Graziadio Isaia Ascoli an Hugo Schuchardt (017-00212)
an Hugo Schuchardt
02. 09. 1873
Italienisch
Schlagwörter: Poste restante Reisen Publikationsanfrage Publikationsversand Persönliche Treffen Archivio glottologico italiano Mailand Gotha Flechia, Giovanni (1876) Ovidio, Francesco d' (1876) Ascoli, Graziadio Isaia (1876) Pallioppi, Emil/Pallioppi, Zaccaria (1895)
Zitiervorschlag: Graziadio Isaia Ascoli an Hugo Schuchardt (017-00212). Mailand, 02. 09. 1873. Hrsg. von Klaus Lichem und Wolfgang Würdinger (2013). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.1010, abgerufen am 08. 12. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.1010.
Mil., 2 sett. 73.
Caro e riverito amico,
Rispondo sull'istante. Fra poche ore, io moverò alla volta d'Ivrea, e di là passerò ad Aosta, dove mi tratterrò in sino al 17 o al 18 di questo mese, e avrò le lettere ferme all'ufficio postale. Tutto l'ottobre sarò in Milano, e aspetto con vera impazienza la cara Sua visita. Ma non dispero che ci possiamo incontrare anche prima. E voglio, d'altra parte, stimarmi sicuro, dialettologiche, di cui ora Ella si viene arrichendo, sieno finalmente destinate all'Archivio.
Jerlaltro io Le diressi a Gota la prima parte del secondo volume di questa nostra collezione. Contiene: Flechia, Postille etimologiche (p. 1-58); D'Ovidio, Sul De Vulgari Eloquentia di Dante Alighieri (p. 59-110); Ascoli, Del posto che spetta al ligure nel sistema dei dialetti italiani (p. 111-160). 1
Qui non c'è, nè c'è stato, coléra. Dunque a rivederci, e intanto una cordialissima stretta di mano, con la sola imaginazione, dal
Suo affmo devmo
G. I. Ascoli.
Se vede il buon Pallioppi 2 (Celerina, presso Samaden), me lo saluti tanto.
1 Vgl. dazu AGI 2 (1876).
2 Zaccaria Pallioppi (1820 - 3. 5. 1873) starb mitten in den Vorbereitungen für sein Wörterbuch der rätoromanischen Mundarten; es wurde dann von seinem Sohn komplettiert und herausgegeben: Emil und Zaccaria Pallioppi: Dizionario dels Idioms Romauntschs d'Engiadin ota e bassa, della Val Müstair, da Bravuogn a Filisur, Samedan, 1895.