione delle crociere, caddi in errore.

Ora il Comm. Sparagna³ – amico del Prof. Ive – potrebbe salvarmi! Deve nominare l’insegnante d’italiano del R. Conservatorio musicale di Palermo. Rinnovo, Professore, gli auguri e mi creda per sempre

Rossano, 26-XII-1904
Obb.mo e dev.mo
G. De Giacomo