Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (11-3701)

von Giovanni de Giacomo

an Hugo Schuchardt

Cetraro

03. 08. 1902

language Italienisch

Schlagwörter: Dankschreiben Wohltätigkeit

Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (11-3701). Cetraro, 03. 08. 1902. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2640, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2640.


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Mio Stimatiss: e Illustriss: Sig.r Professore,

La mia famiglia gioisce: Lei ha ridato, a me e a’ miei, la casa, che, tra pochi giorni, doveva essere turbata dagli ufficiali giudiziarî! La gioia di mia moglie, della mamma mia, delle mie creature si riversi su Lei e sulle persone a Lei più care! Noi tutti facciamo voti per la Sua salute. In questi due mesi, molti miei scolari mi hanno ajutato: hanno vendute quasi tutte le copie dei miei libricini. Mancavano cinquanta lire: Lei le ha mandate, e tutti noi non sappiamo come ringraziarLa.1

Io spero, Professore, che, in |2| avvenire, potrò sdebitarmi. Lei mi ha ridato nell’anima un raggio di speranza-; ma la fede della riconoscenza non morrà mai, mai in me e nel cuore dei miei.

Ecco: ora mi sento libero nella casa, dove nacquero i miei avi: nessuno potrà, ora, cacciarmi da questo luogo, dove si aggira l’ombra del Padre mio e dove tanto io ho penato. Ogni mio sforzo ora è rivolto a trovar lavoro, per ridare un po’ di pace alla mia famiglia, che manca di vesti, e qualche giorno, anche del mangiare. Ho nell’animo una forza insolita: se potrò, come spero, andare a Roma e parlare con quei signori, sento che mi sarà fatta giustizia.

E Lei, Professore, stia sa|3|no: la Sua fibra è forte, e trionferà sui mali. –

Ho scritto troppo: mi perdoni, perché, nella piena dell’allegrezza non ho saputo trattenere la penna.

Mio Stimatissimo Professore, la mia famiglia è qui, raccolta intorno a questo tavolo, e manda a Lei affezioni, saluti, sentimenti di gratitudine imperitura. Anche il piccolo, bellissimo Hugo2 batte le manine e apre la boccuccia. Il latte, che la mamma oggi gli darà, sarà più dolce!

Mi permetta, Professore, che La stringa al cuore.

Cetraro (Cosenza), 3-VIII-1902
Suo sempre e tutto
Giov. De Giacomo


1 De Giacomo visse in grande povertà. Sembra che Schuchardt gli inviò una quantità di denaro sufficiente per poter conservare la casa paterna (che sembrava essere possibile oggetto di pignoramento). Questa non fu l’unica volta in cui Schuchardt lasciò pervenire alla famiglia De Giacomo un sostegno economico (cf. la corrispondenza con Luisa De Giacomo lettere 3750-3751).

2 Uno dei figli di De Giacomo fu figlioccio di Hugo Schuchardt e in suo onore battezzato con il suo nome.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 3701)