Graziadio Isaia Ascoli an Hugo Schuchardt (125-00299)

von Graziadio Isaia Ascoli

an Hugo Schuchardt

Mailand

28. 07. 1895

language Italienisch

Schlagwörter: language Deutsch Lattes, Elia Österreich Faré, Paolo A. (1964)

Zitiervorschlag: Graziadio Isaia Ascoli an Hugo Schuchardt (125-00299). Mailand, 28. 07. 1895. Hrsg. von Klaus Lichem und Wolfgang Würdinger (2013). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.1269, abgerufen am 07. 12. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.1269.


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Mil., 28. 7. 95.

Amico onorandissimo,

Vi ringrazio cordialmente della buona vostra del 23, e anzitutto vi prego di rimanere ben sicuro della mia assoluta discrezione intorno alle confidenze che vi piace di farmi. Anch'io avrei a farvene di molto consimili, e mi starei tranquillissimo circa la vostra leale riservatezza. Alludo principalmente a un curioso episodio, dove è campeggiata la sconfinata inverecondia del Lattes. Ne venne, e per oggi non posso dirvene di più, che io ho dovuto dare le mie dimissioni da Membro dell'Istituto Lombardo. 1 E non posso perciò portare a quello svergognato il saluto che mi |2|mandate per lui!

Quanto alla vostra nomina all'Istituto, nulla di più naturale e legittimo. Non si fa mica il bilancio anno per anno! Io l'avrei voluta anche ai Lincei, pur rispettando altre vecchie proposte. Ma le candidature sono così fitte in quella sede, che noi poveri provinciali ne restiamo sgomentati.

Terrò gran conto di quanto mi dite e mi direte in appresso a proposito degli "Irredenti", per una ristampa che probabilmente ne sarà fatta.- L'Austria, veramente, non mi pareva di averla senz'altro considerata come un secondo Stato tedesco. Anzi mi pareva presso|3|chè l'opposto, se non l'opposto addirittura. Ma il principe vi è tedesco, tedesco vi è il linguaggio della diplomazia, dell'esercito, della marina, tedesca la maggior civiltà, tedesca la maggior popolazione (8 1/2 milioni), ecc. Cfr. pp. 4 14 19 ecc.- La obiezione circa i Fiamminghi non la capisco ancora bene. Io accampo l'ipotesi dei Fiamminghi che riuscissero a vessare i Valloni come i Mágiari oggi fanno dei Rumeni; quei Valloni, cioè, che punto non vessano i Fiamminghi a cotesta maniera.- Gli è forse che voi uscite dalle questioni positive, stridenti e bi |4|sognevoli di pratici ripieghi, perchè vi si risolvono o vi scompajono in larghe ed alte categorie ideali. 2

Mágiari ha sulla prima, non un apice di grammatica magiara, ma quell'accento italiano che ritorna in áncora súbito cómpito. Si vuol cioè impedire la pronuncia parossitona (magiáro), che ancora è molto diffusa. // cjeko ecc., è poi uno spediente immaginato lì per lì, a togliere la curiosa anfibologia che sarebbe in gente cieca, scolari ciechi o cechi.

Corregetemi sempre. Scusate la molta fretta e vogliatemi

l'affmo divmo vro

G. I. Ascoli.


1 Vgl. dazu Paolo A. Faré: I carteggi Ascoli - Salvioni, Ascoli - Guarnerio e Salvioni - Guarnerio, in: Memorie dell'Istituto Lom­bardo 28, (1964), V-XXX, 1-220. Vgl. v. a. 50-56; welche Rolle Lattes in der ganzen Angelegenheit spielte, konnte nicht in Erfah­rung gebracht werden.

2 Vgl. dazu 124-B76_8.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 00299)