Hugo Schuchardt Archiv

Chiar^mo sig. Professore;

il prof Ascoli, pieno di bontà per me non fece altro che presentare a Ginevra il mio opuscolo, accompagnandolo con alcune parole di lode, poco meritata dall’autore. Mi rincresce molto, che questo semplice fatto, il quale prova solo a Lei la generosità ben nota del prof. Ascoli, abbia destato in Lei una curiosità, che sarà malamente sodisfatta dalla lettura del mio zibaldone. Si tratta di una specie di preambolo, in cui Ella non troverà molto di cose nuove salvochè non voglia reputare tali alcune idee intorno al verbo, ai pronomi indipendenti, ai numerali. Vedrà pure che io mi son permesso di contraddirla, in un punto, ma sempre col rispetto dovuto alla sua fama. Non Le posso dire quanto Le sia grato di ciò che Ella mi fa sperare, dalla insigne cortesie d’un giudizio particolare ed anteriore alla pubblicità. Aspetto con impazienza il libro del Gabelentz.¹ Spero che Ella troverà a Graz il mio opuscolo,² in caso contrario m’affretterò a spedirgliene un’altra copia.

M’abbia in conto di suo servo dev^mo e sincero ammiratore
Claudio Giacomino

[A margine] Le scrivo a Graz per non conoscere il suo indirizzo di Gotha.