Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (16-3706) Giovanni de Giacomo Verena Schwägerl-Melchior Institut für Sprachwissenschaft, Karl-Franzens-Universität Graz Zentrum für Informationsmodellierung - Austrian Centre for Digital Humanities, Karl-Franzens-Universität Graz GAMS - Geisteswissenschaftliches Asset Management System Creative Commons BY-NC 4.0 2022 Graz o:hsa.letter.2645 16-3706 Hugo Schuchardt Archiv Herausgeber Bernhard Hurch Karl-Franzens-Universität Graz Österreich Steiermark Graz Karl-Franzens-Universität Graz Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen 3706 Giovanni de Giacomo Papier Brief 3 Seiten Rossano 1904-01-21 Hugo Schuchardts wissenschaftlicher Nachlass (Bibliothek, Werkmanuskripte und wissenschaftliche Korrespondenz) kam nach seinem Tod 1927 laut Verfügung in seinem Testament als Geschenk an die UB Graz. Verena Schwägerl-Melchior 2015 Die Korrespondenz zwischen Giovanni de Giacomo und Hugo Schuchardt Hugo Schuchardt Archiv Bernhard Hurch

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Hugo Schuchardt Archiv

Das Hugo Schuchardt Archiv widmet sich der Aufarbeitung des Gesamtwerks und des Nachlasses von Hugo Schuchardt (1842-1927). Die Onlinepräsentation stellt alle Schriften sowie eine umfangreiche Sekundärbibliografie zur Verfügung. Die Bearbeitung des Nachlasses legt besonderes Augenmerk auf die Erschließung der Korrespondenz, die zu großen Teilen bereits ediert vorliegt, und der Werkmanuskripte.

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Giovanni de Giacomo Rossano 1904-01-21 Hugo Schuchardt Italy Rossano Rossano 16.63447,39.57622 Korrespondenz Giovanni de Giacomo - Hugo Schuchardt Korrespondenz Spinnrad Haspel Sachwortforschung Biographisches Wissenschaft Sprachwissenschaft Brief Italienisch
Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/
Chiarissimo Sig.r Professore,

Abbiamo in Calabria l’arcolaio (animulu o manganiellu) e l’aspo (matassaru o canna) e Le mando un disegno.Non è stato possibile rinvenire tale disegno tra le carte del lascito. Ciò nonostante è altamente probabile che le raffigurazioni di un aspo e di un arcolaio calabresi nel lavoro “ An Adolf Mussafia ” (Schuchardt 1905, ivi Abb. 5 a p.6 e Abb. 55 a p. 21) risalgano a dei disegni inviati a Schuchardt da De Giacomo. Le bozze di Alfred A. Dismas Schrötter, che eseguì i disegni per tale opera (cf. Schuchardt 1905:7), e che probabilmente avevano per modello i disegni inviati da De Giacomo, sono conservate alla sezione “Werkmanuskripte 17.8.3”, p. 15. – L’altezza dell’arcolaio è di un metro e venti centimetri; l’aspo è lungo, a Cetraro, a Paola fino a Catanzaro, un metro e tre centimetri. A Malvito, a S. Marco Argentano fino a Cosenza, è due metri e sei centimetri lungo. La circonferenza dell’arcolaio varia, perché deve servire a dipanare matasse lunghe variamente. Sono formati, per lo più, di legno o di canna.

In qualche paese usano gli alari di ferro, ma adopera al Ch.mo Signore. Sig.r Dott. Professore Hugo Schuchardt dell’Università GrazDe Giacomo usava talvolta indicare sulla seconda pagina il destinatario della lettera. Il testo della lettera stessa continua soltanto a pagina 3. no anche o pezzi di legno o pietre.

Io sono sempre fortunato quando posso renderLe qualche servizio. Mi scriva sempre che crederà opportuno.

Qui credevo di stare bene; ma mi hanno mandato ad un supplizio. Una scuola che non ha capo nè coda; e alla fine del mese non potrò avere nemmeno quel po’ di quattrini che mi spetterebbero. Eppure non posso muovermi. Oh, potessi almeno tornare a Cetraro! Sapevo che le scuole municipali erano così; ma credevo che Rossano, patria di Niloabate,Allusione a Nilo da Rossano, detto anche San Nilo abate. come disse il D’Ovidio, Francesco D’Ovidio (1849-1925), cf. nota 2 alla lettera 5-3695. trattasse un po’ umanamente i suoi impiegati. Oh potessi andar via!

Le presento, Professore, le affezioni dei miei: io La saluto insieme col Prof. Ive Antonio Ive (1851-1937), cf. nota 2 alla lettera 2-3692. e mi creda

er sempre Suo G. De Giacomo Rossano, 21-X-1904