Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (16-3706)
an Hugo Schuchardt
21. 01. 1904
Italienisch
Schlagwörter: Spinnrad Haspel Sachwortforschung Biographisches D'Ovidio, Francesco Ive, Antonio Schuchardt, Hugo (1905)
Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (16-3706). Rossano, 21. 01. 1904. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2645, abgerufen am 15. 09. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2645.
Chiarissimo Sig.r Professore,
Abbiamo in Calabria l’arcolaio (animulu o manganiellu) e l’aspo (matassaru o canna) e Le mando un disegno.1 – L’altezza dell’arcolaio è di un metro e venti centimetri; l’aspo è lungo, a Cetraro, a Paola fino a Catanzaro, un metro e tre centimetri. A Malvito, a S. Marco Argentano fino a Cosenza, è due metri e sei centimetri lungo. La circonferenza dell’arcolaio varia, perché deve servire a dipanare matasse lunghe variamente. Sono formati, per lo più, di legno o di canna.
In qualche paese usano gli alari di ferro, ma adopera|2| al Ch.mo Signore. Sig.r Dott. Professore Hugo Schuchardt dell’Università Graz2|3| no anche o pezzi di legno o pietre.
Io sono sempre fortunato quando posso renderLe qualche servizio. Mi scriva sempre che crederà opportuno.
Qui credevo di stare bene; ma mi hanno mandato ad un supplizio. Una scuola che non ha capo nè coda; e alla fine del mese non potrò avere nemmeno quel po’ di quattrini che mi spetterebbero. Eppure non posso muovermi. Oh, potessi almeno tornare a Cetraro! Sapevo che le scuole municipali erano così; ma credevo che Rossano, patria di Niloabate,3 come disse il D’Ovidio,4 trattasse un po’ umanamente i suoi impiegati. Oh potessi andar via!
Le presento, Professore, le affezioni dei miei: io La saluto insieme col Prof. Ive5 e mi creda
er sempre Suo
G. De Giacomo
Rossano, 21-X-1904
1 Non è stato possibile rinvenire tale disegno tra le carte del lascito. Ciò nonostante è altamente probabile che le raffigurazioni di un aspo e di un arcolaio calabresi nel lavoro “An Adolf Mussafia” (Schuchardt 1905, ivi Abb. 5 a p.6 e Abb. 55 a p. 21) risalgano a dei disegni inviati a Schuchardt da De Giacomo. Le bozze di Alfred A. Dismas Schrötter, che eseguì i disegni per tale opera (cf. Schuchardt 1905:7), e che probabilmente avevano per modello i disegni inviati da De Giacomo, sono conservate alla sezione “Werkmanuskripte 17.8.3”, p. 15.
2 De Giacomo usava talvolta indicare sulla seconda pagina il destinatario della lettera. Il testo della lettera stessa continua soltanto a pagina 3.
3 Allusione a Nilo da Rossano, detto anche San Nilo abate.
4 Francesco D’Ovidio (1849-1925), cf. nota 2 alla lettera 5-3695.
5 Antonio Ive (1851-1937), cf. nota 2 alla lettera 2-3692.