Lo Spettatore italiano: La pulitezza
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Livello 1
La pulitezza
Citazione/Motto
Non dubitant
mundiciem utique natura humana com
prehendi; et si qua re alia, ista certe a brutis eam
separariTengono essere sì veramente la pulitezza parte della
prehendi; et si qua re alia, ista certe a brutis eam
separari
(Epict. apud Arrianum cap. XI).
Tengono essere sì veramente la pulitezza parte della
natura dell’uomo, e se non
per altro, per questa
certamente distinguerlo dai bruti.
Livello 2
La pulitezza forse è la minima delle virtù, ma la più necessaria
all’uomo sociale. Quanto più le nazioni sono incivilite, tanto più la osservano, come una parte
della urbanità. I popoli più liberi sono i più puliti, perchè la libertà genera il comodo, e questo
la pulitezza. Laonde allorchè il filosofo Diderot disse all’imperadrice delle Russie, ch’egli si
maravigliava forte come sì poco puliti vivessero i suoi sudditi, gli fu per Caterina riposto: Perchè
avrebbero essi da amar la persona che loro non appartiene?
La pulitezza dee dentro e di fuori esser usata; perciò soleva dire uno che n’era molto
innamorato, che la camicia si deve mutare per sè, le vestimenta per gli altri. Non va pulito colui
che ci va solo per metà. Direi quasi collo Spettatore Inglese, che la pulitezza sia
madre e nutrice dell’amore. Vedete la vecchiaia medesima, come in certa guisa ci piace, quando ci si
mostra in un’aria netta e assettata; e la ragione è, che a noi piace più un vecchio metallo tutto
forbito e lucido, che un vaso nuovo tutto quanto rugginoso. La pulitezza è l’ornamento degli
attempati; perchè quando siam giovani, ci dobbiamo ben acconciare per gradire, e quando non lo siamo
più, per non disgradire. Come la pulitezza ci rende piacevoli altrui, così pone noi stessi in agio
migliore. Essa è una gran difesa della salute, e ci tien lontani certi vizi, i quali con questa
soave usanza, tanto affine della purità dei sentimenti, non possono tener pratica. Aristotile reputa
la pulitezza una cosa molto a virtù simigliante, e gli Olandesi si può dire che la ripongono fra le
virtù maggiori; di modo che talora ne trapassano i termini, ed invece di ornamento, la fanno servir
d’incomodo e di gravezza alla vita.
Raccontai questo avvenimento ad un mio amico olandese, il quale mi disse: « Noi pure
soffriamo di questa soverchia pulitezza; ed ogni sabbato almeno ci è forza abbandonare la casa,
perchè quel giorno è il diluvio universale. Qualunque sia la stagione, bisogna che la casa da cima a
piedi diventi un lago: talchè chi vi volesse rimanere, senza trovar via di mezzo, saria costretto o
di nuotare o di annegare. E vi sono donne che fanno questo bel lavoro ogni dì della settimana.
S’ascoltano ogni mattina sbatter tappeti, e nettar pavimenti, ed asciugar tutti i mobili. Il padrone
di casa è cacciato d’una in altra stanza continuamente; e vive nell’immondezza, acciocchè la sua
casa comparisca pulita; poichè non passa veruna differenza tra una casa sporca e quella che
continuamente si pulisce. »
Nulladimeno gl’inconvenienti d’una troppo piccola e studiata pulitezza non sono da uguagliar
con quelli che produrrebbe la negligenza di sì necessaria qualità; per cui diceva
Epitteto:
Or chi non è commosso da sì savii comandamenti con tanta forza impostici da uno di quegli
uomini che sono stati il primo ornamento dell’umanità, da un filosofo che non solamente
detta l’abborrimento del lusso e della mollezza, ma l’astinenza ancora dei più ragionevoli piaceri?
Quello che avviene delle persone, avviene pure dei popoli; perchè altri si rendono chiari così per
la pulitezza, come per le arti e per le scienze; ed altri si rendono abbietti così per l’immondezza,
come per la barbarie e l’ignoranza. Vi sono paesi i quali benchè sieno bellissimi per la natura, pur
sono percorsi con rincrescimento dai viaggiatori, che vi vanno sospettosi come se avessero a passare
fra’popoli inospiti e selvaggi; e meno ritrosamente si esporrebbero ai pericoli, che a sostener
gl’incomodi dell’immondezza. Chi torna dall’aver visitati simili paesi, ridice poi cose assai
dispiacevoli, le quali impediscono che un’intera lode si renda all’altre buone qualità dei loro
abitatori, e sono tenuti da meno degli altri popoli per lo solo inconveniente dell’immondezza.
Livello 3
Citazione/Motto
Dice Bacone essere la pulitezza in quanto al corpo, quello che in
quanto ai costumi è la decenza, conciossiachè ella giovi a mostrare il riguardo che uno ha a se
medesimo ed a quelli con i quali vive.
Livello 3
Racconto generale
Eteroritratto
Livello 4
Esempio
Dimorando io in Olanda, non solo ebbi modo di osservare l’abuso di
questa qualità necessaria, ma qualche volta io stesso ne risentii del disagio. Mentre che un giorno
me n’andava a diletto all’Aia, fui da una grandissima pioggia soprappreso, che mi costrinse di
raccostarmi a una casa, la cui porta era aperta, come per invitarmi a ripararvimi: questa almeno fu
l’idea che allora m’occorse alla mente. Ma appena posi l’un piè su la soglia, che alcune femmine mi
si fecero incontro pregandomi che di presente n’uscissi. Io troppo bene ingegnavami di
fare loro riguardare al tempo malvagio, per cui senza mio gran danno non avrei potuto mettermi sotto
la tempesta; ma quelle pur si ostinavano a dire che l’androne era stato pur allora netto, e ch’io
l’avrei infangato co’piedi. E persistendo io a pregare un sol momento di ricovero, che crudeltà
sarebbe negare anche ai cani, esse chi d’una cosa e chi d’altra s’armarono, ed a forza da quel così
poco ospitale soggiorno mi discacciarono.
Livello 3
Citazione/Motto
« Che sì fatta negligenza invilisce l’uomo e lo confonde con le
bestie. Non adempie gli ufficii d’uomo chi trascura la pulitezza, facendo contro a natura, la quale
ci porge infiniti modi per adempierli. Dirà forse alcuno: Io godo quando putisco. Oh! sta pur bene,
abbiti questo bel gusto; ma quei che vivono teco, che mangiano alla tua tavola, co’quali dividi il
tuo letto, hanno da avere il tuo gusto medesimo? Fuggi la società, renditi anacoreta, e godi tu solo
delle tue immondizie. L’immondezza del corpo, ridice questo savio, ha un’intima relazione con la
purità dello spirito, e procede da una negligenza, e direi quasi da una interna corruzione. Per la
qual cosa mi dispiace meno un uomo che per troppa eleganza eccede in affettatura, che colui che per
trascuraggine cade nella sozzura; perchè il primo essendo inteso a gradire altrui, mostra d’aver
idea di beltà e di piacevolezza, e però facendolo accorgere che egli non ha la vera conoscenza della
bellezza conveniente all’uomo, si può ammonire dei danni che il lusso e la morbidezza cagiona. Ma a
colui che ama l’immondizia, se non è raffrenato dal ribrezzo che essa reca, che si può dire per
correggerlo? Non sarebbe più irrazionale questo che il voler consigliar al più sozzo degli animali
di non sì voltolare nel fango? »
Livello 3
Esempio
Di tutti i popoli d’Europa il meno pulito è quello a cui la pulitezza
è comandata dalla religione, quali sono i Turchi, che presentan l’immagine della più fastidiosa
lordura, vivendo in mezzo al sudiciume, per modo che par se ne pascano. Le spesse lavande ordinate
dalla legge aumentano loro superstizione e non v’introducono pulitezza. Natura gastiga con durissimo
flagello la trasgressione di sì facili e sì gentili doveri; ma la pestilenza, cui la sozzura loro
partorisce e nutrica, non è castigo sufficiente ad emendarli.