Citazione bibliografica: Gasparo Gozzi (Ed.): "N. 32", in: La Gazzetta Veneta, Vol.1\032 (1760-05-24), edito in: Ertler, Klaus-Dieter (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.3643 [consultato il: ].


Livello 1►

N.° 32.

Sabbato addi 24. Maggio 1760.

Che contiene

Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’ cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.

Livello 2►

Pietro Marcuzzi
A’ Lettori.

Lettera/Lettera al direttore► Cento (sic.), e novantasei contratti si sono stabiliti, dappoichè è cominciato il presente Foglio, e sono quelli, de’quali fu dato avviso al Colombani, che per facilità somministrata dalla Gazzetta vennero condotti a fine. Non picciolo sarà il numero degli altri, di cui non ci giunse notizia. Rinnovo tale ragionamento, da me più volte già ritoccato nel principio, acciocchè si compiacciono le Persone d’arrecare a’Posti assegnati le occorenze loro; dalle quali nasce la vera utilità di questo Foglio. ◀Lettera/Lettera al direttore

Livello 3► Exemplum► Sale il Marito, mezzo timorofo dell’usata canzone, e si maraviglia di trovarla cheta com’olio; dice due parole, ed ella niente. Il Marito le domanda che è? ed ella gli fa atti cortesi, e buon occhio, e zitto. Il Marito si rallegra, ella dice fra sé: ecco l’effetto dell’acqua, e si consola. La pace fu fatta. Durò l’acqua più dì, e sempre vi fu un’armonia, che pareano due Colombe. Il Marito non usciva più di casa, tutto era consolazione. Ma venuta meno l’acqua dell’ampolla, eccoti di nuovo in campo la zuffa. La Donna ricorre alla bacchettona di nuovo: e quella dice: Oimè rotto è il vase dove tenea l’acqua. Che s’ha a fare? risponde l’altra. Tenete, risponde la bacchettona , la bocca come se voi aveste l’acqua dentro, e vedrete, che vi riuscirà a quel medesimoo. ◀Exemplum ◀Livello 3

Non so se la novalla sia al proposito; ma fate sperienza. Ogni sorta d’acqua credo, che vaglia, e sentite, che anche senz’acqua si può fare il segreto.

Fu stabilito un premio, come si legge nella Gazzetta di Londra degli 11. di Maggio a chi ritrovasse diversi secreti, che a prima vista sembrano di picciola importanza; ma giovano alla Società. Venne osservato fra l’altre cose essere gravissimo il danno, che fanno i topi alle merci, e che diverse qualità di veleni furono ritrovati per estirpargli. Tali veleni però si vede, che nuocono anche agli uomini, poiché gli avvelenati topi, o col bere, o col rodere cibi, infettano talora l’acqua, e le vivande, e danneggiano l’altrui salute. Cento Ghinèe dunque vengono promesse a chi trovasse un segreto, atto solamente a togliere la vita a’sorci; ma innocente a tutti gli altri. Tali altri guiderdoni diversi vengono esebiti agl’inventori di segreti di questo genere, e stimolati con la promessa gl’ingegni ad acuirsi per giovamento del pubblico.

Il Nonzolo di S. Giovanni di Rialto ne’passati giorni diè la volta al cervello; e con diverse prove di furia e di pazzia mostrò il suo subito cambiamento. Fu rinferrato.

Oh! quante volte ho sentito a contrastare intorno alle voglie, e alle fantasie, che vengono alle Donne gravide. Nasce un fanciullo con una macchia vermiglia sulla fronte. Dirà la madre, io avea voglia di vino, ecco il vino. Una bambina avrà una macchia nera sotto un occhio: E la madre conta una Storia di Caffè che s’abbrustoliva, e dice alle amiche. Questo è il Caffè, che a Luna piena cresce, e a Luna scema cala. Altri dicono le sono fantasie tutte, e ridono; sicchè ancora non se n’è potuto saper il vero. Non nominerò in quali Fogli si legga la Storia delle pecorelle nate di varii colori, nota ad ognuno, e con quale artifizio furono fatte nascere. Certe verghette sgusciate, e taccate in una limpida fonte, dove andavano a bere le pecorelle, empiè si l’immaginativa di quelle, che quasi tutti gli agnelli nacquero del colore delle verghe. Di tali Storie sono pieni tutti i Libri di Medicina. Metatestualità► Ho un esempio sotto gli occhi. Nella passata Gazzetta raccontai la nascita di certi Cervi. ◀Metatestualità La Madre, e il Padre abitavano in una corte con certe galline bige; e i due cerviatti, contra ogni usanza di loro mantelli sono nati tutti tigrati, e pezzati, tanta fu la forza dell’aver sempre quelle galline sugli occhi.

Articolo d’una Lettera venuta da Padova

So le grandi aderenze che ha V. S. specialmente con Cavalieri Forestieri, de’quali mi vien riferto, che in Venezia ne sia un gran numero. Io sarei in caso per la prossima Fiera di supplicarla, che se mai da qualche riguardevol Personaggio le venisse ricercato di qualche alloggio per Padova, io le darei la mia casa grande con buon ingresso: una bella Sala, Camera da ricevere, Tinello, Cucina con tutta la Batteria, e di sopra quattro Camere tutte ben fornite, e riquadrate con quattro letti, onde avrà tutto il bisogno, eccettuato la biancheria. Di più potrò anche servirlo del mio sterzo coperto per Città, con due buoni Cavalli: e quel che dico d’un Cavaliere, dico anche se fossero due uniti, tanto vi sarà il loro comodo: ma il tempo prefisso per questo alloggio, vorrei fosse almeno per un intero Mese, e sono sicuro, che resteranno molto contenti di questa abitazione. Chi desiderasse tale dimora parli a Paolo Colombani Librajo in Merceria all’Insegna della Pace.

Vien detto che sia vacante una delle due Condotte di Medico di Rovigno nell’Istria di Duc. 350. all’Anno, chi volesse concorrere potrà spedire li suoi requisiti a quella Communità.

Le Giovani del Pio Luogo dell’Ospitaletto Domenica prossima, e le due seguenti Feste canteranno a Vespro tre Salmi con Musica nuova composta dal celebre loro Maestro Signor Gaeano Antonio Pampani.

I tre Salmi saranno il Beatus vir, il Laudate, e In exitu. Vi sarà anche un motetto, e l’Antifona.

Persone, ch’esibiscono la loro capacità.

Giuseppe Holfeld di Boemia avvisa il Pubblico, ch’egli fa intagliare ogni sorte di vetro ad uso di Boemia, ed incidervi sopra ogni qualità di nomi, di cifre, d’arme, e cose somiglianti, con finissimi lavori, che giungono anche al prezzo di due Zecchini per vetro di fattura. Possiede oltre a questo un segreto per incollare tutte le pietre rotte, come agata, lapislazzuli, e simili pietre fine, con una colla tanto tenace, che non si discoglie mai in acqua. Sta di bottega in Salizzada a Sant’Antonio.

Cose da vendere.

In una vicina Città si trova da vendere un scielto Museo di Medaglie moderne, che abbraccia

L’intiera serie di tutti li Pontefici, espressa in 254. Medaglie della grandezza di un mezzo Ducato, sì in Rame, che Marchesetta.

La Serie di tutti gl’Imperatori Germanici, in Marchesetta della stessa grandezza in num. 226. Medaglie.

La Serie di tutti li Re di Francia, con le più memorabili Vittorie e avvenimenti seguiti sotto li Regni di Luigi XIV. e XV. in Marchesetta, l’istessa grandezza al num. di 350.

Così pure tutti li Re di Francia della grandezza di un quarto di Ducato in Marchesetta, al num. di 66.

La Serie di tutti li Duchi di Lorena espressi in 36. Medaglie in Marchesetta della grandezza di un Scudo.

La Serie dei Re d’Inghilterra della stessa grandezza in 36. Medaglie.

La Serie dei Re, e Regine di Svezia in Marchesetta della grandezza di un da Quindeci, componenti 94. Medaglie.

Il Raro Medaglione di straordinaria grandezza del Campamento di Muhlberg.

Alcune Medaglie rappresentanti celebri Pittori, come Rubens, Dugk, Durero, ed altri.

Se alcuno applicasse a qualche Serie, e non a tutto il Museo non si sarà lontano ad accordargliela, ma le Serie stesse poi non si spezzano, e potrassi ricorrere dal Sig. Paolo Colombani.

Cose perdute.

Chi avesse ritrovato una cagna Levriera di color bianco, e cenerin col nome di stella, la porti da Florian Caffettier sotto le Procuratie Nuove, che gli sarà data la Cortesia.

Case da Fittare.

Casa grande d’affittar, con tutte le sue commodità in corte delle candele alli Gesuiti, paga all’anno. Duc. 85.

Le chiavi, sono dal Sig. Domenico Asìn da Specchi, in detta corte.

Palazzo d’affittar alli due Ponti a San Marcuola, paga all’Anno Ducati 130. Le chiavi sono dal Sartor vicino.

Legni arrivati.

Adì 15. Maggio. Bracera, Patron Giacomo Scolin, venuto da Trieste, con 30. Fassi Ferro. 1. Fag. Telle stampate. 3. Botte Corizioli. 1. Bar. Ottoni. 4. Bazze Cortine. 1. car. Rigadoni. 35. Bar. chiodi. 14. Bar. Sortiti. 2. casse, e 4. Balle Telle. 29. casse, e 6. Fassi Azzali. 26. Sachi Cera.

Detto. Pieligo, Patron Bortolo Rusignol, venuto da Piran, con 9. cai oglio. 1. Fagotto Gala. 1. Fagotto coladure di Cera.

Detto. Pieligo, Patron Iseppo Botter, venuto da Maran, con 38. Sachi Farina. 80. Stera detta zala 2. Sachi Farina di Orzo.

Detto. Pieligo, Patron Fortunato Ballarin, venuto da Palaciol, con 120. Sachi Farina zala. 10. Sachi Orzo. 3. Sacchi Farina.

Detto. Trabacolo, Patron Gregorio Stergasich, venuto da Zara, con 4. cai Oglio.

Detto. Bracera, Patron Mattio Sandrin, venuto da Trieste, con 70. Fassi Azzali. 9. Bar. Sortiti. 80. Fassi Lamarini. 12. Panni Piombo.

Detto. Trabacolo, Patron Antonio Brunetti, venuto da Pago, con 75. Moza Sal.

Detto. Pieligo, Patron Antonio Sorbola, venuto da Piran, con 7. cai Oglio.

Detto. Pieligo, Patron Antonio Ballarin, venuto da Palma Nova, con 113. Sachi Farina zala.

Detto. Pieligo, Patron Zuanne Vianello, venuto da Palaciol, con 24. Sachi Orzo. 400. Stera Formenton. 85. Sachi Farina zala. 10. Sachi Farina bianca.

Detto. Trabacolo. Patron Iseppo Giadrosich, venuto da Zara, con 5. cai Oglio.

Detto. Nave nominata Madonna delle Grazie di Mazorbo, Capitan Domenico Ventura Picello, manca da Corfù 15. giorni, Parcenevole D. Conte Giambattista Cogò Sordina, con 212. Moza, e mezzo Sal. 72. Botte, e 10. car. Oglio. 3. Arnasi Buei Salati di Libre 1200. 300. Libre Formaggio Salato. 600. Libre Vero rotto. 40. Bar. Vin.

Detto. Pieligo, Patron Bernardo Stradi, venuto da Capo d’Istria, con 11. cai Oglio. 6. Balle, e 4. Rodoli Grizo. 1. Fagotto Cera. 1. Fag. Gala. 1. Fag. Pelle di Lepre. 2. casse Libri.

Detto. Pieligo, Patron Nicolò Derin, venuto da Capo d’Istria, con 8. Sacchi Gala. 2. Bar. Buei Salati. 2. Fag. Pelle Capretti. 1. Fag. Pelle di Lepre. 1. Fag. Cera vecchia.

Detto. Pieligo, Patron Piero Galo, vennto (sic.) da Zara, con 4. cai Oglio.

Detto. Trabacolo, Patron Antonio Biondo, venuto da Rovigno, con 31. cai Oglio.

Detto. Pieligo, Patron Ambroso Basso, venuto da Vegia, con 210. Remi di Fagher. 220. Padelle di Fagher.

Detto. Tartanon, Patron Francesco Nascinben, venuto da Pesaro e Cesenatico, con 30. Miera Solfere. 6. Balle Lana della Campagna di Roma. 1. cassa Medaglie di Laton.

Detto. Pieligo nominato Madonna del Rosario, e Sant’Antonio di Padova, Patron Mattio Dabinovich, manca da Corfù 17. giorni, raccomandato a Capitan Giuseppe Dabinovich, con 22. Botte, e 13. car. oglio.

Detto. Pieligo, Patron Nadalin Bognolo, venuto da Zara, con 4. cai Oglio. 3. cassette Rosolin per Transito.

Detto. Pieligo, Patron Giacomo Gienso, venuto da Capo d’Istria, Udine, e Palma con 9. cai Oglio. 2. Rodoli Rassa. 1. cassa Cera vecchia, e coladure. 1. Bar. Trementina. 2. casse Persutti. 1. Bar. Cera zala. 2. casse Gripola.

Avviso.

Il Foglio della Pellegrina a cagione delle tre feste uscirà Mercoledì.

Cambj per le Piazze Estere, corsi addi 23. Maggio 1760.

Lione Ducati- 59 1/4 Banco per Scudi d’Oro Sole N. 100. da Lire 3. l’uno.

Bolzano Soldi- 133 5/8 per un Scudo da Carantani 93.

Roma Scudi Oro Stampe 63 per Ducati 100. Banco.

Napoli Ducati Regno 121 per Ducati 100. Banco.

Firenze Scudi- 80 Oro da Lir. 7 ½ per Ducati 100. Banco.

Livorno Pezze da 8/r 104 ¼ per Ducati 100. Banco.

Milano Soldi- 155 ¾ per un Scudo di Soldi 117. Imperiali.

Genova Soldi- 94 ¾ per un Scudo da Lir. 4: 12 Fuori Banco.

Anversa grossi- 94 ¾ per un Ducato Banco.

Amsterdam grossi- 90 ½ per un Ducato Banco.

Amburgo grossi- 91 per un Ducato Banco.

Londra Sterlini- 51 1/3 per un Ducato Banco.

Augusta Taleri- 98 1/8 per 100. Ducati Banco.

Vienna Fiorini- 188 per Ducati 100. Banco. ◀Livello 2

Vendesi la presente Gazzetta a 5. soldi, e si ricevono le Notizie.

A San Marco. Nella Bottega da Caffè di Florian.

In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo.

Giù del Ponte di S. Polo appresso la Calle dei Savoneri. Nella Bottega di Gasparo Ronconella Librajo.

In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore.

Con Privilegio. ◀Livello 1