Citazione bibliografica: Francesco Grassi (Ed.): "Num. 24", in: Spettatore piemontese, Vol.1\24 (1786), pp. 199-208, edito in: Ertler, Klaus-Dieter / Fuchs, Alexandra (Ed.): Gli "Spectators" nel contesto internazionale. Edizione digitale, Graz 2011- . hdl.handle.net/11471/513.20.3626 [consultato il: ].


Livello 1►

N.o 24.

Citazione/Motto► Interea dulces pendent circum oscula Nati! ◀Citazione/Motto

6. Novembre 1786.

Livello 2► Livello 3► Prove ci vogliono, non Ragioni (diceami trionfando in un’Assemblea di nubile Gioventù il recentemente Vedovo Antimene) per poter giudicare sanamente dello Stato Matrimoniale! – Me pure la Speciosità di seducenti Ragioni (continuò egli con Tuono Magistrale d’irritata Eloquenza da non essere inconsideratamente interrotta) attrasse deluso nei tesi Lacciuoli di curiosa Esperienza! – Ma in liet’ora finalmente (abbiasi il Cielo l’Anima della mia cara Consorte!) trovomi nuovamente in braccio della dolce mia ricuperata Libertà! – Ora chi vorrà provarmi coll’abbacinante Delirio d’oziose Ragioni, che l’essere in potere altrui equivalga ad essere Padrone di se stesso? Che la Noia sia Piacere? la Sofferenza sia Soddisfazione? e la Contrarietà adempimento di soave Contentezza? – chi vorrá argomentando costruirmi i perpetui Capricci, Bizzarrie, Vapori, Capogirli, Leggerezze, Inconseguenze in altrettante [200] godibili Galanterie? – con qual nome di Godimento chiameremo l’essere continuamente assordito nella propria casa o dal prorumpente cattivUmore di Madama crucciosa nell’aborrita Solitudine; o dal bisbigliante Sciame delle Visite importune? – chi potrà dimostrarmi quanto grande il Gusto sia di non avere altre ore fisse di Ritiro, che quando sciolgonsi le Adunanze dei Teatri, Balli, Conversazioni, Ridotti? nè altro commandato tempo di portar in Tavola, che quando Madama finito abbia la lunga, seriosa, sovente turbolenta Incombenza dello Specchio? – vorrei ancora che mi si dicesse quale Appellazione di Matrimoniali Delizie debbasi dare all’aver tuttodì a saldar Liste col Mercante, colla Sarta, Cuffiaia, Merlettiera, Guardinfantirra, Profumiera, Merciaja? – oltre a ciò chi sa spiegarmi quale Soddisfacimento si provi all’udir Madama esclamare (quando sei in Villa) fino a quando dovrò ancor soffrire la Seccagine di questo orrido Deserto? – (Tu trotti in città) ed ella, Non c’è verso che respirar si voglia un po’ d’Aria salubre alla Campagna. – Se tu le stai officioso dattorno: È una gelosa importuna Persecuzione! – se tu la lasci in sua piena Libertà: È un’Indifferenza, di che vuol ella vendicarsi! – In somma le sei tu compiacente? – Ella [201] ti canzona! – Cerchi tu di contrastarle? ah il Cielo ti guardi dalla domestica Tempesta! – Ma dove desidero che i bei Ragionatori Teorici della Matrimoniale Felicità insigniscano l’Eloquenza loro, si è (continuava Antimene sempre colla sua inesauribile Ironica Vena) sopra la Gioia di veder Madama passare d’uno in altro Umore! – d’una in altra Passione! – d’uno in altro Carattere! – Oggi tu la vedrai involta nella sua Filosofa studiare meditabonda nel suo Gabinetto la Ricerca della Verità; domani all’ora istessa tu troverai il povero Padre Malebranche rinversato sopra un Tavolino con allato una Boccetta d’Acqua Nanfa. E Madama dove sarà? Madama nel suo più attraente Desabillè sta nella Camera parata col Maestro di Ballo Mr. De Belles-Jambes esercitando la sua Allemanda. – Saltale talora in capo anco il Poetico Grillo! – Ma (a confessar il vero) ebbi meno a lagnarmi allora che dal far Sonetti, o Cantate col Petrarca, o Metastasio, vidila passar di repente alla Credenza col Cuoco Piemontese a preparar Conserve, rapprendere Gelati, candir Confetti, od impastare Sfogliate. – Il Politico Estro succede a sua vicenda . . . . . . ◀Livello 3 Quì alla fine (volendo pur seguir egli) scappommi la Pazienza: e, risoluto a non volerlo sentir [202] più sparlare dello Stato Matrimoniale, dissi freddamente ad Antimene interrompendolo, che il Marito di quella bella Moglie, ch’egli non finiva mai di dipingerci, verrebbe assai bellamente detto dagli Inglesi (Hen-peckt) o sia da Gallina rimbeccato. – Ciò detto me n’andai cruccioso d’aver inteso così sfavorevole Pittura della Condizione Coniugale, sempre degna del più alto Pregio. E, per lavar via ogn’impression sinistra di Lingua preoccupata, risolsi allora allora di portarmi a riveder co’miei occhi proprj un vivo Esempio di felice Imeneo, visitando (alla vicina Villeggiatura loro) Cordelio, e Felicita: il Maneggio de’quali tanto mi riconciliò colla favorita mia antica Idea, che, a confutare l’Opinione spopolatrice d’Antimene nello Spirito di que’Giovani, che dissi essersi trovati alla Disputa presenti, credo incombermi stretto obbligo di darne il Quadro più esatto, che mi sia possibile. – Livello 3► Exemplum► Gode Cordelio da’suoi Fundi (quale di Casamenti in Città, quale di Poderi in Campagna) un’assai competente Entrata, Retaggio devolutogli da’suoi Maggiori. Sgustato per qualche Contrattempo dalla Linea degl’Impeghi Civili, cui erasi dapprima addetto, crede di servir anche in qualche modo la sua Patria, e ‘l suo [203] Sovrano col ridursi alla Cura esatta de’suoi Affari domestici; ed all’Educazione di sua Famiglia crescente. Accasato già fino da idonea Età con Felicita, Moglie conforme ai Voti del suo Cuore, con Lei, e con tre Figliuolini loro (due Maschi, ed un Femina) divide l’anno abitando, la bella Stagione, in Villa; e l’Invernale Rigore, in Città. – In qualche distanza dalla sua Magione, ove m’avviava, riscontrai Cordelio, che, passeggiando al Rezzo d’un Boschetto nell’ore dell’omai fervida Nona in compagnia del suo Primogenito, sembravami occuparsi in quell’Ozio nell’apprendere all’attento Fanciullo i Nomi, e le Specie diverse di quelle Erbe, Fiori, Virgulti, e Piante silvestri. – Dialogo► Accoltomi con lieto volto subito che mi vide, stupirete voi altri Cittadini (dissemi egli sorridendo) nel veder noi Campagnuoli occuparci perfino nelle Puerilità co’Fanciulli!Se (gli risposi) chiamate Puerilità il far da Padre, dee la Gravità Cittadina imparare da’Campagnuoli a divenir puerile! ◀Dialogo – Volli allora ch’egli proseguisse l’istruttivo suo Trattenimento giusto come se intervenuto io non fossi; ma assicurommi egli, che avea appunto terminata l’ambulatoria sua Lezione, salvochè (disse) comportar possiate, ch’ella ci sia da Luigino mio ripe- [204] tuta – anzi (replicai io volgendomi al Fanciullo) udirò molto volentieri dalla bocca dell’amabile Luigino il Profitto dell’Istruzione Paterna! – Allora il Giovinetto con una franchezza all’età sua superiore diede circostanziato Ragguaglio di tutti i principali Vegetabili, che aveagli additato il Padre nella mattutina Passeggiata, distinguendo il Nome, il Colore, la Figura, e la Grandezza d’ogni Pianta; coll’analizzarne le Barbuccie, la Radice, il Fusto, la Corteccia, la Ramificazione, Foglie, Fiore, e Frutto: e nel Fiore il Calice, o Periantio, la Corolla, i Nettarj, le Antere, gli Stami, i Filamenti, il Pistillo, lo Stilo, il Polline, il Germe, ragionando il decenne Botanico con una inesprimibile Grazia! – In Ricompensa del Piacere cagionatomi nell’udirlo non potei a meno (facendone cordiale Complimento al soddisfatto Padre) d’abbracciare il così istrutto Fanciullo! – Un’Aria spiritosa tralucente dal Volto espressivo di Luigino preveniva subito in suo favore gli occhi de’Risguardanti. La sua Complessione (come proveniente da Vitto sano, e liberale Esercizio) era disinvoltamente vegeta: e siccome intatto era il suo Cuore da ogni Pensiero (non che Azione) richiedente la menom’ombra di Dissimulatezza nel suo Modo d’enunciarsi, Gra- [205] zia, Ingenuità, Innocenza sorrideagli negli occhi amabilmente. – Dialogo► Voi non potete negarmi (dissi a Cordelio nell’incamminarci alla volta di sua Casa) d’essere, quanto altri mai, felice nella Scelta di virtuosa Consorte; e nel Sortimento d’amabilissima Prole!La nostra Felicità (risposemi il sensibile Marito) è alla portata d’ogni Matrimoniale Coppia: nè in altro consiste, che nel gareggiare a renderci a vicenda felici. – Ah il ritrovare una Moglie come la vostra (era Intento mio d’impegnarlo a discorrere sopra il Soggetto col contrariarlo) è Dono rarissimo del Cielo! – Dato ancor che si trovi (continuai) il Moderno Costume, l’Esempio, e la Prevenzione pervertela di leggieri nella comune Schiera. Onde, se il bellissimo Esempio vostro mi vieta di credere a’nostri dì la Felicità Matrimoniale impossibile, non mi toglie almeno di conchiuderla difficilissima! – Siete in uno errore con molti altri della nostra Età (ripigliò Cordelio animandosi a poco a poco sopra il Tema con mia Soddisfazione): ed oltre a Costanza, Eugenia, Sofronilla, Flaminia, Condidia, Erotima, Logistilla, che voi conoscete, mille, e mille ve ne potrei nominare d’ogni condizione, Età, e Fortuna, Mogli affettuose, madri tenere, saggie, vigilanti, Econome, Faccendiere; ed in una parola veri Esem- [206] plari delle Virtù Domestiche. – Ma l’Errore ingiurioso al Belsesso, ed al rispettabile Matrimonial Nodo nasce da questa assai naturale Sorgente, che una, che ‘l Nome di Moglie disonori, nora è a tutti: e niuno bada alle Mille, che ne racchiudono il modesto Splendore nel Recinto delle Case loro. – Del resto (seguitò Cordelio) io differisco ancora da voi, se pur è, che crediate, la Difficoltà, e Scarsezza de’Matrimoni felici doversi ascrivere a femminil Colpa. Deducete dal Numero degli infelici Connubj quelli, de’quali i Mariti la Colpa sono manifesta: ne’quali Mogli mansuete, umili, modeste, irreprensibili gemono indegnamente sotto la Tirannia d’Uomini insensati, intrattabili, irragionevoli, libertini. – Dell’altra Porzione rimanente degli Imenei infelici (sia che le Mogli sole, sia che e Mogli, e Mariti ambo ne sembrino la cospirante Cagione) tutta la Colpa voi, se errar non volete, attribuitela pur anco ai soli Mariti. So che il mio dire verrà forse non creduto da alcuno: non è però men vero, che (ove Passione acciecato non l’abbia a fargli scegliere quale affatto non conveniva) il Marito saggio rende saggia la propria Moglie. Nè chiamo in testimonio tante, che traviarono: cui un Affetto sincero nel Marito, una cordiale Compiacenza, un non rimproverabile Esempio, una commovente [207] Confidenza, un umano Compatimento, una Fedeltà reciproca; ed infine (ove Ragion l’esigesse) una inalterabile Fermezza opposta opportunamente ai loro efimeri Capricci avrebbe o rattenute, o ricondotte sulla Via d’Onore, e del Dovere. – Ben lontano di ciò! – Esaminate la maggior Parte dei Matrimoniali Naufragi: pochi ne troverete, ai quali o ‘l cattivo Esempio, o l’Imprudenza, o la Debolezza, o la Mancanza d’Amore, di ragionevole Accondiscendenza, ed, in una parola, l’impropria Condotta de’Mariti non abbia dato veramente Origine! – Reggonsi i Cavalli colla guida del Freno; le Mogli solo col guadagnar loro il Cuore, e l’Intelletto. Ma chi non sa reggere se stesso non è Uomo; e gli Uomini solo (conchiuse il zelante Cordelio) hanno Privilegio di presiedere al Governo delle Donne! ◀Dialogo – Io assentii intieramente all’incontrastabile sua Opinione; e dissi d’aver solo mostrato di dissentire per intrecciar Discorso; e per udire dal suo il mio parere confermato. – Giunti eravamo in questo mentre nel Giardino di Cordelio, dove Luigino precorso fatto avea scendere la cara Mamma col Resto della gentil Famiglia ad spettarci. – Io non descriverò le dolci Sensazioni, che si succedettero nel mio Cuore in quella fortunata, e virtuosa Ma- [208] gione! – Tutto respirava Ordine, Mondezza, Pace, Armonia, Concordia! - I Fiori sembravanmi brillar più vaghi! – gli Augelli cantar più soavi! – ed il Cielo stesso sorridere al dolce Soggiorno con una Luce più pura! – Vidi i bei Lavori di Felicità, la Libreria di Cordelio, le Occupazioni ben dirette della piccola Famiglia in Istruzione, le Incombenze assegnate alla morigerata, e netta Servitù! – Assistetti alle dolci domestiche lor Mense, ai soavi Colloquj, Scherzi, affettuosi Trasporti! – Intervenni ai loro sensibili, istruttivi, veramente solazzevoli Passeggi! – e nel lasciare la virtuosa Casa mi credetti proprio di lasciare il dolce Albergo della più sincera Felicità! ◀Exemplum ◀Livello 3 ◀Livello 2

Torino presso G. M. Briolostamp. e lib. della r. accad. delle scienzecon permissione.