La Gazzetta Veneta: N. 10

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N.° 10.

Sabbato addi 8. Marzo 1760. Che contiene Quello, ch’è da vendere, da comperare, da darsi a fitto, le cose ricercate, le perdute, le trovate, in Venezia, o fuori di Venezia, il prezzo delle merci, il valore de’cambj, ed altre notizie, parte dilettevoli, e parte utili al Pubblico.

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Narração geral

Passai martedì fra l’ore diciassette, e le diciotto per la Riva degli Schiavoni, e vidivi un uomo seduto in terra, e sostenuto da due per le braccia, il quale facea molti sforzi di stomaco. Parvemi all’aspetto d’anni cinquanta in circa, di gagliardo temperamento, membra sode, e tutto il petto velluto. Andai oltre a’fatti miei, e di là ad un’ora ritornato indietro, trovai il meschino in mano de’Beccamorti nel cataletto, i quali ne lo portavano ad un luogo per attendere il tempo debito alla sepultura. Giunsi a casa, e perchè, come suole avvenire, un pensiero desto nel capo ne desta molti altri somiglianti, presi in mano un libro stampato in Parigi nel 1749. in due Tomi in dodici intitolato: Dissertazione sull’incertezza de’segni delta morte, e sopra l’abuso del sotterrare in fretta; Scritto da un certo Jacopo Brujer, Dottore di medicina. Quest’uomo dabbene per utile della Società s’affaticò più anni a raccogliere molte storie tanto antiche, quanto moderne d’uomini, e donne, creduti morti, e sotterrati vivi. Dimostra, che in ogni sorta di malattia si può prendere questo dannosissimo errore, e vi sono quasi dugento casi avvenuti di persone seppellite vive, e fino di donne grosse, che partorirono ne’sepolcri. Io narrerò un solo fatto, eletto fra gli altri, per dare un saggio d’esso libro, che merita l’altrui considerazione, trattando cosa di tale importanza.

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Citação/Lema

Exemplo

Furono già in Parigi nella via di Sant’Onorato due ricchi mercatanti, congiunti con istretto vincolo d’amicizia, l’uno de’quali avea un figliuoletto maschio, e l’altro una bambina di molta bellezza. Avvenne dunque, che costumando i Padri insieme, e ritrovandosi spesso l’uno alla casa dell’altro, i due fanciulletti incominciarono ad avere dimestichezza fra loro, e co’fanciulleschi giuochi entrò loro nell’animo un focoso amore; che da’Padri, e dalle Madri, venne, come si fà, forse per ischerzo, in quella tenera età lusingato col dire, che quando fossero ingranditi, sì sarebbero fatte fra due sì affettuosi amanti le nozze. Di che oltre ogni credere i due giovanetti contenti, passavano la vita in dolci ragionari, e noverando gli anni e i mesi, dimenticatisi la presente età; parlavano sempre dell’avvenire. Ma come spesso accade, che un amor sincero, e verace viene da impensati casi sturbato, così fu questa volta. Imperocchè un giovane di quella condizione, che quivi Finanzieri si chiamano, innamoratosi ferventemente della fanciulla, al Padre di lei la richiese per moglie. Era costui de’beni di fortuna ricchissimo, onde non volendo il Padre di lei perdere cotanta ventura, nulla curando l’angoscia de’due fedelissimi amanti, a quest’ultimo la promise, e poco di poi la diede in isposa. La giovane, che onesta e saggia era molto, piangendo amaramente colà dove da altri non potea essere veduta, e facendo di fuori buon viso, n’andò alla casa del novello sposo, ma prima con molti singhiozzi, e lagrime diede licenza al caro amante, e gli vietò, che mai più colà dov’ell’era non apparisse. Ma chi potrebbe dire qual si rimanesse il cuore dell’amorosa donna? Essa priva per sempre d’ogni speranza, rivolgendosi in mente il nuovo legame, e la novella vita con chi non avrebbe voluto, e la lontananza di colui, che amava quanto il cuor suo, oltre al costringere se medesima ad usare virtù con la ragione, portandosi una continua piaga nelle viscere, e un solo pensiero in mente, sì fu dalla malinconia soprappresa, che perdette prima la forza, sicchè a pena potea favellare, indi a poco a poco infermando gravamente, non potè più per consiglio di Medico, o virtù di medicina la perduta sanità ricoverare, anzi di male in peggio cadendo, svenne e sì perdette gli spiriti, che ognuna la tenne per morta; e fu alla sepoltura portata. L’innamorato giovane, che in poco migliore stato di lei si trovava, e di tempo in tempo chiedeva, come potea notizie della virtuosa femmina, quando udì il tragico fine di lei, ricordandosi, che qualche volta l’avea veduta profondamente svenire, ebbe speranza, che così fosse, come altre volte veduto avea. Per la qual cosa con lagrime, e con danari, che più delle lagrime ebbero forza, tanto s’adoperò col Beccamorti, che sotterrata l’avea, dicendogli il suo sospetto, che di nascosto ottenne il morto corpo in sua casa, dove ripostolo sopra un letto, tanto con fuoco, con cordiali, e con altri varii argomenti si affaticò, che a capo di poche ore la donna diede segno di vita. Chi può dire qual fosse la maraviglia di lei nel vedersi in casa novella, e vicina a colui, che l’avea da così orribile morte scampata? Quello, che poi fosse di loro a me non istà il raccontarlo, basta, che vissero sempre insieme credendosi la donna disobbligata dal primo marito, e rinata per l’ultimo.
Il Sig. Giovanni Vianello Capitano della Nave Madonna del Carmine, e Santa Teresa proveniente da Cipro; notò nel suo Costituto al Magistrato Eccelentiss. della Sanità. Interrogato di novità, e di Corsali, rispose che alcuna cosa non sapeva nè di Corsali nè d’altro, se non che a Rodi eravi un Pinco di quattro pezzi di cannone, e con sessanta Dulcignotti, legno armato in Alessandria da un Barbaresco, il cui nome non lo sapea, senza per altro aver passaporto. Avea esso Corsale assalito la Polachetta del Capitano Nicolò Dabovich da Perasto, equipaggiata con sole dodeci persone di sua nazione, e partito d’Alessandria per la volta delle Smirne con Mercanzie e Passeggieri Turchi. Il Capitano e la picciola compagnia de’Perastini si difesero con tanto valore e con tal gagliardìa, che dopo d’avere respinto due volte il nemico dal arrambaggio, gli lasciorono quindici Persone in coperta ammazzate, e dieci ferite, sicchè sbigottito il Corsale non ardì di fare altro tentativo. L’equipaggio Perastino non ebbe altro danno se non che due Passeggieri Turchi morirono dopo il combattimento, e la Polachetta per isfuggire ogni altro attacco andò nel Porto di Rodi. Di là a due giorni ricapitò anche il Corsale, ed il Capitano Vianello prese in conserva la Polacha, lasciato quivi esso Corsale, che crede essere stato arrestato per essere Ladro di Mare. Si sparse notizia in alcune Gazzette Tedesche, che la longitudine per Mare fosse stata trovata da un Inglese. Ricerche esattissime provano che ciò sia falso, e probabilmente viene tal notizia da persone, che non hanno un’idea sufficiente della cosa, di cui si tratta. Un Inglese chiamato Eswin inventò una spezie di sedia d’appoggio, con l’uso della quale si può fare le osservazioni più facilmente, e con certezza maggiore di quanto sieno state fatte fino al presente, malgrado della continua, e veemente agitazione della Nave. Tale sedia detta Esvvin’s easy chair, è come vien detto un’ajuto per quelle osservazioni astronomiche, mediante le quali si dovrà calcolare la detta longitudine; e a tal fine molti Capitani n’hanno una. Il fondamento principale dipenderà sempre dalle tavole esattissime della Luna, ovvero dalle Lune di Giove, con le quali le osservazioni debbono essere confrontate, per vedere sotto a qual grado di longitudine uno si trovi. Tali tavole con uno stromento inventato dal loro Autore (che non è l’Eswin) e oltre ad esse l’Oriuolo dell’Harrisson, sono da parecchi anni in quà sotto l’esame dell’Ammiralità. Le presenti congiunture portano, che finora sia difficile lo spedire una Nave destinata a fare tali sperimenti con piena sicurezza fino alla Giamaica. Si diferisce dunque tale ricerca fino alla prossima Primavera.

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Narração geral

Una buona Donna si trovò a’giorni passati in una Chiesa per andare a’piedi del Confessore. Era vestita assai politamente, e aveva una bella, e ricca manizza di Lupo cerviero. Trovavasi vicina a lei un’altra femminetta, anch’essa passabilmente fornita, che batteva i denti di freddo; la quale vedendo la prima mossa per andare al confessionale le disse: beata V. S. che sta calda, io muojo di freddo. La buona Cristiana mossa a compassione, le rispose, finch’io stò colà, servitevi della manizza. La freddolosa l’accettò; e l’altra uscita di là ov’era andata, trovò che la beneficata femmina, pensando di valersi del benefizio per tutto il restante
Un Forestiere essendo capitato da Padoa alla Mira, avendo riposato nel Casino di Francesco Bellemo Caffettiere alle Porte, ed essendo stato con somma pulizia trattato, fa noto al Pubblico che il detto Casino tiene quattro camere da Patron, quattro da Servitori, un tinello, e cucina con batteria occorrendo da servirsi, e tutto fornito con proprietà e buon gusto, e chi desiderasse servirsi per mesi o giorni, vada ad intendersi con il detto Caffettier, che ritroverà la possibile onestà ec. Cose da vendere. Chi desiderasse far acquisto di Statue antiche di pietra dura, num. 9 scolpite da celebre Autore; potrà capitare nella Bottega del Sig. Paolo Colombani Librajo, che li verrà dato il dovuto addrizzo dove si ritrovano. Una scatola di Porcellana di Sassonia cerchiata in oro di figura quadra, chi la desiderasse vada in Ruga deʼSpezieri allʼinsegna della Madonna della Pace. Due Torni dʼInghilterra, che torniscono tondo, ovato, è a disegno con tutto il fornimento. Sono da Gio: Battista Butti Fabro al Ponte del Soccorso in contrada dellʼAngelo Raffael. Cariche dellʼIstria, Dalmazia ed Isole del Levante, che si vendono per il Magistrato Eccellentiss. deʼ Presidenti alle Vendite. Arbe. Scontro al Sal. Capo dʼIstria. Scrivan è Venditor deʼSali. Scontro delle Monizioni. Scontro deʼSali. Monizioner. Castel Novo. Cancellier di Sanità. Cattaro. Avvocato Fiscal. Ceffalonia. Scrivan alle Pubbliche Fabriche. Avvocato deʼPrigioneri. Proto deʼMarangoni. Ragionato Cancellier, è Quadernier di Camera. Cerigo. Munizioner. Masser o sia Archivista. Avvocato Fiscal di camera. Liesina. Ministro Camerale. Quadernier nella Camera Fiscal. Monizioner e Sopra Masser. Moschi. Munizioner. Pago. Scontro di Camera. Santa Maura. Munizioner. Fante Trombetta. Sebenico. Fiscal. Traù. Cancellier al Civil. Scontro di camera. Fante di Sanità. Munizioner ed Ajutante.

Veglia.

Avvocato Fiscal.

Zara.

Avvocato Fiscal di Città. Cancellier di Sanità. detto Pretorio al Criminal. detto Civil della Comunità. Scontro di camera. num. 2. Comandadori. num. 2. Fanti alla Sanità.

Zante.

Masser della Cancellaria Prefetizia. detto di Camera Fiscal. Interprete delle Lettere Greche. Sopra Masser deʼPublichi biscotti. Coadiutor della Camera Fiscal. Tansador Publico deʼProcessi. Esattor delle condanne. Avvocato deʼPoveri o sia deʼPrigioneri. Scrivan o sia Soprastante deʼCarichi. Munizioner. Cancello delle Esecuzioni, ed atti civili. Avvocato Fiscal. Cancellier è Quadernier Fiscal della camera. Ragionato della camera Fiscal. Deputato al Banco della Preda dellʼIsola. Cose perdute. È stato perduto un Cagnuolo mufle tutto di color bigio col grugno moretto, che si distingue al chiamarlo Begoli, perchè danza a meraviglia. Chi lʼavesse trovato favorisca parlar con lʼAgente di Cà Correr a S. Gio: Deccolato che avrà generosa cortesia dalla Persona a cui molto preme. È stato perduto un Libretto manuscritto intitolato Le Fraschiere dellʼAbbati, che è copia di singolar penna dal vero manuscritto dellʼAutore, con varie figurine a penna di gran pregio. Chi lo avesse trovato, ne dia notizia allʼAgente di Cà Corner a S. Gio: Decolato, che sarà largamente riconosciuto. Chi avesse ritrovato un pajo di Occhiali dʼArgento con fuste per le tempie, le porti dallʼIllustriss. Conti al Magistr. Eccllentiss. del Sopragastaldo a San Marco che gli sarà dato lire 8. di cortesia. Libri nuovi fuori di Venezia. Sono capitate di Losana copie venticinque in carta distinta dellʼOpere di Ugone Grozio de Jure Belli & Pacis cum Notis Gronovii, Commentariis insuper perpetuis Henrici & Samuelis de Cocceii, & Animadversionibus Joannis Barbeyracii. Gli Autori mentovati non abbisognano di raccomandazione, essendo già noti; e chiunque se ne volesse provvedere, sarà capo dal Sig. Modesto Fenzo Stampatore in calle della Madonna a S. Angiolo, che lo renderà servito. LʼOpera è divisa in Tomi 5. in quarto, e vale Lir. 80. Venete. È capitato dʼAvignone a Pietro Bassaglia Librajo il seguente Libro: Difesa della Sentenza dei 12. Gennajo 1759. e confutazione dʼalcuni scritti contro di essa pubblicati. Aggiuntovi La Sincerità deʼGesuiti nelle loro disapprovazioni sopra la Teologia del P. Busembao traduzione dal Francese, si vende Lir. 1. Case da Fittare. Casa grande con corticella, pozzo, e quattro Magazzeni, posta dirimpetto al Fontico deʼTurchi, paga allʼanno Duc. 65. Le chiavi sono in Cà Correr a S. Gio: Decolato. Due Case con tutte le loro commodità in Contrada di S. Maria Mater Domini in corte del Nonzolo, una paga allʼanno Duc. 24. lʼaltra Duc. 27. Le chiavi sono da persona nota in detta corte, chi vi applicasse, parli collʼAgente del suddetto N. H. Correr. Due Magazzini da Mercanzia con riva, posti a S. Stae sotto Cà Trevisan, paga allʼanno Duc. 24. Le chiavi sono dalla Sig. Angelica Fabris, abita sopra Cà. Trevisan, chi vi applicasse, parlerà collʼAgente del N. H. suddetto. Palazzo dʼaffirtar (sic!) a S. Giob, paga allʼanno Duc. 520. Chi lo vuol parli con la Sig. Perina Bionda, che abita in detto Palazzo o pure a Cà Grimani a S. Gerolamo. Unʼappartamento in contrada di S. Giacomo dallʼOrio sopra il Rio di San Gio: Decolato, con tre camere, un camerin, cucina, e un Portico, un Mezà, e caneva, Pozzo, e Riva in casa, tutto lucido, e nuovo; chi volesse applicare di prenderlo in Affitto, parli con il Sig. Paolo Colombani Librajo allʼinsegna della Pace a S. Salvatore, che gli sarà dato indirizzo con chi avrà da trattare. Casa d’affittar in contrada di Sant’Apolinare, al traghetto della Madoneta sopra canal grande, paga Duc. 30. chi vi applicasse, parli col Signor Giuseppe Rizzi, Orefice in Ruga a Rialto all’insegna di S. Francesco. Casa dʼAffittar (sic!) a S. Moisè sopra il Rio, il suo ingresso è nella calle de Favri detta del taglia Pietra. Paga allʼAnno Duc. 110. e 6. Panni Zuccaro da Libre una, e mezza. Le chiavi sono dal marangon in calle. Casa dʼaffittar, al Ponte della Madonetta a SantʼMaria Mater Donini, in tre Soleri assai nobili, con camere stuccate, tutta dipinta, con belle travature accomodate; con Riva in casa, Pozzo ottimo, e magazzini, paga allʼanno Duc. 170. Chi la desidera, parli col Sig. Paolo Colombani, Librer a S. Salvatore. Casa grande dʼaffittar in faccia i Servi, paga allʼAnno Duc. 200. Le chiavi sono dal Sig. Bernardo Taruselli in salizada a S. Luca. Casa dʼaffittar a SantʼAngelo in calle del Cristo, paga allʼanno Ducati 100. Le chiavi sono dal Sig. Francesco Minisci in detta calle. Squero da Grosso dʼaffittar in chiovere a S. Giob; paga allʼanno Duc. 60. Chi volesse acquistarlo se ne sarebbe anche la vendita; chi volesse prenderlo ad affitto, o farne lʼacquisto, potrà parlare con il Sig. Giovanni Chiarizzi sulla Fondamenta alli due Ponti. Fuori di Venezia. Un Palazzo decentemente fornito, posto al Taglio della Mira con Chiesola, e mansionaria, giardino, brollo, scuderia, rimessa, barchessa, forno, lissiera, casa da Gastaldo, e molte piante di naranzari, paga allʼanno Duc. 200. Chi lo vuol vedere sarà mostrato dal Gastaldo, abita nella casa suddetta, e chi lo desiderasse parli con lʼAgente del N. H. Giacomo Correr a S. Gio: Decolato.

Cambj per le Piazze Estere, corsi addi 7. Marzo 1760.

Lione Ducati- 60 1/8 Banco per Scudi d’Oro Sole N. 100. da Lire 3. l’uno. Bolzano Soldi- 133 1/8? per un Scudo da Carantani 93. Roma Scudi Oro Stampe 62 per Ducati 100. Banco. Napoli Ducati Regno 119 2/4? per Ducati 100. Banco. Firenze Scudi- nulla in questa settimana. Livorno Pezze da 8/r 103 1/2 per Ducati 100. Banco. Milano Soldi- 156 1/2 per un Scudo di Soldi 117. Imperiali. Genova Soldi- 95 1/8 per un Scudo da Lir. 4: 12 Fuori Banco. Anversa grossi- 94 1/4 per un Ducato Banco. Amsterdam grossi- 90 3/4 per un Ducato Banco. Amburgo grossi- 91 5/8 per un Ducato Banco. Londra Sterlini- 51 1/4 per un Ducato Banco. Augusta Taleri- 98 3/4 per 100. Ducati Banco. Vienna Fiorini- 191 per Ducati 100. Banco. Ancona Bari nulla in questa settimana. Lecce Legni arrivati. Adi 3. Marzo. Palandra nominata Cattarina, Capitan Mattio Hansen Beck Danese, mancata da Londra 8. settimane, raccomandata a sè medemo con 97. Botte Zuccaro. 100. Sacchi, e 12. Botte Pevere Garofolà. Detto. Nave nominata Giovine Adriano, Capitan Franz Pingher Olandese, manca Rotterdam li 23. Ottobre, e da Falmauth li 10. Gennaro, raccomandata a sè medemo, con 600. Bar. Cospettoni. 49. Botte Zuccaro. Detto. Nave nominata Gioanni Carlotta, Capitan Pietro Jansen Danese, manca da Lisbona 52. giorni, raccomandata a sè medemo, con 423. Casse Zuccaro. 25. Balle Cacao in Sacchi 100. Detto. Nave nominata Dona Elisabetta, Capitan Jan Endrick Jansen Olandese, manca Amsterdam li 21. Novembre, e da Civittà Vecchia li 26. Decembre, e da Napoli li 12. Febraro, raccomandata a sè medemo, con 13 000. Gagiandre Piombo. 60. Balle Pevere. 2. Botte Endego. 1. Botta, e 1. Collo Roba da Uso. 3. Colli Magioliche. r. Collo Tè. 1. Collo Vin. 1. Stua di Fero. 21. Botta, e 2. Collo Colori. 3. Botte Cacao. 1. Collo Libri. 122. Pezzi Legno di Colori. 200. Colli Lume di Roca.

Vendesi la presente Gazzetta a 5. soldi, e si ricevono le Notizie.

A San Marco. Nella Bottega da Caffè di Florian. In Merceria. Nella Bottega di Paolo Colombani Librajo. In Venezia. Per Pietro Marcuzzi Stampatore. Con Privilegio.